Narrativa italiana Romanzi L'intagliatore di noccioli di pesca
 

L'intagliatore di noccioli di pesca L'intagliatore di noccioli di pesca

L'intagliatore di noccioli di pesca

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Le chiacchiere della provincia, l'andamento di un mondo chiuso e cocciuto, gli amori e i tradimenti fanno da sfondo alla lotta tragicomica di un piccolo intellettuale di provincia contro gli angusti limiti del suo orizzonte, in un contrasto sempre più stridente con le drammatiche realtà di un "fuori" altro e lontano. Protagonista è un ex professore in pensione che recensisce la narrativa italiana su un giornale del ponente ligure, un dimesso travet della cultura che ogni mattina recita versi incompresi ai concittadini bottegai, che dopo una bevuta e una nuotata legge i libri e ci riflette e ci si arrabbia. Intanto scoppia la guerra in Iraq, la solitudine incombe e la famiglia s'incrina, ma lui rimane testardamente attaccato alla sua vita di carta.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
L'intagliatore di noccioli di pesca 2018-01-05 06:19:30 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    05 Gennaio, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La vita è storta

Creazione di Nico Orengo proprio come “La guerra del basilico”, L’intagliatore di noccioli di pesca è Pietro Scullino, professore in pensione che scrive recensioni sul quotidiano locale “La riviera”. A lui è infatti affidata la critica italiana del giornale, che si avvale per la critica straniera dell’affascinante Lilli Longoni-Piva.

Il professore conduce una vita familiare di sussistenza: la figlia Lucrezia intraprende attività economicamente fallimentari, è separata nella casa dei genitori dal marito Silvio, un creativo senza arte né parte, respinge in modo clamoroso i consigli di lettura del padre (tirandogli in testa i libri della Tamaro e di Baricco). La moglie Margherita, una donna dotata di senso pratico, vive una pacata relazione con il commercialista Giovanni, che aiuta Lucrezia nell’ennesima impresa: avviare un agriturismo…

Scullino, però, ha un’intensa attività erotica con l’amante Marisa, titolare della Casa Serena di Bordighera. A Marisa si deve il titolo del romanzo: il nocciolo di pesca è infatti il nomignolo che i due amanti assegnano alla voglia che la donna reca sulla natica (“Domandarsi come stava il «nocciolo di pesca» era un loro antico gioco verbale, un’allusione erotica”). Quando il cuore del gaudente professore cede, proprio in ospedale Scullino scopre per la rivale Longoni-Piva un’attrazione che si manifesta in erezioni plateali e incontrollabili.

Intanto, tra il professore e gli amici, si è fatta strada l’idea di rivitalizzare un premio letterario (“Si vuol far rivivere il Cinque Bettole”) e qui s’innesta la parodia di Orengo, perché – come ogni concorso che si rispetti – anche il Cinque Bettole ha già il suo vincitore (“Per la rinascita del premio Cinque Bettole… pare che il vincitore sia Giorgio Faletti”), con tanto di motivazione (“È bravo il ragazzo, siamo nel consumo intelligente”) e garanzia di risultato (“Insomma, come ai grandi premi, penso a Strega e Campiello, ci teniamo un parchetto di voti che caliamo alla fine, secondo convenienza”).

Tra il surreale, il boccaccesco e il campanile (“Scullino guardò Silvio versare la pasta nei piatti fondi: era profumo di mare, c’erano gli Scoglietti e le Calandre, Muro Rosso, il Sasso Lungo e la spiaggia di Pestarino, Mamante e Capo Begliamino, l’Arma e Capo Mortola, Miruna e il Darsenone e i Balzi Rossi e poi tutta la Riviera Blu”), la storia scorre godibile, tanto più per noi che ci trastulliamo non soltanto a leggere i libri, ma anche pretendiamo di recensirli.

Nel finale mistery del romanzo quattro vele in mare distendono un drappo in mare e una scritta che fu il motto di Scullino: “La vita è storta”.

Giudizio finale: saporito, rivierasco e ponentino, tardo-erotico.

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Sirene
Valutazione Utenti
 
2.8 (1)
Il castagno dei cento cavalli
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Mare di pietra
Valutazione Utenti
 
2.8 (1)
Sulla pietra
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
L'ultimo conclave
Valutazione Utenti
 
1.3 (1)
Qualcun altro
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
Il bacio del calabrone
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Stivali di velluto
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Una morte onorevole
Valutazione Utenti
 
3.5 (2)
La notte mento
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
You like it darker. Salto nel buio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Eredi Piedivico e famiglia
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel