Intrighi e potere
Letteratura italiana
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Ho letto di lui
Scrive di Lui Franco Piccinelli, noto scrittore e giornalista sulla rivista della Associazione Nazionale Carabinieri del mese di Ottobre:
Consulente immobiliare quarantenne, con la sua laurea molto lodata in scienze economiche, Giuseppe De Simone è un napoletano che vive e lavora nella sua città. Questo, al di là di mille riflessioni, è già un privilegio, consente uno stabile osservatorio sul modo d’intendere la vita quando si è a contatto d’una realtà sociale difficile per gli onesti e dove ci si accorge che anche gli intrighi hanno un loro odore. Lo si percepisce, al modo che si annusa odor di paura, di presenze ostili nell’ombra, di sicari appostatisi nell’ultima stretta del silenziatore alla rivoltella. De Simone in questo clima conosciuto, riteniamo, non solo per sentito dire, si è scoperto narratore, ha avuto una sorta di chiamata e vi ha risposto con «Intrighi e Potere», romanzo con tutte le carte in regola per avere successo, per coinvolgere, nelle edizioni Todariana. Vi è raffigurata una delle molte città della provincia campana che, alla scadenza del secondo mandato consecutivo del suo sindaco, perciò non più eleggibile, rischia di essere succube ugualmente attraverso l’inconsapevole uomo di paglia che quello lusinga perché si candidi alla successione. Crede di poterlo maneggiare non appena sarà eletto, ma così non sarà. Il nuovo sindaco vuole amministrare alla luce del sole, niente favoritismi, condotta adamantina anche nelle sedute consiliari: e la popolazione si compiace d’avere saputo scegliere bene. Ma poi arrivano gli scontri, le battaglie, la guerra con chi credeva di maneggiarlo: Piano Regolatore, gestione dei fondi per il disastro ecologico, scelte urbanistiche, appalti. Finisce che il giovane sindaco si ritrova solo a subire intimidazioni, aggressioni, minacce trasversali, incendi, calunnie. È il solito, purtroppo, gioco a demolire, alzando a mano a mano il tiro dello sfiancamento. Sotto scorta, preso in un vortice di autentico terrore, il povero sindaco (professionalmente avvocato) crolla e abbandona, costretto dallo scioglimento anticipato del Consiglio comunale perché gli avversari si sono dimessi in massa. Tornato in famiglia e al proprio lavoro, l’avvocato medita sui guasti di Casta e di Camorra, riflessioni amare di chi vorrebbe chiarezza e legalità comunque, ovunque.
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un libro di grande interesse
E' un libro di grande interesse. L'autore ha saputo ben coniugare gli affari (leciti e non) con la politica. E' un libro denuncia rivolto a quanti credono ancora nella giustizia, come il giovane Avvocato protagonista del libro. E' un libro che si lascia leggere tutto d'un fiato. Infatti, una pagina tira l'altra.
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Un libro coinvolgente
Nel leggere questo libro, non si può che dare atto all’autore di aver espresso un contenuto intrigante con molta semplicità e chiarezza rendendo il libro semplicemente avvincente e realistico. Il libro denuncia quello che, nella realtà, presubilmente succede in un piccolo Comune del meridione ma che, come una matriosca rappresenta solo in piccolo quello che potrebbe succedere anche in contesti più grandi.
Inoltre, l’autore descrive i vari episodi in un modo così coinvolgente che il lettore facilmente si immedesima nei personaggi ed entra direttamente sulla scena vivendo sia la difficoltà delle scelte che il sapore della gioia, dell’amarezza e delle delusioni del giovane avvocato.
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Libro denuncia
In questo romanzo, l'autore espone in modo scorrevole, semplice e particolareggiato una serie di accadimenti, veri o presunti tali, messi in atto da taluni soggetti tesi esclusivamente al raggiungimento di interessi personali, avvalendosi talvolta di mezzi mafiosi, omettendo e sacrificando gli interessi generali della collettività.
Il racconto è un monito per tutti i cittadini onesti e laboriosi.
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libro molto interessante
E' un libro attuale ed interessante, che si inserisce nel filone della denuncia attraverso l'informazione, al fine di rompere il muro di indifferenza della collettività, dovuta ad ignoranza. Certamente la gente subisce gli interessi particolaristici ed i giochi di potere, i meccanismi del "do ut des" che si svolgono alle proprie spalle....Ma in questo libro il tessuto narrativo si dipana con una evidenza ed una dovizia di particolari tale da rendere il quadro degli eventi sconcertante nel suo drammatico realismo.... Nel complesso è un buon libro da leggere per conoscere, riflettere, sperare.