Il muro in testa
Letteratura italiana
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Mai più
"Quando vado in biblioteca dietro ogni libro vedo la persona" - Saramago.
Un giorno, lo scrittore racconta che è un punk, il giorno dopo che fa' il rocker, e con vanto dice che non aveva vera fede in niente tranne la figa.
Questo in giovane età, dove si suppone che uno è veramente idealista.
Sfoggia per più di 3/4 del libro la sua immensa sapienza in pillole dei partiti politici, un lettore non può che pensare che la sfoggi per vantarsi della sua conoscenza anziché per far conoscere qualcosa di nuovo al lettore.
Parla tanto del Pci, ma poi si scopre tra le righe, che quando viene eletto capo del suo istituito scolastico, comincia a piacergli molto il fatto che "il potere mi faceva avere tanti pompini".
E quando non era più capo doveva assolutamente "diventare capetto di qualcosa, per rimediare altri pompini"
Chiariamo a me lo scrittore egocentrico e vanese piace, ma lui proprio non riesce a farsi voler bene.
Cavolo, non rileggo neanche quello che ho scritto, i peggior 12 Euro mai spesi.
Piacevolezza: -10