La ianara La ianara

La ianara

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Adelina ha un destino segnato: quello di diventare ianara, come sua madre, come sua nonna. Al pari di loro, sarà in grado di attraversare ogni porta, anche quella che separa la vita dalla morte. E sarà dannata. Vivrà sui monti dell’Irpinia come una bestia selvatica; gli uomini e le donne verranno a supplicarla di aiutarli quando avranno bisogno di curarsi o di vendicarsi, e la schiveranno se oserà avvicinarsi alle loro case. Per sfuggire al suo destino Adelina attraverserà boschi, finché giungerà in vista di un magnifico palazzo: vi entrerà come l’ultima delle sguattere e servirà con assoluta fedeltà il signore di quel luogo. Gli rimarrà accanto anche quando il palazzo sarà ridotto a una rovina, quando più nessuno ci metterà piede per paura della maledizione dopo eventi funesti che vi si sono succeduti – e lei, Adelina, sarà rimasta la sola ad aggirarsi silenziosa nelle immense sale vuote.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.7  (3)
Contenuto 
 
3.7  (3)
Piacevolezza 
 
4.0  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La ianara 2015-11-08 19:10:24 Natalizia Dagostino
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Natalizia Dagostino Opinione inserita da Natalizia Dagostino    08 Novembre, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Destino di donna

La scrittura decisa ed evocativa, il linguaggio mistico e potente di Licia Giaquinto odora di magie segrete, di riti pagani e di destini incantati.
Nel secondo Novecento, fra i monti di una Irpinia arcaica, la ianara è una strega sapiente e protettiva, ma è anche una mammana rozza e pericolosa. Adelina, ianara come sua madre e sua nonna, è temuta e cercata, è scacciata e ritrovata.

“Adelina ha fatto solo quello che andava fatto. Ha seguito il filo del destino che si srotolava giorno dopo giorno come un piccolo gomitolo tenuto in mano da chi sa chi.” p.26

La ianara riproduce infinite volte la proiezione della parte oscura di sé che ogni persona emargina e che continua ad affiorare. La colpa, l’invidia, l’arroganza sono il male degli esclusi dalla felicità, dei vinti dalla storia, degli analfabeti emotivi e cognitivi.

“Adelina era certa che non sarebbe diventata mai donna, che non sarebbe cresciuta. Perché aveva capito che diventare donna significava sangue.” p.60

La ianara è l’angelo malefico, perduto fra la confusione e la salvezza, ingannato dalla passione negata.
Adelina esprime la sua energia anestetizzata per paura di non riuscire ad addomesticare l’amore, a contenere l’eccedenza della gioia, a legittimare la curiosità della conoscenza.

“E’ come se tra Dio e Satana ci fosse stato un patto all’inizio dei tempi: tante anime per l’uno e tante per l’altro, e il resto delle anime da conquistarsi giorno per giorno, minuto per minuto, come in una partita a scopa. Con l’angelo custode da un lato e il demonio dall’altro di ogni cristiano a litigare dalla mattina alla sera per portarlo di qua o di là, al bene o al male.” p.109

Negare, nascondere e respingere sostituiscono, allora, la capacità di godere, di comunicare, di ridere. Il desiderio tradito di conoscenza si trasforma in sortilegio, il pensiero oppresso diviene invidia che azzanna, l’urgenza di amare e di essere amati si deforma in cattiveria.
Sullo sfondo, la costruzione di un’autostrada, come sfida di una modernità e di una conoscenza faticose verso libertà possibili.
La ianara, ogni giorno, non è morte, è solo un dolore infinito, l’incapacità di offrire a se stessa dignità di esistenza.

“Niente di ciò che è stato si perde. Uomini, donne, fiori, animali, piante: ogni cosa conserva la traccia della propria esistenza anche quando non esiste più. Glielo hanno insegnato sua madre e sua nonna in un tempo remoto sprofondato in un pozzo.” p.23

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore
La ianara 2011-01-28 13:15:26 LuigiDeRosa
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    28 Gennaio, 2011
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Si nasc' 'a Natele, si si maschio si mannar' e si

Destinatario:
Conte Aurelio Tancredi del Sorbo,
Contrada Toppola.
Mittente: Anas

Saverio, il postino di questa contrada di un piccolo paese in Irpinia, si gira e si rigira questa lettera fra le mani e il sangue gli si gela ogni volta che pensa che dovrà portare la lettera al Conte, che dovrà bussare al portone di quel palazzo maledetto, attraversare quella proprietà maledetta...
La Ianara della Giaquinto è un romanzo sui pregiudizi e sulle miserie umane.
E' la storia di una ragazza Adelina , sguattera povera ed ignorante, cresciuta con una mamma ed una zia che per campare facevano "le ianare", grazie a decotti velenosi e pratiche mediche discutibilissime aiutavano nobili e meno nobili, soprattutto disgraziate ad abortire.
La vita da "strega" di Adelina sembra cambiare il giorno che , per caso e per pietà, viene presa a servizio del Conte Tancredi del Sorbo, notabile del luogo, uomo affascinante e ricchissimo, sposato con una nobildonna napoletana uscita di senno dopo la morte del loro unico figlio.
Adelina , grazie all'aiuto di Rosa la governante del Conte, impara in fretta a cucinare, rassettare, cucire, con l'andare del tempo la "zingarella sporca che si aggirava spaurita fra i campi" diventa una donna e le donne sognano anche l'impossibile quando si tratta di uomini: sposare il Conte.
I sogni però svaniscono all'alba, per Adelina svaniscono nel modo più crudele e sconvolgente, quando una notte scopre che il Conte si è fatto irretire da un'altra ragazzina girovaga Lisetta, una lolita che ha conquistato il Conte e l'ha trascinato nei meandri oscuri del vizio...a questo punto l'odio profondo quale può essere quello di una donna per la sua rivale si accende nel cuore di Adelina e le conseguenze saranno inconfessabili.
La narrazione scorrevole arricchita da frasi dialettali e rimandi a costumi antichi, l'uso attento del flashback e un po di suspance rendono il testo godibilissimo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Romanzi storici
Trovi utile questa opinione? 
10
Segnala questa recensione ad un moderatore
La ianara 2010-07-13 16:31:50 Digsy86
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Digsy86 Opinione inserita da Digsy86    13 Luglio, 2010
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Davvero bello.

Ho comprato questo libro soprattutto per l'interesse verso il titolo. Avendo le stesse origini della scrittrice (nonostante son molto più piccola di lei), e sentento parlare ogni volta mia nonna della famosa Ianara qnd mi raccontava le storie del paese, qualcosa mi ha detto di leggere il romanzo. CErto, non mi aspettavo di leggere il capolavoro del secolo, ma come storia è davvero molto bella. Rievoca le leggende antiche sulla ianara, e il senso di inquietudine e di mistero è reso in tutti i suoi aspetti. Si può dire che mentre lo leggevo ero quasi "stregata". Il finale è carino, la storia sotto certi punti di vista anche molto dura.Alcuni passaggi mi hanno disgustata devo ammetterlo, ma questo ha reso la storia molto "credibile"
Piacevole alla lettura, non vi aspettate nulla di che, ma per il suo genere è davvero carino.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca