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Lo scommettitore Lo scommettitore

Lo scommettitore

Letteratura italiana

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Chi è lo scommettitore? È uno che scommette prima di tutto con se stesso, e poi con gli altri. Uno che se ascolti i suoi consigli ti farà vincere sempre, perché il suo mestiere è quello di usare intrighi e menzogne per farti ottenere un incarico politico, una poltrona da sindaco, da assessore regionale. Lo scommettitore lavora nell’ombra e mette in campo ogni mezzo: prostitute, cimici, spioni, corruzione. E più la scommessa è difficile, più lo scommettitore ama giocare. Fino al giorno in cui decide di scendere in campo in prima persona per una donna, candidata sindaco ma già data per perdente... Un libro che racconta un’Italia di provincia, in cui la vittoria o la sconfitta politica possono essere decise da uno scandalo, e il confine tra verità e menzogna è in mano all’etica dei giornalisti.



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Lo scommettitore 2007-11-15 16:04:10 Renzo Montagnoli
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Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    15 Novembre, 2007
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La vita è una scommessa

“Scommetto che nessuno ci riesce a fare questo.

Scommetto che se ho sete resisto senza bere. Scommetto che se ho mal di pancia non lo dico a nessuno.”



Terzo romanzo di Remo Bassini, Lo scommettitore non è solo il racconto di un’Italia provinciale, dove meschinità e sozzerie si elevano all’ennesima potenza nel torbido mondo della politica, ma è anche una storia di ben più ampio respiro e significato.

La trama indubbiamente avvince per i richiami a una realtà che abbiamo sempre sotto gli occhi, per quegli scandali così ripetuti da non apparire con il tempo più tali, e il tutto con il ritmo di un giallo, privo tuttavia degli immancabili omicidi, in un susseguirsi di eventi a incastro, fra passato e presente, di indubbia efficacia.

Se fosse solo questo, sarebbe già un buon romanzo, uno dei tanti che si leggono, che divertono, ma che poi metti in biblioteca, abbandonati in un angolo. E invece no, Lo scommettitore, è qualche cosa di più che un semplice reportage, pur ben scritto.

Bassini sembra volerci dire che in fondo la vita è tutta una scommessa, dalla nascita fino alla morte.

Prendiamo la figura del protagonista che, smessi i panni dell’investigatore dedito, ovviamente contro compenso, a partecipare attivamente alle campagne elettorali, facendo di fatto eleggere l’uno o l’altro candidato, vuole guardare dentro se stesso e arriva al punto di provare a vivere da povero, arrangiandosi fra mille difficoltà; finisce così con l’acquisire gradualmente la simpatia del lettore, specie con quel suo desiderio di riscatto che lo porta, con i mezzi meschini sempre in precedenza utilizzati, a combattere la corruzione solo per amore, per quel sentimento che prima non riusciva a provare.

Scommette pure il direttore di giornale Cardoni, una vecchia volpe rispolverata per necessità e che si lascia avvincere dal gioco avviato dallo Scommettitore, grazie al quale una generale aria di pulizia spazzerà via un torbido ambiente di intrallazzi e di veleni.

Insomma, scommettono tutti, ma soprattutto due personaggi, che la mano di Bassini ha saputo ricamare con straordinaria abilità e tenerezza: Ornella e il figlio, due vinti, lei non più giovane, reduce da uno sfortunato matrimonio, in disagiate condizioni economiche; lui, ancora un ragazzo, ma che soffre di epilessia.

Scommettono entrambi con la vita, affrontandola con dignità, nonostante tutto.

E alla fine della lettura di questo bellissimo romanzo, mi sono trovato a scommettere pure io:

Vuoi vedere che anche il prossimo libro di Bassini sarà un successo?

Glielo auguro di tutto cuore, perché se lo merita.

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