Le ferite originali
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Le ferite originali
Un tuffo perfetto in questo nostro scombinato mondo, una rappresentazione realistica di interazioni umane,con reazioni verosimili e del tutto plausibili.
La forza di questo romanzo non è nella storia in se stessa, ma nello stile fresco e mai banale.
I personaggi sono presentati in modo naturale, senza preamboli,senza inutili descrizioni che uccidono l'immaginazione, ma solo gli elementi davvero necessari sono svelati.
Nonostante i personaggi siano un po' sopra le righe, il tutto risulta amalgamato in modo coerente e immerso,appunto, in un'atmosfera che fa vivere le figure che la abitano.
Come dicevo prima più che la storia a colpire è l'ambientazione.i giorni nostri, con qualche riferimento agli anni novanta, epoca,per chi l'ha vissuta da ventenne, molto confusa, in cui tutto si scriveva "libertà", ma si leggeva "confusione",in cui il sesso, l'orientamento sessuale, i costumi avevano ambizioni avanguardiste, ma nella realtà era la paura dell'ignoto a farla da padrone.
Questa atmosfera non solo impregna tutto il romanzo,ma ne è il vero fulcro, vengono analizzate, sempre attraverso le azioni dei personaggi e i loro comportamenti, le cause che portarono a quell'epoca e le conseguenza che la stessa ha portato su di essi,in un modo così vicino al mio sentire, da rendermi questa lettura ancora più gradita.
Il tutto condito con un colonna sonora accattivante, si legge con in sottofondo Jeff Buckley, Florence and the Machine per continuare con Space Dementia dei Muse, passando da immagini tipiche di quegli anni come Twin Peaks.
Un modo per i quarantenni per ricordare da dove vengono e cercare di arginare i danni che forse inconsapevolmente stanno facendo.
Lo consiglio vivamente non solo per trascorrere qualche ora in buona compagnia,ma anche per cercare di comprendere un'epoca piena di contraddizioni non ancora del tutto svelate.