L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
Letteratura italiana
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Nel cono d'ombra
Vani è una ghostwriter, ovvero scrive rimanendo in un silenzioso cono d’ombra, dando voce a personaggi famosi che non sanno scrivere o a scrittori famosi che non sanno più scrivere. Lei ha la straordinaria capacità di osservarli ed entrare in sintonia con il loro modo di essere, di pensare e di scrivere e quindi di immedesimarsi in loro, tracciando storie che loro stessi non riescono a tracciare, ma con il loro stile. E’ praticamente un camaleonte multitasking. Ma è anche un’intrattabile testa dura, un po' orso, un po' nerd. Ai miei occhi comunque adorabile, perché ironica, vivace, fresca e frizzante. Questo è il primo libro che getta le basi per una serie interessante, nella quale i singoli episodi, che si apriranno e chiuderanno nel singolo libro, saranno collocati nel più ampio contesto di sviluppo delle sue vicende personali. Un giovane personaggio molto promettente.
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Punta d’amaro
Vani è una ragazza di trentaquattro anni ma ne dimostra dieci in meno.
Capelli corti e corvini. La gente la rivede come la protagonista di un altro libro, Lisbeth Salander. Chi non conosce “uomini che odiano le donne”?
Forse è per il suo secondo nome? Cassandra. Forse è a causa di un passato irrequieto che Vani, la nostra protagonista ha una dote, un’intelligenza fuori dal comune che si chiama Empatia. Ed è per merito dell’empatia che è riuscita a trovare il suo posto nel mondo lavorativo: lei fa la Gostwriter per le edizioni L’Erica di Torino.
Cosa mi ha dato la punta di amaro?
Il libro si può dividere in due: il lato “poliziesco”, personalmente l’ho trovato troppo banale.
La storia d’amore mi è piaciuta. Era curata e non scontata. Chi ha mai detto che ci vuole sempre il lieto fine?
Il libro ha tre solidi motivi per farsi piacere:
1. È pieno di riferimenti ad altri libri; questo è un punto a favore per dare voto positivo.
2. La protagonista che di mestiere fa la gostwriter, vuoi perché ha un carattere APPARENTEMENTE menefreghista, che veste sempre di nero, vuoi perché è fuori dal comune, piace a tutti. A me è piaciuta soprattutto perché è come me. Molto empatica. Mi hanno detto che essere empatici è una forma d’intelligenza adesso ne ho la conferma.
3. A maggior parte dei lettori piacciono i libri scorrevoli. Prima o poi se leggi libri complessi, hai bisogno di libri come questo. Hai bisogno di leggerezza.
Questi punti, sono ciò che hanno fatto del libro un vero best seller.
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Una ghostwriter darkettona, misantropa e spara-bat
L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome Alice Basso, 2015
Sono indietro di una vita sulle recensioni dell’anno (questo è il precedente), vado un po’ random, da qualcosa devo cominciare e parto quindi da una “minicondivisa all female” che mi ha permesso di fare la conoscenza di Alice Basso e della sua “creatura” Vani Sarca.
Cominciamo con il dire che la lettura è stata piacevole e veloce. Vani (Silvana Cassandra) fa la ghostwriter, vale a dire che scrive i libri di personaggi che hanno sì una storia interessante da raccontare, ma non le qualità letterarie per farlo.
Come fa?
Li studia, osserva come parlano, come si muovono, che tipi sono, che lessico usano… si documenta sulle loro abilità (dalla neurochirurgia alla cucina, dalla papirologia agli… angeli) et voilà! Riesce ad assorbirne le caratteristiche e a creare libri che non solo “vendono”, ma sono anche “simili” (in meglio) ai loro autori. Insomma, lei ha questo “dono” qui.
Intorno all’idea della gosthwriter, l’autrice costruisce un personaggio bizzarro di ex giovane, darkettona, misantropa, spara-battute-a-raffica (in genere nell’intimo della sua scatola cranica e ad esclusivo beneficio di noi lettori), un’ambientazione simpatica (il mondo dell’editoria torinese), situazioni godibili e un paio di ben riusciti ammiccamenti a chi ama i libri e la scrittura.
Perché funziona?
