La modista La modista

La modista

Letteratura italiana

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Nella notte hanno tentato furto in comune, ma la guardia Firmato Bicicli non ha visto nulla. Invece, quando al gruppetto dei curiosi accorsi davanti al municipio s'avvicina Anna Montani, il maresciallo Accadi la vede, eccome: un vestito di cotonina leggera e lì sotto pienezze e avvallamenti da far venire l'acquolina in bocca. Da quel giorno Bicicli avrà un solo pensiero: acciuffare i ladri che l'hanno messo in ridicolo e che continuano a colpire indisturbati.



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La modista 2019-05-23 17:41:31 Laura V.
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Laura V. Opinione inserita da Laura V.    23 Mag, 2019
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Guardie, ladri e vizietti inconfessabili

Forse non il Vitali più in forma incontrato in altri suoi romanzi (primo fra tutti, tra quelli da me letti finora, “Una finestra vistalago”), ma, nell'insieme, un'altra buona prova dello scrittore di Bellano che ne “La modista” offre al lettore l'ennesimo ritratto della provincia italiana pronta a barcamenarsi tra gioie e dolori, virtù, vizi e vizietti della variegata umanità rintracciabile in verità un po' ovunque.
Sullo sfondo del secondo dopoguerra si svolge un'intricata vicenda dai molti protagonisti, a partire proprio dalla bella e ambiziosa modista a cui fa riferimento il titolo e che, con la propria provocante avvenenza alla Silvana Mangano, turba i sogni di più di un uomo del paese, persino di qualcuno tra quelli nei secoli fedeli; oltre al suo, tra i personaggi migliori del romanzo, nel bene e nel male, quello dell'appuntato Marinara, del cronista Eugenio Pochezza e della guardia notturna Firmato Bicicli, con le cui gesta ha inizio questa lunga narrazione.
Nel solco dell'ormai consolidata tradizione vitaliana, una lettura scorrevole che tende a rallentare un poco in alcuni punti della prima parte e che qua e là non lesina qualche sonora risata, pur gettando, nel finale, una triste e squallida ombra sulle acque limpide del lago in relazione a un inconsueto fattaccio (inconsueto, soprattutto, per via di un paio di insospettabili che lo reiterano) che dà da riflettere seriamente. A parte questo, la morale della favola è chiara: se ognuno è libero di impiccarsi all'albero che preferisce, sembra sancire il capitolo conclusivo, l'importante è avere sempre la possibilità di ripensarci!

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La modista 2019-03-05 11:05:44 Renzo Montagnoli
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Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    05 Marzo, 2019
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Inutilmente complicato

Certo che Andrea Vitali è uno strano autore, un regolarista nello scrivere romanzi esclusivamente d’evasione che ogni tanto presenta qualche picco qualitativo, compensato però dai non rari, ma nemmeno frequenti, picchi negativi. Uno di questi casi in cui lo scrittore è andato sotto la media è rappresentato proprio da questo intitolato La modista, che modista non è, perchè la piacente signora Anna Montani ha un negozio di stoffe a Bellano. Diventa difficile parlare della storia anche per sommi capi, tanto è intricata e complessa con guardie che si ubriacano, ladri che non rubano, siparietti a sfondo sessuale, in un groviglio in cui è difficile districarsi, tanto che non c’è riuscito nemmeno Vitali con un finale che, anziché chiudere una storia, la prolunga all’infinito. Se, nonostante tutto, ho sopportato questa situazione fino alla fine, proprio quella “non soluzione” più che lasciarmi l’amaro in bocca mi ha fatto imbestialire e guardate che per farmi imbufalire ce ne vuole, deve essere uno stillicidio continuo. Che volete che vi dica, deluso dalle pagine precedenti ho sperato inutilmente in un tardivo riscatto, ma questo non solo non è arrivato, ma ha dimostrato che in questo lavoro Vitali non deve avere avuto le idee tanto chiare; magari si è divertito a complicare una vicenda che è il risultato di più trame che ora procedono parallele, ora si sfiorano, senza tuttavia mai congiungersi, ma poi, nella foga dello scrivere, ha perso il filo e non si è più raccapezzato, al punto che deve aver detto fra sé che era ora di smettere, di dare un taglio e taglio è stato, talmente riuscito bene da irritarmi.
Di conseguenza, non mi sento proprio di consigliarne la lettura.

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La modista 2011-02-19 10:36:46 MATIK
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MATIK Opinione inserita da MATIK    19 Febbraio, 2011
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La modista.

