Narrativa italiana Romanzi La valigia del doganiere
 

La valigia del doganiere La valigia del doganiere

La valigia del doganiere

Letteratura italiana

Editore


La trama e le recensioni di La valigia del doganiere, romanzo di Bruno Durante pubblicato da Edizioni alphabeta Verlag. Un giovane doganiere scende alla stazione di Fortezza stretta in una morsa di gelo. La frontiera si materializza subito minacciosa di fronte al nuovo arrivato provvisto solo di una valigia colma di pregiudizi. Ma anche gli altri, quelli che lui percepisce come stranieri e che a loro volta lo percepiscono come straniero, gli soffiano contro la loro diffidenza. così l'autore deve imparare con fatica a conoscere i sudtirolesi, quegli strani connazionali che non parlano l'italiano e che sono italiani solo di passaporto, non di sentimenti. In quel lembo di terra approssimativo e confuso, eppure complesso fin dal nome sdoppiato, si svolge l'incontro fra due culture che la Storia ha posto in conflitto. Là matura però anche la scoperta che le sbarre di un confine, prima di essere piantate nel terreno, sono soprattutto nella testa delle persone e il senso di spaesamento, di nomadismo fra molte radici, forse non è che lo straniamento dell'uomo gettato nel mondo. Allora può accadere che il nemico di ieri diventi il necessario futuro alleato per costruire una possibile, ancorchè fragile, casa comune.

Bruno Durante è nato nel 1942 a Laurino, un piccolo paese del Cilento salernitano. Ha studiato a Roma, dove si è laureato in scienze politiche. Dal 1968 è stato funzionario delle Dogane, responsabile del settore confinario con l'Austria. Vive a Vipiteno, è sposato e padre di due figli. Ha collaborato con il quotidiano "Il mattino dell'Alto Adige" e con il mensile bilingue "Erker". Ha pubblicato la raccolta di poesie dialettali Arretu, arretu cuma li funari, l'antologia fotografica Laurino-Brooklyn, andata e ritorno, il romanzo La zia d'America.



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La valigia del doganiere 2013-03-01 15:59:36 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    01 Marzo, 2013
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NOI E LORO

“Della montagna amo il bosco… Amo il mirtilleto, i rovi di lampone, gli angoli segreti dei porcini, le bordure al sole dei finferli. Nel bosco io mi ci perdo. E mi ci ritrovo. Sempre”.

Questa è la storia di un giovane calabrese che per lavoro arriva nella lontana e fredda Fortezza, con una valigia, un impermeabilino adatto alle temperature invernali della Calabria (ma non di certo a quelle della stagione invernale sudtirolese), tante speranze, poche certezze e molte, ma molte curiosità nei confronti di questo strano posto, così diverso dall'ambiente in cui è cresciuto, e dei suoi abitanti, così freddi e inospitali, del tutto diversi dai suoi paesani.

Nel corso degli anni si ricrederà e si ritroverà ad apprezzare le differenze culturali che spiccano tra sud e nord Italia: il suo paese natale si troverà in forte competizione con quello adottivo, la bellissima Sterzing, così austera e dal clima apparentemente inospitale (provate ad andarci per l’otto di dicembre, se non troverete neve vi attenderà un vento talmente gelido da creare piccole stalattiti sotto il vostro naso!!), ma così accogliente e calorosa una volta entrati in sintonia con gli abitanti, la sua storia e l’ambiente circostante.

Già perché quando parli di Sudtirol sottintendi boschi, cascate, sentieri che affiancano fiumi o che costeggiano cime altissime, laghi naturali e artificiali che ti fanno restare a bocca aperta, lunghe camminate coronate da soste a rifugi, dove le più semplici prelibatezze ti sembrano un pranzo da re, miniere che ti fanno scoprire un mondo nuovo, antico e produttivo, castelli maestosi, animali selvatici che ti compaiono davanti all'improvviso e ti regalano uno sguardo spaventato per poi correre subito via, funghetti prelibati che si lasciano trovare (a volte a fatica), fragoline di bosco, mirtilli e lamponi che il bosco ti dona come un piccolo premio per esserti inoltrato fino a lì, fino a quel punto preciso… ebbene si, lo avrete capito: chi lo conosce lo ama, chi lo ama non può fare a meno di parlarne in questi toni… come dice la pubblicità: Alto Adige-Sudtirol, gioielli da vivere!

P.S. Grazie Robbie per questo splendido dono, mai libro fu più azzeccato!! :)

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