Narrativa italiana Romanzi La volpe e le camelie
 

La volpe e le camelie La volpe e le camelie

La volpe e le camelie

Letteratura italiana


Ticino, primi anni Trenta. La dittatura fascista spinge le sue propaggini fin dentro il territorio della Svizzera italiana. Silvia, figlia dell'antifascista Daniele, soccorre un giovanotto rimasto ferito in un incidente automobilistico e si innamora di lui. Ma chi è veramente Cefalù? E perché il padre della ragazza diffida di lui? "La volpe e le camelie" è l'unico romanzo di Ignazio Silone ambientato fuori dal suo Abruzzo, e più precisamente in Svizzera, il paese che gli diede asilo politico per quindici anni e lo vide diventare scrittore.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La volpe e le camelie 2015-03-18 09:13:29 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    18 Marzo, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il ravvedimento é sempre possibile

La volpe e le camelie è l’unico romanzo di Ignazio Silone non ambientato nella Marsica, bensì in Canton Ticino, anche se è accomunato agli altri dal tema della cospirazione politica e dalla presenza di taluni protagonisti che tanto richiamano, per caratteristiche e mentalità, i contadini della Conca del Fucino.
È certo il frutto, almeno in parte, di un’esperienza personale, quando l’autore, inviso al regime fascista, fu costretto a riparare in Svizzera e si sa per certo che l’idea di quest’opera maturò nel corso dell’esilio, tanto che in territorio elvetico Silone scrisse una prima bozza, sulla quale negli anni successivi ritornò più volte, ampliandola, dandole corpo, fino ad addivenire alla stesura definitiva verso la fine degli anni ‘50, e infatti la prima edizione, curata da Mondadori, è del 1960.
Il romanzo narra della vicenda di Daniele, antifascista del Canton Ticino e della figlia Silvia innamorata di Cefalù, un giovane che si scoprirà spia del regime fascista. Ma il contatto con un uomo integerrimo e amante della libertà, come è Daniele, e la scintilla dell’amore apriranno gli occhi a Cefalù, che preferirà porre fine tragicamente alla sua vita piuttosto che arrivare a quella delazione che avrebbe accusato il padre del’amata. Una vicenda semplice, in fondo, ma la qualità del romanzo non sta tanto nella trama, quanto invece nei suoi sviluppi, nella caratterizzazione dei personaggi e soprattutto in quell’innata capacità di Silone di non vedere l’umanità divisa nettamente fra tutti buoni e tutti cattivi, perché è evidente che ogni essere umano ha in sé i germi del bene e del male e che sta a lui la difficile scelta fra l’uno e l’altro, nonché a provvedere a un eventuale ravvedimento. L’autore sembra volerci dire che gli uomini sono più importanti delle loro idee politiche, che possono anche mutare, e che in fondo le colpe rimangono e che le loro conseguenze sono per forza di cose immutabili, mentre invece i colpevoli possono cambiare. È un modo di pensare di grande rilevanza civile, ma a ben guardare anche perfettamente in sintonia con il messaggio cristiano; in effetti si potrebbe dire non c’è uomo senza colpe e che non ci sono colpe senza uomini. In ciò ritrovo il miglior Silone, quello che mi ha avvinto con romanzi di grande spessore, come Fontamara, Il segreto di Luca, Vino e pane, Il seme sotto la neve e che forse ancor più risalta in un’opera meno conosciuta, ma di notevole rilievo quale L’avventura di un povero cristiano, in cui l’antitesi fra coscienza e potere è esposta in modo semplicemente perfetto.
In ogni caso, anche in La volpe e le camelie l’autore ama guardare più l’uomo che gli uomini, l’individuo considerato a sé stante, inevitabilmente imperfetto, una meteora con poca luce che passa e che va, ma un uomo, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, nei cui confronti e anche verso se stesso nutre in fondo un grande rispetto non disgiunto da una vena di pietà.
Da leggere, senza alcun dubbio.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Fontamara, Il segreto di Luca, Il seme sotto la neve, Vino e pane, L'avventura di un povero cristiano, tutti di Ignazio Silone
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca