La caduta
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
La caduta
Con il suo “La caduta” Giovanni Cocco esordisce nel campo letterario col genere del romanzo.
Un romanzo dalla struttura sui generis, diviso in storie a sé stanti che l'autore con abile mano convoglia in un unico filone narrativo denso di significati.
Quelle disegnate dalla penna di Cocco sono storie che prendono le mosse dal vissuto, dal quotidiano, dal volto del mondo odierno; storie amare, dolorose e crudeli.
Sono le storie ed i volti che la cronaca degli ultimi anni ci ha proposto, sono le immagini delle cadute dell'uomo agli inferi; adolescenti corrosi dai veleni familiari e sociali, la dannazione del terrorismo, il degrado delle periferie del mondo, gli affetti strangolati dall'indifferenza.
A questa Babilonia globale, sembra rispondere la natura, emettendo lei stessa il suo grido di ribellione sotto forma di disastri ambientali e geologici.
Un susseguirsi di eventi forti, di drammi, di sconfitte, di scelte talora volontarie talora subite, di capovolgimenti senza ritorno.
Un'aria funesta tesse la tela di questo grande e variopinto affresco dell'umanità, dove nulla risulta immobile per sempre ma in evoluzione costante in base alle mosse dell'uomo e del destino; in nessuna pagina si respira vittimismo, bensì accettazione o voglia di redenzione.
Si avverte con decisione un moto evolutivo, una spinta a guardare l'orizzonte; inutile volgere lo sguardo al passato e alle perdite.
E' brillante e originale lo stile di scrittura di Cocco; pur partendo da contenuti già largamente utilizzati in letteratura, riesce a rielaborare uno scritto audace e tagliente, fotografando le situazioni con un obiettivo personale, facendo vibrare i suoi protagonisti, delineando con tratti rapidi l'esplodere dei sentimenti oppure la vacuità degli stessi.
Il romanzo di Cocco è un mosaico dove ogni tessera fa parte di un unico disegno, catturando l'attenzione del lettore pagina dopo pagina nell'attesa dell'epilogo.
E' una lettura che mette in luce le doti di un autore agli albori le cui capacità gli consentiranno di continuare a solcare gli affollati mari della letteratura, mosso da venti di freschezza.