Narrativa italiana Romanzi L'acchiapparatti
 

L'acchiapparatti L'acchiapparatti

L'acchiapparatti

Letteratura italiana

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Pochi a Tilos conoscono il nome di Ghescik. Lui è soltanto il becchino. Pochissimi sanno che coltiva una passione insana per gli scritti antichi. Solo lo strambo acchiapparatti gli è amico. Notte fonda. Al sicuro tra le mura della casa-torre diroccata, Zaccaria sta rimproverando uno dei suoi gatti quando qualcuno bussa alla porta. Il becchino si presenta con un libro rilegato in pelle scura, sembrerebbe contenere le memorie di un defunto negromante. Ghescik ha un solo modo per scoprire se certi suoi sospetti sono fondati: far tradurre il libro a Zaccaria che ha sempre avuto grandi doti come decifratore delle lingue arcane. Inseguiti dagli sgherri dello speziale, becchino e acchiapparatti verranno catapultati nei meandri di una vicenda terribile. Ma quale legame esiste tra il misterioso diadema e la terrificante creatura rinchiusa da secoli nelle segrete di Giloc?



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L'acchiapparatti 2011-01-09 11:09:20 LuigiDeRosa
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LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    09 Gennaio, 2011
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I cacciatori che divennero prede

Ghescik e ZaccariaNarrish sono la coppia più stramba e improbabile di anti eroi di un romanzo fantasy.
Il primo Ghescik è un gobbo, di professione becchino, lercio, brutto e avido. Il secondo Zaccaria è segaligno,di professione acchiapparatti, ritardato, ma buono e generoso. All’inizio del romanzo il becchino è chiamato a sotterrare una vecchia fattucchiera Macba, morta perché si è trovata coinvolta in una rissa in una taverna, come si dice, al posto sbagliato nel momento sbagliato: non lo poteva prevedere la vecchia veggente?
Bene, anzi male, Ghescik prima di sotterrare il cadavere, lo spoglia di tutte le cose preziose, in particolare un diadema di uno strano metallo che appena indossato sembra proiettare il possessore in un mondo oscuro e sanguinario.
A causa di una serie di debiti il becchino è costretto a lasciare la sua città Tilos inseguito dallo spietato Tamarkus e i suoi scagnozzi ed a fuggire coinvolgendo suo malgrado l’amico Zaccaria e Isotta una meretrice amica dell’acchiapparatti.
Dall’altra parte del paese , nella città di Golic dove stanno giustiziando dei derelitti, “nel buco”, un cubicolo profondo e oscuro che è al centro della cittadella dove è rinchiuso da secoli un mostro chiamato “il mietitore” che divora i condannati a morte “partorito” dalla mente di un negromante Ar Gular , accade qualcosa di disgraziatamente inaspettato. Il mostro fugge dall’antica prigione e nelle campagne circostanti fa strage di innocenti.
Il Signore di Golic ,Gunter Obervald, con l’aiuto dello scontroso cavaliere nero, Gamara, e pochi altri fidati guerrieri organizza una battuta di caccia.
Da una parte un gruppetto di balordi,dall’altra un esercito in mezzo un mostro sanguinario: ne leggerete delle belle!
La lettura del romanzo è scorrevole, lascia a desiderare l'intreccio e qualche episodio che non convince.

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Chi ama il genere Fantasy alla Terry Brooks
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L'acchiapparatti 2010-03-27 07:55:07 Ginseng666
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Ginseng666 Opinione inserita da Ginseng666    27 Marzo, 2010
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Gotico e surreale...

Lettura piacevolissima che verte su argomenti non convenzionali.
Ambientato nell'Oscuro Medioevo, narra le avventure di Ghescik e del suo amico Zaccaria, l'acchiapparatti che poi risulta essere il matto del villaggio...
Ghescik, solitario e reso cinico dal rifiuto dei suoi simili, violerà dei segreti arcani da un libro appartenuto a un mago ormai deceduto.
Questa azione, apparentemente insignificante scatenerà una catastrofe, liberando una creatura infernale che avrebbe dovuto rimanere imprigionata.
Tra fughe, disastri e situazioni rocambolesche, l'autore ci conduce a un finale inaspettato.
Questa lettura, così originale e tragico-comica si presta a più fasce d'età.
Adatta certamente agli adulti, può essere consigliata anche ai ragazzi, per gli spunti di genere fantasy che vi sono contenuti.
Complimenti all'autore.
Saluti.
Ginseng666


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