L'Arca di Noè
Letteratura italiana
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Imparare divertendosi
Fra i tanti fatti riportati dall’Antico Testamento c’è anche il diluvio universale, da cui si sarebbe salvato solo Noè con la sua famiglia e con numerosissime specie di animali, tutti insieme imbarcati su un vascello chiamato appunto l’arca di Noè.
E’ logico chiedersi se non si tratta di una leggenda, ma di un fatto realmente accaduto e per far questo l’unica possibilità è quella di andare a cercare i resti di questo bastimento.
E’ quello che fa Claudio Manduchi in questo volume non solo di viaggio, ma anche didattico.
Partito dal Santuario di San Romedio in Val di Non, il professore di fisica generale dell’Università di Padova si reca in compagnia di altri studiosi in Medio Oriente, nei luoghi sacri alla Bibbia.
Così, dal Monastero di Santa Caterina al Monte Ararat di svolge un viaggio avventuroso, con bellissime descrizioni dei posti e con una non indifferente capacità di ricreare l’atmosfera di luoghi dai nomi già noti, ma che magari non abbiamo mai avuto l’occasione di visitare: Petra, il Mar Morto, Hebron, Gerusalemme, solo per citarne alcuni.
Nello scorrere le pagine della Bibbia troviamo così descritti eventi spesso incomprensibili di cui l’autore cerca di trovare una spiegazione scientifica.
Sembrerebbe, pertanto, a un primo superficiale esame che Manduchi tenda a contestare la mano divina all’origine dei fatti, ma non è così, perché molto opportunamente - e in ciò concordo - tiene separato l’aspetto religioso, alla cui base c’è solo la fede, da quello scientifico, frutto delle conoscenze maturate dall’uomo nel tempo.
Così troviamo spiegazioni logiche di eventi che sembrano miracolosi, pur restando tali, in quanto l’ordine generale dell’universo è comunque presieduto da un’Entità Suprema; ciò che è frutto di conoscenze scientifiche può essere considerato esso stesso un miracolo, perché risponde a leggi fisiche e/o chimiche che presiedono l’universo.
Anche se un giorno arrivassimo a comprendere il perché di ogni cosa nulla scalfirebbe il miracolo di un sistema troppo grande per essere compreso.
Penso che sia naturale la curiosità di sapere se i nostri viaggiatori hanno poi trovato l’arca di Noè, se Manduchi, nei panni di Indiana Jones, combattendo fra feroci beduini e mille pericoli è riuscito a calcare i ponti del vascello biblico.
Al riguardo non dirò nulla, perché l’avventura è veramente avvincente e anticipare la conclusione sarebbe un cattivo servizio per il lettore.
Concludo dicendo che consiglio vivamente questo libro, perché non è frequente la possibilità di imparare divertendosi.