Le due stagioni
Letteratura italiana
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I nostri incerti labirinti
Questa lettura ti lascia addosso un senso di delicatezza e di malinconia, che ben si incastona nel paesaggio di Venezia, che fa da elegante sfondo alla vita del protagonista. La storia è divisa in due frammenti, il primo è riferito a un periodo di maggiore giovinezza, il secondo invece racconta l’ultima stagione dell’uomo ed è stata in assoluto la parte che ho preferito, anche se ti lascia dentro un grande senso di tristezza, perché è innegabile il pensiero della paura della morte e più ancora il pensiero di tutte quelle persone che nella propria vita si sono conosciute frequentate sfiorate amate dimenticate, e che possiamo perdere benprima di andarcene noi. Innegabile, dietro ad ogni pagina, il fascino ed il languore che questa città unica al mondo lascia addosso, con la sua atmosfera metafisica tra cielo ed acqua ed i suoi oltre cinquecento ponti che i veneziani attraversano soffermandosi però una frazione di secondo prima di varcarli.