Perché Alice Basso/Vani Sarca riempie le pagine di battute agili e veloci ("L’adolescenza è una fottuta malattia cronica, e più sei grande più le recidive sono devastanti, fino a che non si muore schiantati dal senso del ridicolo"), di crescendo piccoli (“Associazione al delinquere morale? Favoreggiamento di bastardo? Spaccio di senso di colpa?”) di crescendo grandi ("Cristo santo, tanto varrebbe mettersi con un orso bruno. (…) Quindi capisco che possa sembrare che Riccardo abbia puntato a qualcosa di più serio. Però ci stiamo dimenticando che io ho anche un gran bel carattere di merda. Lo so io, lo sa Riccardo, lo sanno tutti. Probabilmente, se c’è vita su Marte, lo sanno anche lì: nel bacino di Hellas, il giorno che impareranno a decifrare la scrittura dei marziani, vedranno inciso a chiare lettere: Vani Sarca ha un carattere di merda.") e tout court si fa volere bene, anche perché, forse sfruttando le camaleontiche doti della sua personaggia, riesce a raccontarti pure qualcosa di te, manco fosse stata lì a vedere (di me? Questo:
“Tu sei grande e matura. Col cervello che hai, dovresti capire che da te si pretende qualcosa di più. E degnaci di un sorrisino, magari, qualche volta, che non muore nessuno».
Che palle.") Poteva tranquillamente essere il salotto dei miei.
Poi ci sono i due bei tenebrosi della storia, Riccardo e soprattutto il commissario Berganza, che inanellano, rispettivamente, il meglio della letteratura americana e il meglio della letteratura giallo/noir internazionale e nazionale (Tanto per. Berganza pare Marlowe e cita il Lamberti di Scerbanenco. Che gli vuoi dire?). Aggiungiamo una trama blandamente crime, qualche personaggio di contorno che faccia risaltare la bizzarria di Vani (Enrico) e il suo essere – sotto sotto – un cuor d’oro (Morgana) e gli ingredienti ci sono tutti.
Come si diceva, chi ama lettura e scrittura ci compra con poco.
La citazione, la battuta, la situazione.
La scrittura fluida. L’ammicco e la risata intelligente.
L’autrice riesce nel non facile compito di non far degenerare il tutto in macchiettismo e assurdità. Perché la storia non è verosimile, Vani ogni tanto sembra il mix arguto di Holmes, House e Poirot, però è anche goffa da far paura, prende delle tramvate mica da ridere e quindi bilancia.
Ecco.
Un lavoro ben equilibrato e godibile. Della durata giusta.
So cosa ho letto e sono contenta di averlo fatto.
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A tuo agio con te stessa
La trama si svolge a Torino in 2015 e viene raccontata dalla propria protagonista in prima persona, Silvana Sarca.
Vani è felice nel suo proprio mondo, cioè le piace restare a casa a suo agio mentre legge e si documenta per scrivere libri per altre persone. E giustamente il suo mestiere è ottimo per questo, lavora per una Casa Editrice come ghostwriter. Ma la sua tranquilla vita viene subito agitata da alcune situazioni che ci farano conoscere meglio il suo carattere così talentoso, sarcastico e diretto ma sopratutto le sue abilità deduttive scoperte dal Commissario Berganza.
Questo libro, metà giallo metà romanzo, è divertente ed attraente dal inicio. Il suo stile diretto, chiaro e colloquiale rende facile la lettura.
Il personaggio che mi ha colpito di più è stata la propia Dottoressa Sarca, poco socievole ma senza peli sulla lingua, è appunto per questo che ti fa ridere ma allo stesso tempo ti stupisce con il suo innato intuito e la sua passione per la letteratura.
È per tutto questo che raccomanderei di leggerlo ed conoscere personalmente questa protagonista da non dimenticare. Buona lettura.
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Piacere di conoscerti Vani..
Silvana Cassandra Sarca, detta Vani Sarca, è una giovane trentaquattrenne nonché “ghostwriter” di punta della casa editrice L’Erica. Col suo look alla Lisbeth Salander, il suo cinismo e il suo acume, la giovane donna dai tratti da ventiquattrenne, è autrice del libro più bello del mondo, ma nessuno lo sa.
In questo primo capitolo delle sue avventure, la scrittrice da un lato si trova coinvolta nella stesura del romanzo dell’anno per uno dei professori e personaggi più rinomati del momento, Riccardo Randi, e dall’altro, sempre nello svolgimento della sua attività, viene ad essere interpellata, per le sue capacità intuitive, dal commissario Berganza nel ritrovamento della scomparsa Bianca, altra personalità de mondo dell'editoria per la quale è stato richiesto il ruolo fantasma della nostra eroina.
Quel che colpisce è la concretezza della donna. Alice Basso ha creato un personaggio versatile, estremamente intelligente, con un carattere sarcastico e sempre pronto alla battuta ma anche fragile e sincero nel momento in cui abbassa le difese. Il suo ruolo nelle investigazioni non è mai eccessivo, è strutturato in modo verosimile: ella, aiuta la polizia semplicemente analizzando e incrociando dati e non con gesta eroiche che potrebbero risultare fuori luogo.
Un elaborato semplice, leggero, spensierato, da godersi in un periodo in cui si ha bisogno di relax e pace. Uno scritto caratterizzato altresì da un linguaggio scorrevole, uno stile accattivante che riesce a catturare l’interesse di più lettori, dagli amanti dei libri, a coloro che desiderano scriverli, passando per gli appassionati del giallo e delle storie d’amore.
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Una protagonista irresistibile
Romanzo d’intrattenimento. Scelto come lettura leggera e spensierata, da godersi sotto l’ombrellone, soddisfa le aspettative.
E’ decisamente scorrevole e, come promette la quarta di copertina, mette insieme tante idee per tutti i gusti. C’è una storia d’amore dai risvolti originali con un affascinante scrittore di successo, un’indagine che richiede qualche intuizione investigativa (non troppe in verità) e mette in campo un burbero commissario dalla mente fine e dal fascino un po’ tenebroso e, soprattutto, c’è il mondo dell’editoria a fare da sfondo, raccontato in modo brioso e coinvolgente: scrittori pomposi e incensati che pubblicano senza scrivere una riga (nemmeno le risposte ai talk show) grazie al lavoro della "ghostwriter", editori senza scrupoli e tantissime citazioni letterarie che piacciono sempre a chi si nutre di parole perché ci si “riconosce” sempre un po’. Gli spunti sono tanti, quindi, persino troppi e, dal punto di vista del contenuto, in fondo nessuna di queste sotto-trame giustificherebbe la lettura del libro, che rimane comunque godibile e fresco.
Quello che però mi ha piacevolmente colpita è stata la caratterizzazione della protagonista, la scrittrice senza nome appunto. Vani Sarca è cinica, sarcastica, dalla battuta arguta e spesso acida. E’ una “tipa” tosta con un’armatura di vestiti dark ma, quando si tratta di abbassare le difese e aver fiducia negli altri, mostra tutte le sue debolezze. Appare come una ragazzetta ribelle e fuori dalle righe, eppure è intelligentissima, colta ed estremamente competente nel suo lavoro. Sembra in antipatia con il mondo intero, ai limiti dell’asocialità, disinteressata a tutto, al successo, ai confronti, alle persone, ciononostante la sua dote peculiare è proprio un’empatia profonda che la rende capace di vedere con gli occhi degli altri e la porta, di fatto, a compiere gesti di grande generosità.
Tutte queste contraddizioni e sfaccettature la rendono una protagonista davvero irresistibile.
Consigliato quindi per l’ironia, la piacevolezza e l’originalità ma, soprattutto, per conoscere Vani Sarca.
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Adoro le citazioni
Durante le mie ferie avevo voglia di una lettura leggera e non troppo impegnativa, da poter leggere in treno o in piscina. Devo dire che questo libro si è rivelato perfetto.
Attenzione agli spoiler.
la storia di Vani, una ghostwriter brillante ed intelligente è scorrevole e intrigante. Il suo carattere sarcastico e menefreghista ti colpisce (anche se inizialmente sembra un po' troppo marcato) e fin da subito pensi "wow, una nuova protagonista tosta"!! Almeno per una lettrice come me che ama le protagoniste donne forti e di personalità.
La storia prosegue con il lavoro che si intreccia con la vita personale di Vani e qui mi è dispiaciuto il suo innamorarsi così facilmente di uno scrittore che si è fatto scrivere un libro da lei, come può piacerti una persona che si è fatta scrivere un libro quindi è già in partenza un bugiardo? Non me lo sono spiegata ma con la trama ci azzecca.
La storia d'amore prosegue per poi finire con la scoperta di Vani che era tutto un imbroglio e qui inizia la parte che ho preferito: la vendetta. Programma tutto nei minimi particolari e tu esulti insieme a lei mentre leggi il dialogo tra lei, il suo ex amante ed il suo capo.
Ma il romanzo non è solo questo perchè contemporaneamente a questa trama ce n'è una secondaria, più giallo e thriller che è ugualmente bella. Anche se...non mi ha convinta come la storyline principale.
Durante tutto il libro non ho potuto non apprezzare le continue citazioni su libri (come non amare citazioni di libri nei libri? ) e la sua somiglianza con Lisbeth Salander.
Io consiglio questo libro perchè è una lettura più che piacevole.
