La prima notte
Letteratura italiana
Editore
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Opinioni inserite: 5
Tra le onde
Leggere questo libro per me è stato un po’come trovarsi in mare aperto, spesso senza nemmeno essere a bordo di una barca. Un mare abbastanza agitato, ma non pericoloso, relativamente tranquillo, portatore di qualche scossone e che torna quieto improvvisamente e a lungo, ma niente di più. Questo era il mio stato d’animo nel corso della lettura.
In fondo il contenuto apparentemente è semplice, anche se sembra una sfida: Irene, la protagonista della vicenda, racconta tutta la storia della sua vita al suo amante in una sola notte.
Il bello e il brutto della questione è proprio questo: tutti questi singoli eventi, narrati a poco a poco, apparentemente non mi sono sembrati niente di che, soltanto semplici e comuni fatti e tragedie di vita quotidiana senza niente di particolare (oltre ovviamente a colpi di scena spiazzanti e scene splatter descritti con abile maestria) che potrebbero capitare a chiunque e che spesso e volentieri mi hanno suscitato un misto fra noia, indifferenza, coinvolgimento e stupore a seconda dei vari casi e tipologie di contenuto, ma è Irene stessa a renderli davvero speciali, quasi unici e sempre più complessi e intricati (e la ringrazio per questo, altrimenti non sarei riuscita a finire il libro che, confesso, ho fatto un po’di fatica a terminare) grazie all’enfasi, l’entusiasmo e la memoria fotografica che vi infonde mentre parla al suo interlocutore che la ascolta attentissimo e affascinato.
Altra pecca, a mio parere: tutte queste vicende raccontate, nonostante siano alquanto particolareggiate e ben descritte, non mi hanno consentito in alcun modo di avvertire in Irene un minimo di personalità. Perché tutte le sue scelte non dipendono da lei, ma da qualcosa dentro di lei che chiama “magia” e che non ha una definizione ben precisa: azzardando un’ipotesi, si può classificare come un campanello d’allarme che le dice cosa fare o meno. Chissà, se questa magia fosse stata del tutto assente magari Irene avrebbe avuto un’anima vera e propria. Ma queste ovviamente sono considerazioni puramente soggettive. Fatto sta che non riuscivo nemmeno a capire se la protagonista fosse una donna insoddisfatta sentimentalmente o semplicemente vogliosa di amore carnale.
Il finale, poi, mi ha lasciato un po’l’amaro in bocca con tutti i suoi interrogativi.
Un misto tra noir, romanzo di formazione e autobiografia, oserei dire, che non è affatto male e che merita comunque di essere letto.
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Desiderio e Paura
La protagonista è Irene, ma non solo. E' Irene e gli uomini della sua vita.
Il libro è un racconto a briglia sciolta di Irene al suo amante di quella notte, la prima notte che passano insieme. Lei racconta a lui tutta la sua vita, in un dialogo come lo potremmo fare noi in una situazione come questa, quando ci si confida a cuore aperto ad uno sconosciuto per sfogarsi e affrontare il proprio passato.
Il passato di Irene è dominato dal sesso e dalla morte, sempre strettamente legati uno con l'altro, a partire dalla prima volta, segnata dalla contemporanea strage della sua famiglia in un ristorante.
Il ritmo del libro è serrato e dura una notte. Questa notte fatta d'amore e di liberazione, dove Irene parla del marito anche lui segnato, nell'adolescenza, dalla morte del padre che ha ucciso dopo le prime sperimentazioni sul sesso con il suo amico Gavril. Un marito con molti lati oscuri che Irene non riesce a capire e scalfire. Proprio quando il suo matrimonio è in crisi compare lui Gavril, il dio dell'amore.
Una storia tormentata finita in un omicidio, tutto raccontato a questo uomo con cui Irene passa la prima e ultima notte, perchè, sebbene lui vorrebbe iniziare una storia con lei, è impossibile dopo essersi denudati così nel profondo convivere con la persona che ci ha fatto stare bene mentalmente e fisicamente in una sola notte. Perchè attimi del genere sono unici e irripetibili.
Il libro è bello e scritto bene, però davvero non mi convincono tutti i drammi della vita di Irene, come se l'autore avesse preso una serie di casi umani e li avesse concentrati tutti su una sola persona e la cosa suona in certi frangenti inverosimile, lasciando al lettore quel senso, a parer mio, che l'autore abbia esagerato troppo. Anche perchè se vengono trattati troppi temi insieme, molti non vengono approfonditi con il dovuto riguardo e sembrano davvero buttati lì.
Lo consiglio però perchè è una lettura davvero particolare e alla fine dei conti piacevole.
