Il negativo dell'amore
Letteratura italiana
Editore
Maria Paola Colombo è nata nel 1979. Il negativo dell'amore è il suo primo romanzo.
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Muri - Porte - Chiavi.
Cosa hanno in comune Cica, una bambina di otto anni che vive a Novara con un padre assente e un cane come amico e Walker, terzo figlio di un’amorevole famiglia del Meridione con un’infatuazione per Walker Texas Ranger e i cavalli?
Sembrerebbe nulla e invece qualcosa c'è: un destino spietato, ineluttabile.
Cica è sopravvissuta al suicidio della madre, che si è gettata nelle acque di un fiume con il desiderio di portarla con sè, stringendola tra le braccia. Walker è nato affetto da trisomia 21, la sindrome di Down.
A unire questi bambini, protagonisti del romanzo, sono i sogni che vivono, la solitudine in cui restano chiusi e la loro “diversità”, mentre cercano di trovare il loro posto nel mondo, un luogo che li accolga così come sono, con tutte le difficoltà che questo comporta.
E allora è evidente: due anime distanti ma affini, in entrambi c'è qualcosa in loro di leggero e candido ma anche di audace e coraggioso, due anime che scorrono lontano dal mondo e da quella che viene comunemente definita normalità, destinate ad incontrarsi, ad esplodere, ad implodere e a rinascere.
A rinascere con due nomi, due nomi veri e non più due soprannomi: Cristiana e Tommaso.
"Hai presente quelle screziature che ci sono dentro gli occhi? […] Ecco, immagina se fossero continenti, terre emerse e mare. Lo sai che significa pupilla? Significa bambolona, dal latino. Perché a guardare una persona negli occhi, in quel foro nero, se presti attenzione, ti ritrovi specchiato. Piccolo, come una bambola in miniatura."
Nulla di ipocrita o personalistico nell'opera prima di Maria Paola Colombo, il messaggio che passa è di coraggio, ottimismo e richiuso il libro il sorriso è d'obbligo. L'accettazione della diversità diventa piuttosto una sfida alla riscoperta della bellezza dell'unicità di ogni essere umano.
Di Cica, di Walker, come di tutti noi.
Un romanzo forte perché onesto e coerente, un romanzo che dall’inizio alla fine segue un unico disegno e tende a dimostrare un’unica cosa: che la vita trova sempre la sua strada.
In salita o in discesa che essa sia.
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Chi è "dIverso"?
Cica ha visto la morte in faccia ed aveva gli occhi di sua madre.
Quegli occhi le urlavano l'amore mentre, in mezzo alle acque gelide e tumultuose di un fiume, le braccia la cingevano in un disperato abbraccio mortale.
Questo è il ricordo della madre che l'accompagna nell'infanzia e nell'adolescenza vissute accanto ad un padre che lei non riesce ad amare e a cui forse rimprovera di non aver saputo fermare in tempo l'insano e disperato gesto materno, che per un miracolo non ha portato lei stessa alla morte. Cica vive di ribellioni e di solitudini, attutite dalla presenza del suo cane Tomba e dall'affetto della sua anziana vicina Carmelina.
Ranger è un ragazzino cui il destino ha riservato un cromosoma danneggiato, due genitori intelligenti e amorevoli, un nonno da adorare e un fratello minore indispettito dalle attenzioni che l'intera famiglia riserva a colui che lui vive con insofferenza come un impedimento alla propria libertà.
Ranger invece vive con serenità la sindrome di Down, quasi ignorando la differenza fra sé e i cosiddetti normali, grazie al proprio carattere dolce ed accomodante e alla propria forza di volontà.
Due ragazzini veramente speciali, il cui destino e di incontrarsi in un momento decisivo e drammatico.
Il romanzo, gradevolissima opera prima, racconta con stile semplice e godibile una vicenda di vite difficili, approfondendo con sensibilità e acume psicologico la diversità di Ranger e le difficoltà relazionali e le ribellioni di Cica.
Un libro bello e delicato, a momenti brutale e disperato, ricco di sentimenti ed emozioni. Complimenti alla giovane autrice.
[…]
“Ma cosa c'è di così bello dentro un libro?” Cica è perplessa.
“C'è tutto, bambina. C'è tutto” dice Carmelina. “Ciascuno di noi ha una vita soltanto. Tu sei piccola, ma passa veloce. Te lo posso giurare io, che mi sembra ieri che avevo vent'anni e mi dovevo sposare. Invece le persone che leggono i libri hanno tante vite, una per ogni libro. E tutte diverse. Puoi andare nella giungla, alla corte del re, in Cina. Puoi essere una ballerina, un capitano, un indiano. Quando leggi ti puoi pigliare la vita delle persone del libro, i loro amori, le loro feste, i loro vestiti, i loro cuori. Chi legge ha cento vite.”
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Un romanzo emozionante
Un romanzo toccante, scritto con un'acutezza ed una sensibilità che ho molto apprezzato, con un linguaggio scorrevole, chiaro e vivace, nei dialoghi, nella presentazione dei personaggi, del loro passato, della loro psicologia; impossibile per me non immaginarmi nella mente, come se ce l'avessi di fronte, Cica, la sua voce, i suoi occhi attenti e intelligenti, il profumino delle torte di mela di carmelina, gli "uof" del fedele cane-lupo; e poi Walker, la sua dolcezza, la sua pazienza, le sue frasi e i suoi atteggiamenti così... "saggi", a volte, ed altre volte così ingenui, candidi da far tenerezza. Un libro che scruta a fondo le emozioni, che punta l'attenzione sulle paure, sulle barriere emozionali che ci si crea per difendersi..., ma che evidenzia anche i bisogni reali di affetto, comprensione, di amore che tutti abbiamo.
IL NEGATIVO DELL'AMORE è un romanzo che racchiude in sè tanto la "normalità" di vite familiari aventi problemi, aspettative, speranze, conflitti come tutte, quanto la "diversità" di chi, come Cica e Walker - bambini speciali, seppur per motivi diversi - guarda il mondo ed affronta la vita con un approccio che risulta essere, alla fine, molto più attento, acuto, profondo di quello che ne hanno i "normali"...
Mi è piaciuto molto il modo in cui l'autrice ha presentato Cica e Walker: pur essendo due bimbi "difficili" (una con un trauma alle spalle, anche in senso "fisico", non solo metaforico; l'altro con una disabilità dovuta alla sindrome di Down), non c'è traccia per la pateticità, per atteggiamenti di "pietismo", ma il tutto è narrato con semplicità, naturalezza, attraverso passaggi che fanno anche sorridere oltre che riflettere; non poteva essere diversamente, visto il coraggio e la tenacia che questi due personaggi - le cui strade, per una serie di "coincidenze", si incroceranno alla fine - racchiudono in loro stessi.
Davvero un ottimo esordio per Maria Paola Colombo.