Narrativa italiana
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La ballata dell'amore salato
La ballata dell'amore salato
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Letteratura italiana
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Genova, 1990. È una fredda domenica di fine novembre e Girolamo Moggia aspetta a pranzo il figlio che deve arrivare da Milano, dove ha fatto carriera diventando un importante manager. Girolamo Moggia è un picchettino, uno di quegli operai che scendono nelle caldaie a pulirle quando una nave si ferma nel porto. Girolamo Moggia è un uomo pratico, di poche parole, anche ruvido, ma è uno senza maschera, che dice e fa quello che pensa. Per quel pranzo domenicale ha comprato i corzetti, una tipica pasta genovese, e non vede l'ora di cuocerli. Non tanto per la fame, quanto perché deve andare allo stadio. C'è il derby Genoa-Sampdoria, e non ha nessuna intenzione di perderselo. Ma il figlio tarda. Eppure devono discutere di questioni importanti. Girolamo Moggia è da poco diventato vedovo di una moglie molto amata, ma adesso tutto il suo amore, nato negli anni della guerra e cresciuto nel tempo, più forte delle differenze sociali, si è trasformato in rancore. Ogni volta che ripensa alla moglie, l'odio e la rabbia lo assalgono come una mareggiata cattiva in certi giorni d'inverno. Che cosa ha scoperto? No, non si tratta di un tradimento, anche se, in qualche modo, è come se lo fosse. E che cosa deve decidere adesso, così urgentemente, con il figlio? Qualcosa è intervenuto inaspettatamente a scompaginare le sue certezze, e adesso Girolamo Moggia, volente o nolente, si trova a farci i conti, in un andirivieni di ricordi, alcuni ormai aspri, salati, altri, malgrado tutto, ancora dolcissimi.
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Opinioni inserite: 1
La ballata dell'amore salato
2009-11-06 15:28:27
kabubi81
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Ballata dell'amore salato
Un' amore più forte degli anni che passano e dei ceti sociali, tre amicizie importanti e diverse l' una dall' altra, un' adolescenza difficile ma carica di ricordi... Sono questi i cardini su cui ruotano il racconto e la vita del protagonista, Girolamo Moggia, uomo pratico e di poche parole... Non ho molte parole neanch' io in realtà, perchè questo romanzo non mi ha decisamente soddisfatta, è bello accompagnare il protagonista lungo il viale dei ricordi, ma nonostante i fatti importanti raccontati non mi ha mai fatto emozionare, e il finale è un po'... grottesco?!- no, non è una lettura che consiglierei
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