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Un giorno io faro' questo per te
Mesi di sguardi, di esche lanciate , di sorrisi maliziosi.
Di silenziosa bramosia, di pensieri notturni, di brividi sussurrati.
Poi arriva lei : la prima notte.
Non la terza, non cinque anni dopo, non la migliore, non la peggiore, semplicemente La Prima .
Sinuosa tra le lenzuola, una notte che si dischiude in panorama, come l’Eden celato da ostili montagne, luogo da scoprire maliardo come un peccato originale . Lussureggiante, vorace.
Parlami di te Irene, raccontami la tua vita stanotte. Quanti anni hai tesoro ? Ventinove, trenta ?
Raccontami i tuoi trent’anni, raccontameli adesso, domani chissa’ che ne sara’ di noi.
Lo avremo un domani, mia bellissima Irene ?
Intrigante noir dal ritmo sostenuto, l’elemento suspance e’ magnetico.
Poli di segno opposto, occhi e carta non danno tregua attraendosi inesorabilmente, e’ una legge chimica e bisogna accettarla, non opponetevi.
Il libro e’ un lungo e continuo dialogo tra un uomo e una donna, durante la loro prima notte, alla scoperta di un passato buio, nel dipanarsi di un groviglio di ricordi e situazioni tragiche che hanno segnato la vita di Irene.
Originalissimo il sistema utilizzato per i titoli : il capitolo inizia infatti con degli appunti, una scaletta di cio’ che ci apprestiamo a leggere. Innovativo, bello.
Il linguaggio semplice e colloquiale compatibilmente alla situazione molto intima, scorre velocemente, come del resto incalza rapida ogni prima notte che si rispetti.
Raul Montanari mi piace molto, si conferma un autore molto sensuale ed intenso.
Ottima scelta questo romanzo, piacevole compagnia di un weekend piovoso.
Sexy. Buona lettura.
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la prima notte
"Finisce molto. Non tutto. Niente finisce mai del tutto, non credi?"
Il cuore ha continuato a battermi forte per molto tempo dopo aver terminato la lettura di questo romanzo.
Amore, odio, violenza, morte: come nelle tragedie greche le grandi passioni umane entrano in scena creando situazioni che sconfinano spesso nella follia, mentre emozioni troppo intense si traducono in azioni dirompenti, al di fuori di qualsiasi controllo.
E’ una lunga notte, quella fra Irene e il suo misterioso amante. Una notte fatta di amore e di una lunga, irruente e magica narrazione, capace di creare fra i due un’intimità quasi forte come quella fisica.
E’ soprattutto lei, Irene, la protagonista di questo lungo e accattivante racconto. Con parole suadenti, ammalianti, questa giovane donna incanta il lettore, introducendolo negli oscuri meandri della sua vita, segnata fin da ragazzina dalla tragedia. Con il tempo scopriamo che Irene ha cercato, nonostante un destino impietoso, di rifarsi una vita “normale” : amici, casa, studio. Ma il dramma è destinato a ripresentarsi più volte alla sua porta. La prima volta sarà sotto le spoglie di un uomo, “il Mercante”: una sola apparizione, fugace e una sensazione forte, che Irene chiama “la magia",irresistibile, saranno sufficienti a farle decidere istintivamente il ruolo che questo sconosciuto avrà nella sua vita. Un incontro stregato, maledetto, o forse necessario, certamente foriero di una vicenda torbida e oscura.
Sarà il primo tassello di un lungo e turbinoso mescolarsi di intrighi, colpi di scena, tuffi in un passato irrisolto, con troppi conti in sospeso col presente.
La narrazione avviene lungo tutta la notte , in un crescendo fra rimandi temporali, presagi e intrecci, culminando in un pericoloso e inaspettato quadrilatero di ruoli.
Il ritmo serrato della vicensda è reso più sofferto e teso dalla pacatezza del racconto ; l’angoscia e il non detto avvolgono come una nebbia sottile ogni avvenimento, in un gioco di specchi, fino alla fine.
Montanari, oltre a tenere perennemente sulla corda il lettore, lo fa riflettere sul significato e sul peso che coincidenze, intuizioni e suggestioni esercitano sulla nostra vita. La tensione narrativa pervade tutto il romanzo, in un climax emotivo magistralmente creato e interrotto ad arte.
L’ho trovato un libro intenso, terribile e bellissimo insieme.
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La prima notte
E' lei la protagonista, Irene, bella e sorridente, un personaggio forte e determinato che in una notte riesce a raccontare tutta la sua vita, un passato crudo e tragico che diventa inesauribile, come per sottolineare che il passato non si dimentica e che il futuro è sempre in agguato.