Narrativa italiana Romanzi Le statue d'acqua
 

Le statue d'acqua Le statue d'acqua

Le statue d'acqua

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

In un sotterraneo di Amsterdam vive un solitario, Beeklam, circondato da statue. Conversa con loro, evoca ricordi, perde «il controllo delle ore e della vita», esce di rado, per lo più di notte. È uno di «coloro che sono nati persi e debuttano dalla loro fine». L'austero domestico che abita con lui, le statue stesse, l'acqua frusciante che lo chiama, dietro le pareti: sono le comparse di un teatro d'ombre dove il vuoto si veste sontuosamente di ogni apparenza. E un giorno Beeklam abbandonerà le statue e i sotterranei. Lo ritroveremo in un padiglione vicino a una scogliera. Lì abita Katrin. In lei riconosciamo il Doppio femminile di Beeklam. Nella casa di Katrin, e nella sua mente, si respira un'aria simile a quella in cui erano immerse le statue. I sotterranei di Beeklam si sono ora rovesciati, sotto un cielo sterminato, in un luogo ibrido che appartiene insieme a un mondo parallelo, al sogno e al regno dei morti.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Le statue d'acqua 2015-11-30 05:43:26 Natalizia Dagostino
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Natalizia Dagostino Opinione inserita da Natalizia Dagostino    30 Novembre, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ombre di ricordi

La copertina livida preannuncia pagine che non hanno fretta di arrivare in nessun luogo.

… , , , , , , , : mi immergo nella suggestione potente delle parole scelte da Fleur Jaeggy per raccontare l’anatomia di una esistenza appartata.

Le statue d’acqua sono le memorie, come vestali che custodiscono immagini di relazioni che il tempo ha consumato, senza consumarci, condannati a ricordare senza morirne. Perché “dopo la fatica della gaiezza,… anche il piacere di odiare se stessi non era il più raro dei divertimenti”p.61

Parole che sono utilizzate come pennellate di grigio sulla tavola bianca di una solitudine acuta e generosa. Uno stile che entra e che azzanna le viscere. Apprezzo il lavoro sottile di ogni frase che ha un peso di significato, di strumento tagliente, di operazione chirurgica sull’anima.

Non ci sono eventi raccontati, se non la registrazione della sensibilità e della sincerità, senza pelle a protezione, di Beeklam, un uomo senza anni e gravato di tutte le età possibili: un cumulo di isolamento e di solitudine.

Tutta la stanchezza dello scavo nel proprio ventre, alla ricerca di un senso, di uno sguardo che riconsegni le ragioni. Il dolore crede nell’affabulazione e nei fantasmi solleticati dal raccontare senza sosta. Il dolore impara a diluirsi, perde il suo potere devastante. Così l’essere umano, adesso, sopravvive. Il rimanere presso di sé è condizione primordiale.

Le statue e le persone del romanzo, consentono di vivere negli opposti, nella contraddizione. In fondo, è nell’ossimoro l’essenziale, la comprensione della verità. Kaspar e Katrin sono come parti che si ricongiungono di una umanità rovinosamente e colpevolmente dissipata.

Se negli possibili mi riconoscessi amica, sì, desidererei star lì ad ascoltare i silenzi in sintonia di Fleur Jaeggy e Ingeborg Bachmann - alla quale il libro è dedicato – in un bar, a Roma, dove si conobbero.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca