Larghi fianchi color rubino
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Larghi fianchi color rubino
Annalisa mi osserva dalla quarta di copertina,con i suoi 23 anni,il viso grazioso,la bocca che sorride.
Gli occhi a onor del vero un po’ meno.
Mi conduce insieme a lei tra la sua fantasia e la sua realtà.
Piombiamo prima in una cantina piena di botti di rovere:ci si arriva da una scala stretta,con gradini irregolari, e a me sembra di essere con Alice nel paese delle meraviglie.
Sento il gusto del vino e ne osservo il color rubino.
Poi mi porta in Messico a mangiare del cioccolato consolatorio:avverto l’aroma e il sapore sulla punta della lingua.
Passiamo per Bologna,in un sogno di indipendenza realizzato.
Ci fermiamo a dormire in una suite che affaccia sul mare,chissà dove:vedo il sole che si riflette nelle onde e l’odore di sale che la brezza porta fino a noi.
E ancora mi guida a osservare suo padre mentre le prepara le castagne il sabato pomeriggio;le notti con le amiche a parlare finché, sfinite, gli occhi non si chiudono;mi lascia fare una carezza al suo cane amato e malandato;infine,solo dal buco della serratura, mi permette di spiare per un secondo l’immagine di una madre che non c’è più.
Un libro di racconti questo,a cui si alternano quelli che ritengo essere pensieri e sentimenti della vera vita di questa giovane scrittrice.
Normalmente quando in un libro troviamo la realtà dell’autore,tracce autobiografiche,tendiamo a empatizzare maggiormente.
In questo caso è accaduto il contrario.
Ho apprezzato profondamente i racconti di fantasia,quelli in cui Annalisa fa la scrittrice.
E’ brava.Riesce a portarti in atmosfere realistiche e devo dire che lontanamente si sente l’eco di Erri De Luca,forse per via del grande uso di aggettivi che fa.
Quando invece racconta esperienze personali(anche se rivisitate) diventa più banale:sogni,paure,inquietudini e senso d inadeguatezza sono simili in ogni ventenne.
Per quanto il suo animo sia sensibile e la sua penna buona non racconta nulla di nuovo.
Ecco perché mi piacerebbe davvero leggerla ancora,ma alle prese con un romanzo o con un lungo racconto totalmente frutto della sua immaginazione.
Ha talento e tutte le capacità per farlo.Per farlo egregiamente.
La sensazione è che il suo nome lo sentiremo di nuovo.
In bocca al lupo!
(Solo una breve digressione:Annalisa,stai serena,i vent’anni,ringraziando Dio passano in fretta!!!)