La modista.........i carabinieri.......i ladri.......e l'Eugenio Pochezza!
Come al solito una storia che ti dà un senso di spensieratezza mentre uno la legge, ambientata nella solita Bellano, il paese nel quale il Vitali racconta tutte le sue storie.
Questa volta però il racconto è meno incisivo di altre volte, meno divertente, meno equivoci, meno simpatici i personaggi....insomma un pò meno di tutto!
Intendiamoci leggibile sempre come ogni libro di questo autore ma la storia mi ha appassionato relativamente e i sorrisi sono stati sporadici....forse solo quelli relativi alla figura del maresciallo Accadi svampito, inconcludente e arraffone!

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Consigliato a chi ha letto...
Per chi ama Vitali.
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La modista 2009-09-05 22:21:21 SUSANNA FINATTI
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Opinione inserita da SUSANNA FINATTI    06 Settembre, 2009

LA MODISTA

E' LA PRIMA VOLTA CHE LEGGO QUESTO AUTORE E NESSUNO ME L'AVEVA CONSIGLIATO PRIMA. MA SONO RIMASTA PIACEVOLMENTE COLPITA DALLO STILE SEMPLICE E DIRETTO DELLA SCRITTURA, NONCHE' DALL'UMORISMO DI CUI LE VICENDE SONO PERVASE, SEPPURE NON SI TRATTI DI VICENDE DIVERTENTI PER SE STESSE.
NON E' STATA UNA LETTURA PESANTE MA PIACEVOLE E SCORREVOLE E SONO INCURIOSITA ORA DI CONOSCERE MEGLIO QUESTO AUTORE PER VEDERE SE SAPRA' REGALARMI ALTRI MOMENTI DI ILARITA' GENUINA.

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La modista 2009-07-05 00:11:09 Birba76
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Opinione inserita da Birba76    05 Luglio, 2009

L’ammaliatrice

Una commedia che sinceramente non mi è piaciuta per niente, forse, anzi sicuramente, non capirò niente, ma leggendo questo romanzo non ho provato emozioni, sono rimasta totalmente indifferente dalla prima all’ultima pagina, purtroppo non è scattato quel qualcosa che mi abbia emozionato, coinvolto e soprattutto che mi abbia appassionato alla storia, anzi, direi piuttosto che mi sono trovata estranea alla storia e al racconto fin dall’inizio, non ero concentrata nella lettura.

L’ambientazione e il periodo degli anni cinquanta, mi hanno interessato e incuriosito molto perché racconta la storia in un paesino che si trova sul lago di Lecco in un periodo davvero affascinante, purtroppo non conosco personalmente il paese ma ho guardato le foto su internet e lo trovo un paesino molto carino, il tipico paese che si trova sul lago di Lecco.

Ho letto qualche opinione qua e la su internet riguardante questo romanzo e devo dire che sono pochissimi i lettori che come a me, non è piaciuto il libro, certo alcuni sono stati un pochino pesanti nei giudizi, io sono d’accordo sul fatto che ha poco emozionato e non ha coinvolto ma sinceramente non me la sento, dopo aver letto un solo romanzo, di escludermi la possibilità di poter leggere qualche altro romanzo di quest’autore prima di scartarlo completamente dai miei gusti di lettura preferiti, vorrei dare un'altra possibilità a qualche altro suo romanzo, poi vedremo.

Un susseguirsi di scene carine, abbastanza simpatiche ma niente che mi sia piaciuto o che mi abbia colpito in modo particolare portando a un finale, sì carino, ma niente di eccezionale o che mi abbia fatto cambiare idea su tutto il romanzo.

E' il primissimo libro che ho letto di quest’autore, letto per caso e trovo il suo stile molto semplice, racconta di personaggi semplici e molto carini. L’unica cosa è che non si sofferma troppo sulla descrizione dei personaggi o una determinata situazione, ma mi ha dato la sensazione di essere troppo sbrigativo, poco descrittivo e non approfondisce determinati avvenimenti. Sicuramente mi ha incuriosito e voglio provare a leggere qualche altro suo romanzo prima di dare un giudizio definito sullo scrittore e sul fatto che mi piacciano o no i suoi romanzi e quindi continuerò oppure no a leggere i suoi libri, la cosa certa è che con questo romanzo non mi ha conquistato e non mi ha messo subito la voglia di leggere un'altra sua opera.

Una lettura semplice e abbastanza scorrevole, ma personalmente, non riesco a consigliarne la lettura perché a me non è piaciuto, ma probabilmente a molti di voi il libro è piaciuto o vi piacerà quando lo leggerete perché, come giusto che sia, ognuno ha i suoi gusti e i suoi giudizi. Provate a leggerlo comunque poi mi direte se siete d’accordo con me oppure no.

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