Narrativa italiana Romanzi La sedia vuota
 

La sedia vuota La sedia vuota

La sedia vuota

Letteratura italiana

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La trama e le recensioni di La sedia vuota, romanzo di Giorgio Boccaccio edito da NonSoloLogos. La sedia vuota è un romanzo d'amore. Il libro parla della vita oltre la vita attraverso il racconto di una meravigliosa storia d'amore ambientata tra gli anni '80 e il 2010. Colorate pennellate di conoscenze sul significato profondo dell'esistenza umana, all'interno di alcuni fatti storici di quegli anni, le fanno da cornice: dal sistema educativo, alla formazione, dal conformismo alla libertà individuale. L'opera ruota intorno al concetto di tempo che, in ognuno di noi, scorre in maniera atemporale come stato di trance oppure come visione di eternità. Una straordinaria e rivoluzionaria idea dell'amore e dell'esistenza umana, basata su un sistema di tempo che non è lineare, ma definito da una matrice radiale in cui il punto zero è il sempre-presente nel qui-e-ora. E ancora, un parallelismo tra quello che pensiamo e quello che ci succede di vita in vita, dove incontriamo sempre le stesse persone e facciamo sempre le stesse esperienze. Un libro da cui emerge il concetto di un'assenza totale di evoluzione perché di vita in vita il nostro Karma non viene mai cancellato definitivamente e gli incontri e gli avvenimenti si ripetono all'infinito. Questa è la visione della vita vissuta sulla propria pelle da David, il protagonista della storia, che, attraverso l'unione con tre donne, Wendy, Rebecca e Isabel, scoprirà l'immortalità dell'essere umano.



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La sedia vuota 2013-01-09 19:37:25 GLICINE
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    09 Gennaio, 2013
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INIEZIONE DI AUTOSTIMA

E’ la prima volta che mi capita di commentare un libro , del quale ho conosciuto personalmente l’autore.
Boccaccio si è fatto conoscere dal punto di vista letterario per la pubblicazione nel 2006 del libro “Usa le parole giuste”, inerente all’imparare a comunicare, non solo verbalmente.
La sedia vuota è il suo primo romanzo, la storia in sé, se letta solo dal punto di vista del romanzo, inteso come capacità di descrivere luoghi, situazioni, numero e complessità dei personaggi,dinamismo delle vicende narrate, descrizioni di epoche storiche, assetti politici o altro, si potrebbe anche dire che a prima vista è una storia piuttosto semplice, con un solo personaggio principale, David, che racconta la propria vita, dall’infanzia all’età adulta. Il linguaggio è semplice e fluido.
Il commento che desidero scrivere, riguarda i concetti espressi all’interno del libro, perché è questa la parte più interessante, non le azioni o le vicende, ma i concetti. In realtà l’autore vuole trasmettere fortemente a chi legge un “imparare a vivere”, e un prendere coscienza di sé stessi e del mondo intorno a noi in modo più completo e consapevole, dove l’aspetto dell’unicità della persona e l’aspetto spirituale sono messI in primo piano.
Cito testualmente: “la felicità è un modo di vivere, di viaggiare nella nostra esistenza, non è la meta della nostra vita. Non esiste una strada che porta alla felicità: la strada è la felicità.”
Quindi è ovvio a questo punto dirvi che prima del romanzo, nella mente e nel cuore dell’autore hanno preso forma queste convinzioni e questo inno alla vita vissuta con consapevolezza e pienezza, il ribadire la forza che ogni persona racchiude in sé, il fatto di affermare che siamo eterni, che il tempo, così come lo “misuriamo” non esiste etc; ci permettere di conoscere pagina dopo pagina l’autore stesso, ed il suo desiderio di trasmettere dei messaggi, più che raccontare una bella storia.
Mi sento di affermare che l’obiettivo è stato raggiunto, non per niente lo stesso Boccaccio tiene seminari sulla comunicazione personale in Italia e all’Estero.
Se volete un’iniezione di autostima, un respiro ampio e fresco leggete questo libro.

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