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Arriva la Ghostwriter
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome è un romanzo che mescola abilmente giallo, chick lit, commedia e l'ambientazione legata al mondo dei libri. Insomma, ha tutti gli elementi che di sicuro ve lo faranno apprezzare come è successo a me.
Le vicende sono ambientate a Torino e raccontate in prima persona (unico punto di vista) dalla protagonista, Silvana "Vani" Sarca, una donna di 34 anni (ma ne dimostra dieci di meno) che lavora come Ghostwirter per una rinomata casa editrice. A renderla un personaggio diverso dai soliti non è solo per il suo modo dark di vestire (tanto che la paragonano alla protagonista del libro di Stieg Larsson) ma soprattutto per il suo singolare carattere. Non le interessa rendersi simpatica alla gente e avere relazioni sociali, sembra perennemente (o quasi) disinteressata a quello che la circonda (tende a ripetere spesso che non gliene frega niente), è acida, sarcastica, cinica ma anche indipendente, emancipata e decisamente lucida e intelligente. Ma cosa più importante ha un intuito più sviluppato di molte altre persone e questo le rende facile manipolare le persone o a vestire i loro pani se necessario. Questa sua capacità la porta non solo ad essere molto brava nel suo lavoro ma a collaborare con la polizia per risolvere un mistero. All'inizio potrebbe risultare un tantino antipatica ma mano mano che si procede con la lettura, ci si rende conto che non puoi fare a meno di appassionarti alla sua storia.
Il romanzo è senza dubbio ben scritto, coinvolgente e scorrevole, si nota immediatamente che l'autrice lavora nel mondo dell'editoria (anche se non come ghostwriter come ha precisato nell'intervista alla fine del libro) perché racconta molto bene cosa accade dietro la pubblicazione di un libro e si nota anche la passione per il suo lavoro (non mancano vari riferimenti ad autori e opere letterarie).
L'autrice riesce abilmente a bilanciare le vicende personali della protagonista con l'indagine in cui resta coinvolta. Non vi aspettate un caso intricatissimo ma è anche vero che offre un risvolto interessante alla trama. Trovo decisamente originale l'idea di una ghostwirter che cerca di risolvere misteri. Naturalmente per quanto riguarda la vita privata non poteva mancare il risvolto romantico che è ancora tutto da scoprire (l'autrice ha annunciato che sta lavorando già ad un'altra storia con Vani come protagonista).
Naturalmente attorno a questa particolare donna, ruotano altri personaggi altrettanto interessanti come il Commissario Berganza, Riccardo lo scrittore, il capo interessato solo al profitto della Casa Editrice, Lara la sorella che più diversa non si può e Morgana la quindicenne dark vicina di casa.
Non mi meraviglierei se diventasse un film o una fiction perché si presterebbe molto bene.
Sono davvero curiosa di leggere il prossimo romanzo di quest'autrice.
Consigliato!
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Ghostwriter
Quanto mi sono divertita a leggere un'indagine condotta da un personaggio così particolare come Silvana "Vani" Sarca!
Come spesso viene descritta all'interno del romanzo, Vani è un po' una Lisbeth Salander del mondo dell'editoria. Il suo look dark la avvicina molto al personaggio di Stieg Larsson ma, in realtà, è un'eroina che vive vita propria. Il suo lavoro è la ghostwriter per una casa editrice, ma è una vera profiler quando conduce indagini sul campo. Lei semplicemente è brava a leggere le persona e ad immedesimarsi, a vestire i panni altrui.
ALICE BASSO, la scrittrice, in comune con il suo personaggio, ha il lavoro nell'editoria. Non è una vera ghostwriter, ma non se ne discosta molto e, anzi, ne comprende perfettamente le dinamiche.
È molto brava e il suo stile ironico, sarcastico, brillante, avvincente, non può non conquistare i lettori, i quali si trovano a seguire l'indagine di una misteriosa scomparsa con il sorriso.
L'IMPREVEDIBILE PIANO DELLA SCRITTRICE SENZA NOME è un po' un giallo, un po' un chick lit, un po' una romantic comedy, ma è soprattutto un romanzo che svela il mondo segreto dei libri così come, noi lettori, non siamo mai stati abituati a considerarlo, indagarlo. Il romanzo è una finestra aperta sul mondo dei libri e ne richiama tantissimi. È un'indagine insolita con una protagonista imprevedibile e una storia d'amore dove non dare niente per scontato.
È un romanzo davvero originale, dove l'intreccio fra libri, amore e giallo conducono, con irresistibile ironia, ad un finale brillante e niente affatto scontato.