Il panico quotidiano
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Il panico
Difficile definire in maniera compiuta questo nuovo lavoro di Christian Frascella; un diario personale per dialogare con se stesso e al contempo rendere partecipe il pubblico della propria esperienza oppure un piccolo saggio su problematiche psicologiche che trae linfa vitale dal vissuto dell'autore?
Protagonista assoluto è il panico, male subdolo, aggressivo e logorante; un mostro latente che si annida nella mente e nel corpo pronto a scatenarsi senza preavviso.
Quello di Frascella è un racconto di vita, di verità, è il racconto della discesa improvvisa nel baratro delle malattie mentali, è il racconto di un uomo che non si conosce più, un uomo che genera una persona nuova, da capire e con cui convivere.
Sono pagine che fanno riflettere e che creano una forte vicinanza del lettore all'autore, grazie alla capacità di Frascella di mettersi a nudo, di scavare nei meandri della malattia raccontandola con sensazioni, con immagini, con pensieri che solamente chi l'ha vissuta può rappresentare in maniera così completa e trasmetterne l'essenza a chi, fortunatamente, non la conosce.
E' una lettura amara e dolorosa, tuttavia l'aria che si respira tra queste pagine è frizzante e briosa, sono bandite autocommiserazione e pessimismo; c'è tanta positività che fa da contraltare alla fatica di lottare contro il male, si percepisce il sorriso di chi tra mille tribolazioni ha cercato con tutte le forze di uscire da un tunnel, riuscendo a trovare uno spiraglio di luce.
Il lettore avverte una voce sincera, la voce di un amico che sente la necessità di raccontare la sua vita liberandosi da un fardello pesante. Una voce che ripercorre gli anni trascorsi a chiedersi “perché, anni pesanti come piombo capaci di distruggere il nido sociale e familiare, anni di trasformazione, di paura, di solitudine, di ricerca di serenità e di normalità.
Veramente gradevole la penna di Frascella, capace di smorzare i toni seriosi e le situazioni critiche con pennellate di sana e composta ironia; un narrare fluido e accattivante, dominato da un ritmo veloce che fa volare pagina dopo pagina, senza tralasciare la cura dell'espressività e la ricerca di intensità.