La vita com'è
Letteratura italiana
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Un mondo romanzato
La vita com’è di Grazia Verasani ha un sottotitolo importante, indizio dei contenuti del testo e recita: “Storia di bar, piccioni, cimiteri e giovani scrittori.”
Da queste parole si evince che si narra di editoria, di scrittura, di amore, di rapporti interpersonali, e di divari generazionali.
La storia è semplice e fascinosa al tempo stesso. Un giorno Giovane Scrittore chiama al telefono la scrittrice famosa, di cui ha divorato tutti i libri, e le sottopone al suo giudizio il manoscritto. Lei, infastidita, accetta. Inizia una corte spassionata, fatta di fitti dialoghi e di scambi culturali. Un rapporto strano che inizia con un prologo, che è una preghiera al piccione suicida, all’epilogo in un cimitero.
Una storia che parla al tempo passato con un occhi disincantato al presente. Una narrazione che parla con nomi trasfigurati, anche nelle citazioni letterarie. Ed ecco che c’è lo sceneggiatore (Guerra), lo Scrittore (Celati) il Poeta (Roversi). Di questo testo colpisce anche la genesi: nato su Facebook, dagli spiritosi post dell’autrice che si è misurata con un Giovane Scrittore.
Una lettura brillante, ironica e spiritosa, a tratti anche malinconico e triste. Ma è proprio bello: proprio com’è la vita!