Narrativa italiana Romanzi La favola di Natale
 

La favola di Natale La favola di Natale

La favola di Natale

Letteratura italiana

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La trama e le recensioni di La favola di Natale, favola di Giovanni Guareschi edita da BUR Biblioteca Univ. Rizzoli. Questa favola è nata in un campo di concentramento tedesco nel dicembre 1944, dove Guareschi si trovava internato: come lui stesso dice, le muse che lo ispirarono si chiamavano Freddo, Fame e Nostalgia. E così nasce la storia di Albertino, della nonna, del papà prigioniero, e delle piccole creature - buone o cattive - che vivono e parlano in un bosco fantastico. Ed è anche la storia di quegli uomini, affamati e infreddoliti, che l'ascoltarono in una baracca del Lager tedesco, e che proprio grazie alle parole di Guareschi riuscirono a mantenere viva la speranza del ritorno. Nota di Alberto e Carlotta Guareschi.



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La favola di Natale 2012-12-28 12:23:33 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    28 Dicembre, 2012
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FREDDO, FAME E NOSTALGIA

“C’era una volta un prigioniero… No: c’era una volta un bambino… Meglio ancora: c’era una volta una Poesia…
Anzi facciamo così: c’era una volta un bambino che aveva il papà prigioniero”.

Questa favola di Natale è stata scritta da Giovannino Guareschi in un campo di concentramento del Nordovest germanico, nel dicembre del 1944.

E’ la storia di un bambino, Albertino, della nonna, del cane Flik e della lucciola: una bizzarra compagnia che intraprende un viaggio verso un papà, un figlio e un padrone, lontano da casa perché prigioniero di guerra.
E’ la storia di uomini privati della loro libertà, che nella notte di Natale, si trovano tutti riuniti in una baracca fredda e desolante, ad ascoltare una favola che li riporta nel mondo che esiste al di fuori del filo spinato che delimita i confini del lager, un mondo fatto di bambini, di sogni, di speranze, di mamme… un mondo dove freddo, fame e nostalgia sono solo un brutto ricordo lontano.

Una favola di Natale atipica, scritta e disegnata dal genio di Guareschi.
Una chicca da conservare gelosamente nella propria libreria.

Buona lettura!

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Consigliato a chi ama le favole di Natale e il genio che ha guidato la penna di Guareschi.
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La favola di Natale 2008-07-09 12:34:51 Mara
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Mara Opinione inserita da Mara    09 Luglio, 2008
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La favola di Natale

La favola di Natale è stata scritta da Guareschi

durante la prigionia nei campi di concentramento, nell'inverno del 1944, per allietare i compagni durante il loro secondo Natale da deportati. Muse ispiratrici dell'autore sono state: la Fame, il Freddo, e la Nostalgia. Un racconto delicato, pieno di ironia e speranza, una favola fatta di amore e coraggio, nonostante la disperazione, la fame, l'incertezza e la morte sempre in agguato. Questa favola è una poesia perenne, fusione perfetta di reale e fantastico, oscillare misurato fra commozione e celia. Bellissimi i disegni realizzati dallo stesso Guareschi, che inframmezzano il racconto. La scelta di accostare parole e immagini non è, a mio avviso, una rinuncia al potere evocativo della scrittura, ma una scelta che implica il riconoscimento dell’insufficienza delle parole di fronte a fatti come la morte, il dolore e la sofferenza.

Buona lettura:)

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