L'indecenza
Letteratura italiana
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LIbro imperdibile!!!
''L'indecenza'' mi ha fatto scordare ogni cosa, atterrandomi e atterrendomi sul divano... difficilmente un libro mi ha impedito, come questo, di fare qualsiasi cosa che non fosse arrivare all'ultima parola... mi ha lasciato senza respiro, è un libro che si insinua e afferra e travolge, a tratti soffoca pure, non concede tregue, è tutto un avviluppamento di cui entri a far parte e senza volerlo, diventi foglia, acqua, rampicanti angoscianti, stordimento, e poi quella follia latente e sempre presente che ti mette addosso la paura, ad ogni pagina, che ci sei arrivata, che ora l'orrore esplode, ne senti l'odore, il respiro trattenuto, non sai come e in che forma, ma sai che è lì dietro, forse nella pagina seguente! L'autrice riesce nel suo magico modo, a rimanere leggera, delicata, persino romantica, anche nel descrivere il raccapriccio! Riesce a stemperare il fuoco della passione in descrizioni di una delicatezza straordinaria! Mi è sembrato bellissimo, in particolare, il periodo in cui parla del silenzio ''che tessevamo come un filo, trasparente e teso, come quelli della biancheria. Ci appendevamo i nostri pensieri ad asciugare al sole, a sventolare... era il nostro filo comune del silenzio...'' Buona lettura a tutti!
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L'Indecenza
...per le strade di Roma, mi sono ritrovata davanti alla Feltrinelli di galleria Colonna. Senza esitare neppure per un istante, ho varcato decisa e sicura la soglia d'ingresso e mi sono precipitata, come al solito, davanti all'arcobalenato scaffale delle novità editoriali. E senza accorgermene ho posato lo sguardo su una copertina in bianco e nero, che ritrae una donna mora, dai marcati tratti mediterranei, estremamente sensuale in abito succinto, anch'esso nero, che guarda verso un uomo che le sta poco più avanti. È Ferdinando Scianna a immortalare un istante dei sensi in cui prende forma, tra le pareti di quella stanza, la sensualità più carnale. La stessa che pervade, in forma soffice e discreta, le pagine de ''L'Indecenza'' di Elvira Seminara, di cui questa foto costituisce la misteriosa copertina. Un romanzo che ho comprato e divorato tutto d'un fiato. Bello davvero. Ipnotica la personificazione delle foglie.
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Spaventato e commosso
Ve lo dico subito. Bello. Il romanzo L’indecenza mi ha confuso, emozionato, turbato, spaventato e commosso.
Nell’ordine: “confuso” perchè ti racconta una storia oscura e piena di trappole. “Emozionato” perchè c’è una suspence strana, fatta di emozioni più che di cose. “Turbato” perchè la storia ti fa pensare a Poe, al perturbante. “Spaventato” perchè tutto si svolge in casa, fra le cose di ogni giorno che diventano a poco a poco sinistre. “Commosso” perchè la fine è grande, sconvolgente, ma non ve la posso dire.
L’autrice si chiama Elvira Seminara, non la conoscevo e nella foto sembra giovane. Voglio cercare gli altri suoi romanzi. Qualcuno li ha letti?