La valigia del doganiere
Letteratura italiana
Editore
Bruno Durante è nato nel 1942 a Laurino, un piccolo paese del Cilento salernitano. Ha studiato a Roma, dove si è laureato in scienze politiche. Dal 1968 è stato funzionario delle Dogane, responsabile del settore confinario con l'Austria. Vive a Vipiteno, è sposato e padre di due figli. Ha collaborato con il quotidiano "Il mattino dell'Alto Adige" e con il mensile bilingue "Erker". Ha pubblicato la raccolta di poesie dialettali Arretu, arretu cuma li funari, l'antologia fotografica Laurino-Brooklyn, andata e ritorno, il romanzo La zia d'America.
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NOI E LORO
“Della montagna amo il bosco… Amo il mirtilleto, i rovi di lampone, gli angoli segreti dei porcini, le bordure al sole dei finferli. Nel bosco io mi ci perdo. E mi ci ritrovo. Sempre”.
Questa è la storia di un giovane calabrese che per lavoro arriva nella lontana e fredda Fortezza, con una valigia, un impermeabilino adatto alle temperature invernali della Calabria (ma non di certo a quelle della stagione invernale sudtirolese), tante speranze, poche certezze e molte, ma molte curiosità nei confronti di questo strano posto, così diverso dall'ambiente in cui è cresciuto, e dei suoi abitanti, così freddi e inospitali, del tutto diversi dai suoi paesani.
Nel corso degli anni si ricrederà e si ritroverà ad apprezzare le differenze culturali che spiccano tra sud e nord Italia: il suo paese natale si troverà in forte competizione con quello adottivo, la bellissima Sterzing, così austera e dal clima apparentemente inospitale (provate ad andarci per l’otto di dicembre, se non troverete neve vi attenderà un vento talmente gelido da creare piccole stalattiti sotto il vostro naso!!), ma così accogliente e calorosa una volta entrati in sintonia con gli abitanti, la sua storia e l’ambiente circostante.
Già perché quando parli di Sudtirol sottintendi boschi, cascate, sentieri che affiancano fiumi o che costeggiano cime altissime, laghi naturali e artificiali che ti fanno restare a bocca aperta, lunghe camminate coronate da soste a rifugi, dove le più semplici prelibatezze ti sembrano un pranzo da re, miniere che ti fanno scoprire un mondo nuovo, antico e produttivo, castelli maestosi, animali selvatici che ti compaiono davanti all'improvviso e ti regalano uno sguardo spaventato per poi correre subito via, funghetti prelibati che si lasciano trovare (a volte a fatica), fragoline di bosco, mirtilli e lamponi che il bosco ti dona come un piccolo premio per esserti inoltrato fino a lì, fino a quel punto preciso… ebbene si, lo avrete capito: chi lo conosce lo ama, chi lo ama non può fare a meno di parlarne in questi toni… come dice la pubblicità: Alto Adige-Sudtirol, gioielli da vivere!
P.S. Grazie Robbie per questo splendido dono, mai libro fu più azzeccato!! :)