La megale idea
Letteratura italiana
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Recensione della Redazione QLibri
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Clonazione di Gesù
Sinceramente ho trovato il romanzo oltre che illeggibile, piuttosto offensivo e superficiale nei contenuti, nel senso che un libro sulla clonazione di Cristo presuppone una certa conoscenza del modo di vedere della Chiesa almeno sui principali temi di etica quali la fecondazione artificiale o l'aborto, visto che sono tirati in ballo.
Invece troviamo una panoramica su cardinali, suore e papi tutti descritti minuziosamente nelle loro abitudini per 350 pagine ma tutti di un tipo, con interessi che variano dal potere al denaro, con l'eccezione del Torero ( sempre un sacerdote) cui fortunatamente interessano pure le donne. Trovo di cattivo gusto che alcuni personaggi del romanzo non siano di fantasia, per esempio i papi. Vengono scomodati ben 4 papi (fino a Giovanni Paolo II) ma tutti o quasi sono equivoci. In certe parti del libro sembra che l'autore non si renda conto nemmeno di descrivere personaggi equivoci, in quanto gente che persegue i suoi interessi personali spudoratamente poi si trova a parlare di divina provvidenza e a sentirsi il tramite per un ritorno di Gesù, che se ben allevato e educato, starebbe dalla loro parte rinfocolando la fede e aumentando le entrate. Ma gente così dovrebbe casomai evitare questa clonazione, gente così ha dovuto fare carte false in passato per levarseLo di torno. In ogni caso questa gente trova lo scienziato giusto, il prof. Geda, naturalmente ex presidente dell'azione cattolica e un po' incavolato con il cardinale che gli ha tolto in passato il monopolio della vendita delle immagini sacre ma che di fronte all'incarico dimentica cristianamente i torti subiti. Anche qui apro una parentesi per dire che mi è tornato in mente il povero Vittorio Bachelet e veramente mi sembra irrispettoso descrivere tutta una serie di attività amorali presupponendo che tutti, dico tutti quelli che si avvicinano alla fede lo facciano per un tornaconto materiale o di potere o simile. Certamente gente simile doveva essere presente in un romanzo del genere ma come fazione, come sottogruppo, non come totalità di persone tipo clan diversi di un unico tipo di mafia. In questo libro si capisce che l'autore non ha la più lontana idea dei contenuti della fede, cosa non indispensabile a meno che non si voglia scrivere un libro del genere.
In ogni caso in una storia simile mi sarei aspettato una trama, dei problemi, degli intoppi, qualcosa di avvincente. Invece niente. L'idea è così buona che piace a tutti. Perchè perdersi l'occasione per rinfocolare la fede nel mondo? Nessun motivo viene in mente a nessuno. Nessun ostacolo si presenta e i nostri eroi riescono senza fatica a procurarsi tutti i reperti sacri necessari all'esperimento. Unico intoppo, lo scienziato laico, l'unico laico coinvolto, si lascia scappare la notizia con i media. Bisogna arrivare a pagina 280 perchè a qualcuno venga in mente di mettere il bastoncino tra le ruote trafugando metodo scientifico e reliquie, ma il disgraziato si metterà a parlare in latino nel sonno e la moglie si precipita a rivelare la cosa in confessione per cui data l'inesistenza del segreto confessionale, la cosa viene subito risaputa destando sospetti.
Superato l'inghippo si passa agilmente alla scelta delle tre Marie una delle quali necessaria come incubatrice. Certo la procedura prevede qualche aborto, ma in fondo si tratta sempre dello stesso embrione (clonato) per cui il problema etico si riduce. E comunque la suora e il cardinale ma pure i vari papi riflettono saggiamente (come avrebbe potuto fare anche Hitler prima di inventarsi i campi di sterminio) che "non cade foglia che Dio non voglia". Per cui anche il problema etico della clonazione è superato con poca fatica. Alla fine l'idea della clonazione piace a tutti perchè ripropone brillantemente la nascita da una vergine. Quindi, perchè pensarci su? Perchè qualcuno dovrebbe opporsi alla megale idea movimentando un po' il romanzo?
No, per 350 pagine sono tutti d'accordo, papi, vescovi, suore, cardinali: la clonazione s'ha da fare!