Il tailleur grigio
Letteratura italiana
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Opinioni inserite: 9
Il colore di una vita
Il grigio è un colore dominante in questa storia. Sta nel titolo perché quell’abito è un simbolo che si rivela molto importante nella storia. Ma è anche il colore di fondo del matrimonio che ci viene raccontato. Un matrimonio di convenienza, anaffettivo, d’immagine. La storia ci lascia addosso un profondo senso di solitudine e di freddezza, nonché un senso di grande tristezza. La vera protagonista è l’aridità d’animo, ben rappresentata dalla freddezza dei comportamenti, dei gesti, delle parole. Anche alla fine, quando sembra esserci un sussulto di violenta commozione, forse un ritrovarsi, si percepisce già che è comunque solo un’impressione fugace. Lo stile è, come sempre, magistrale.
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Tailleur grigio: "pieno" di errori
Innanzitutto, ho letto le altre recensioni e sono costretto a rettificare delle informazioni sbagliate fornite da altri utenti. Febo Germosino è il nome dell'ex direttore della banca in cui lavorava il protagonista, del quale non viene MAI fatto il nome.
Orbene.. non si tratta del peggior Montalbano che ho letto, per carità, però è stato editato malamente, perché l'autore ha fatto degli errori e nessuno se ne è accorto.
Ho scritto "pieno" di errori perché in realtà non ce n'è mille, solo due, ma evidentissimi.
Primo: la bellissima Adele, all'inizio, parla del "nipote" dicendo che studia Legge. Più avanti si scoprirà che studia Medicina. E non può essere una sbadataggine di Adele, perché costei è sempre attentissima ad ogni parola che dice
Secondo: il protagonista, all'inizio, usa un accendino (che sta vicino ad un pacchetto di sigarette "ancora incellophanato") pensando che ormai da dieci anni ha smesso di fumare. Più tardi, parlando con un medico, sosterrà di non aver mai fumato e non può trattarsi di una "farfanteria", perché Camilleri l'avrebbe segnalato per divertire il lettore. Non solo: un giorno il protagonista ha un malore, che lo lascia spossato e apatico per il resto della giornata, come quando da piccolo patì per una brutta broncopolmonite. Più avanti, sempre parlando con un medico, sosterrà di non aver mai patito di problemi ai polmoni.
A me non sembrano questioni di lana caprina, ma due erroracci macrospcopici, ed il secondo soprattutto non è cosa da poco, se lo leggerete (ci perdete due ore e basta) capirete perché.
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Una donna misteriosa
Non sono una fan di Montalbano ma ho apprezzato il Camilleri della trilogia delle metamorfosi. Ho voluto riprovarci con questo libro.
A rigore non si tratta di un giallo, ma di un’indagine psicologica da parte di un uomo anziano, finalmente in pensione e padrone del proprio tempo, che si accorge di conoscere assai poco la personalità della sua giovane e bellissima moglie, che gli appare sempre più misteriosa e sfuggente.
Comincerà a cercare di dare un significato ad ogni gesto, ogni sorriso, ogni assenza.
Sempre più affascinato dalla personalità di lei accetterà ogni umiliazione, fino a quando la situazione gli sfuggirà di mano e, purtroppo per lui, tutto gli sarà chiaro, alla fine…
Non ci sono grandi invenzioni, ma i personaggi sono intriganti, la situazione elegantemente morbosa ed il libro scorre piacevolmente.
Vale la pena di dedicargli qualche ora di lettura, semplificata dall'uso limitato della lingua camillerese.
[…]
Ma quei romanzi e quei film che prediligeva, le avevano mai insegnato qualcosa? Ne dubitava, perchè quei film e quei romanzi parlavano, sia pure in modo ora rozzo ora ingenuo, di un sentimento che in Adele non era mai esistito.
Non glielo aveva detto lei stessa quando si era paragonata a un deserto che era inutile annaffiare? Certo, in quel momento si riferiva al fatto di non poter avere figli, ma la sterilità non era solo del suo grembo.
Era lei, nella sua interezza, ad essere sterile, arida.
E questa era la non piacevole conclusione alla quale era arrivato doppo dieci anni di matrimonio. Ma avrebbe dovuto capirlo già da molto prima, macari perchè lei non faceva nulla per ammucciare la sua natura o per parere almeno tanticchia diversa da quello che era.
[...]
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Un romanzo grigio
Non ho mai amato gli scrittori troppo prolifici, tendono a ripetersi ed inaridirsi.
Con Montalbano, Camilleri ha ritrovato freschezza, ed ha saputo rappresentare una Sicilia diversa, viva, attraente, ma soprattutto "gialla". Camilleri come Agatha Christie, perche per me Montalbano è il Poirot siculo (o sicano, se volete).
Dopo il grande successo, anche televisivo, Camilleri non si è fermato, ha continuato con il beneamato, ma anche a scrivere altre storie "gialle", senza protagonisti seriali.
Il tailleur grigio è una storia di queste. Parla di un uomo, Fabio Germosino, rispettabilissimo ed irreprensibile direttore di Banca, sposato in seconde nozze con la "purtroppo per lui" bellissima e molto più giovane moglie, Adele.
Arrivato alla pensione, decide di mettere un po’ di ordine nella propria vita e di capire chi è veramente la moglie che vive con lui e che ama "a qualunque costo". O forse no, perche gli eventi gireranno inevitabilmente da tutt'altra parte.
Romanzo scorrevole - si legge tutto di un fiato - piacevole, specie nella parte centrale, lascia alla fine un po’ l'amaro in bocca, perche dai grandi scrittori ci si aspetta sempre di più, e poi il coup de théatre a me è sempre piaciuto tanto.
Consigliato a chi prende spesso il treno (o il pullman).
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- sì
- no
"Noir" con atmosfera.
Ottimo NOIR , pieno di atmosfera.
E' un romanzo abbastanza breve, ma si legge d'un fiato.
E' la storia di Febo Germosino, funzionario di banca, che "dal jorno avanti era andato in pensione".
E' la storia della sua vita matrimoniale con la bella e sensuale Adele, splendida Femme-fatale, che in modo impalpabile tira le fila di tutta la vicenda, delle loro vite, delle...morti( pare!).
L'uomo riceve lettere anonime: preferisce però non vedere, non soffermarsi sulle eventuali possibilità.
Del resto, la sua Adele è una brava moglie, anche se le loro stanze sono separate ( per il russare); anche se il giovane e bel nipote pare la faccia un pò da padrone ( pure nel suo letto?)..
Quando poi Germosino si ammala e necessita di intervento e cure, la perfetta Adele lo cura amorevolmente, senza bisogno di alcuna infermiera. Peccato che il marito peggiori, anzichè guarire...
Intorno e dentro a tutta la storia, un tailleur grigio:quello che Adele conserva dal primo matrimonio.
Quello che ha ancora una macchia di sangue sulla manica.
Quello che indossa anche ora, mentre gli somministra la medicina.....
Una trama gialla, con i personaggi alto-borghesi che stavolta parlano in italiano, che non ha nulla da invidiare ai migliori noir.
Il suo bello è , secondo me, l'essere fatta di sfumature; niente di certo, insomma. Si immagina, si percepisce. E' questo che la rende intrigante!
Camilleri ha fatto ancora centro.
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tailleur grigio
La trama è incentrata su questa coppia sposata in particolare su questa figura femminile misteriosa chiamata Adele. E' una storia scorrevole ma per nulla entusismante. Corto e veloce da leggere scritto in un linguaggio misto tra italiano e dialetto rimanendo pur sempre comprensibile. Lo consiglio per una lettura leggera.
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Il tailleur grigio
Il mio primo Camilleri! Per niente male!
Ho letto per la prima volta un libro ci Camilleri e devo dire che mi è piaciuto....all'inizio mi sono un pò spaventata perchè mentre leggevo trovavo delle parole siciliane ed avevo paura di non comprendere appieno il racconto, ma mi sbagliavo tutto è semplice da capire da leggere e da comprendere con il modo diretto che ha di scrivere questo famoso e bravissimo scrittore.
Una storia siciliana, un uomo, una donna, i suoi amanti, la mafia, l'ambiente borghese che fa da contorno (banchieri, dottori, impresari ecc.) una triste storia amara e dolorosa.
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Il tailleur grigio
Storia di un’ enigmatica e conturbante figura femminile
In questo romanzo Camilleri sorprende e prende una strana inquietudine in un’atmosfera da noir di tutto rispetto. Io, camilleriana della prima ora, m’inchino al maestro e gli porgo i più vividi ossequi, mai sua opera mi aveva colto in contropiede, pur nella continuità del suo speciale e inimitabile linguaggio, la trama è originale e nel contempo echeggiano echi di passaggi letterari classici. La storia ruota intorno ad un’enigmatica figura di donna, Adele, a cui rimanda il tipo di abbigliamento del titolo, che soleva indossare in determinate circostanze, come una sorta di divisa e di conformismo esteriore. Il motore che dà l’avvio alla vicenda, è il marito, un alto dirigente di banca in pensione, anzi colto nel suo primo giorno di congedo produttivo; strano personaggio il suo, una vita scandita da automatismi, unico scarto fatale aver sposato in seconde nozze una donna, molto più giovane, di stravolgente bellezza e d’insaziabile ardore erotico. Potrebbe essere un topos peculiare della letteratura e della vita, l’anziano uomo che sposa la giovane e avvenente femmina! Ma, il modo, la forma com’è trattata la materia narrativa, è la cifra, il marchio d’eccezione di Camilleri. Non è la femme fatale, la dark lady, stereotipata di tanti gialli o film del genere, ma un’atipica donna, sì passionale e misteriosa quanto lucida, fredda e calcolatrice nel suo tailleur grigio, come la sua zona d’ombra sentimentale che sfoggia per un prelutto o lutto avvenuto. Quasi come se quest’abito, in date circostanze sostituisse e rappresentasse quello che lei era incapace di sentire. Adele è descritta in tutta la sua voluttà e sensualità femminile, vogliosa e al tempo stesso rispettosa nel salvare la forma esteriore davanti agli occhi degli altri. Pur in questa conclamata ipocrisia, Camilleri è indulgente con le donne in generale, e con Adele, in particolare, la sua è un’adesione da “masculo”davanti alla bellezza muliebre, sia pure con un malcelato accento beffardo e sornione, ma senza accampare giudizi morali. Questo “ Inquietante” romanzo, nella chiusa, lascia un senso di sperdizione nel lettore, ma Lui, Camilleri arricchisce pregevolmente la sua, già, ricchissima produzione letteraria.
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Dark lady
E' un romanzo noir, la protagonista è una splendida femme fatale che ama indossare un castigato tailleur grigio. Un vestito che per lei ha un profondo significato simbolico. Un significato che sarebbe stato molto meglio non conoscere mai! Questo libro è il dramma di un uomo tradito, un uomo che desidera una dark lady o meglio una "donna-deserto", tanto incantevole da amare nella finzione quanto pericolosa da incontrare nella realtà. Buona lettura:)