Narrativa italiana Romanzi Le irregolari
 

Le irregolari Le irregolari

Le irregolari

Letteratura italiana

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Un romanzo basato su fatti e personaggi assolutamente veri che racconta in modo completo la storia della guerra sporca della dittatura argentina: la metodologia della "desaparicion", i campi di concentramento clandestini, i bambini trattati come bottino di guerra, la persecuzione degli ebrei argentini, un incubo nell'incubo, la verità sul ruolo della chiesa cattolica, le connessioni e le coperture internazionali. E racconta anche la battaglia delle nonne e delle madri di Plaza de Mayo: una storia al femminile, fatta di amore, dolore e coraggio.



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Le irregolari 2015-07-25 12:54:28 Belmi
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Belmi Opinione inserita da Belmi    25 Luglio, 2015
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Loro sono desaparecidos

Massimo Carlotto ci racconta qualcosa di cui si è sentito parlare molto poco; una parola che, spesso nel gergo comune, ci troviamo ad utilizzare senza pensarci, ma che dietro si porta un mondo. Quante volte sorridendo, dopo tanto che non vediamo un amico, gli abbiamo detto: ma eri desaparecidos.

Carlotto ci racconta fatti e personaggi reali. Ci racconta un'epoca che molti vorrebbero dimenticare ma che altri invece vogliono portare fino in fondo...ci racconta di una generazione che la desapariciòn ha cancellato.

Come avrete ben capito, questo romanzo è ambientato in Argentina. Il titolo completo è "Le Irregolari. Buenos Aires Horror Tour".

Ma chi sono le Irregolari?
"La società argentina fingeva di non accorgersi di noi perché non ci comportavamo come tutte le altre donne. Eravamo considerate, come dire, irregolari, perché avevamo deciso di non accettare la morte dei figli e il rapimento dei nipotini".

Le Madri e le Nonne, sono due associazioni che tuttora si battono per la verità; sono le donne di Plaza de Mayo, donne che per la propria famiglia non si sono fatte fermare davanti a niente. Donne che hanno visto sparire nel nulla figli e nipoti e che tuttora cercano.

"Trentamila solo i desaparecidos, ma è una cifra puramente simbolica perché non tutte le famiglie hanno fatto denuncìa di scomparsa: qui la gente ha ancora paura".

Carlotto con il suo Buenos Aires Horror Tour ci fa rivivere le tappe principali della "guerra sporca", la metodologia della desapariciòn, quello che dovevano subire sia quelli che venivano considerati pericolosi per lo stato sia le loro famiglie. Non stiamo parlando di chissà quanti anni fa, questi erano gli anni 70-80 del Novecento.

"Scendendo mi fermai sul secondo gradino:"Quanto è lungo questo tour?".
Il conducente alzò le spalle "Non ti basterebbero tutte le notti della tua vita. Buenos Aires non finisce mai".

Un romanzo molto interessante che però dal punto di vista stilistico non mi ha completamente convinto.
Una storia di sottofondo che poteva essere un pochino più chiara, probabilmente le emozioni in gioco e il sentirsi coinvolto in prima persona hanno influenzato le scelte dell'autore.
Anche sull'horror tour ho qualche pensiero. Probabilmente l'obiettivo dell'autore era quello di sconvolgere e impressionare il lettore (cosa che tra l'altro gli è riuscita molto bene), ma il suo stile così diretto e quelle informazioni gettate li, una dietro l'altro, come pugni in pieno volto (letteralmente parlando), potevano essere gestite, a mio modesto avviso, un pò meglio. Se però come ho detto il suo obiettivo era unicamente quello allora ci è riuscito.

Il grande merito di Carlotto è quello comunque di aver affrontato un argomento davvero poco trattato e di averci messo il cuore.

Lo consiglio.

Buona lettura!

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Le irregolari 2011-06-13 11:18:18 gracy
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gracy Opinione inserita da gracy    13 Giugno, 2011
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Le irregolari

Autobiografico. Il nonno di Massimo Carlotto, un anarchico antifascista, pagò a caro prezzo il suo rifiuto della tessera del partito. I suoi familiari non seppero mai niente della sua vita in Argentina, lui stesso non ne parlava mai.
Ho sentito parlare per la prima volta dei "desaparecidos" negli anni ottanta, a scuola ci proiettarono "La notte delle matite spezzate" di Héctor Olivera, ricordato pure nel libro, purtroppo il nostro professore di lettere era troppo democristiano e si limitò solo alla narrazione didattica della dittatura in Argentina. In questo libro Carlotto narra tante storie assolutamente vere e rispettivamente documentate.
In Italia si parlò poco della "desaparecion" e a tutt'oggi è una storia tristamente dimenticata, e pensare che fra i 30.000 desaparecidos ci sono italiani, figli di emigranti e cugini dello stesso autore. Tutti atrocemente torturati, uccisi nella maniera più terribile ed inimmaginabile e triste il destino dei loro figli, nati nei campi di concentramento depredati dalle famiglie e venduti.
Le "Irregolari" sono le donne di Plaza de Mayo che non avevano accettato la morte dei figli e il rapimento dei nipotini e che hanno sacrificato la loro vita alla lotta del regime e alla ricerca di figli e nipoti spariti nel nulla.

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Autobiografie e per chi ama Carlotto
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