Narrativa italiana Romanzi Il monastero delle consolatrici
 

Il monastero delle consolatrici Il monastero delle consolatrici

Il monastero delle consolatrici

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Dopo aver calcato i palcoscenici dell'avanspettacolo, partecipato a concorsi di bellezza nella Milano della ricostruzione, posato per fotoromanzi di grido, Angiolina è rimasta sola. È ancora molto affascinante, nonostante l'età, quando, nella penombra del suo appartamento, riceve una visita inaspettata. Negli occhi di Nara, la donna che ha bussato alla sua porta, c'è tutto quanto Angiolina ha cercato di dimenticare. Ma c'è anche tutto quanto vale la pena di ricordare. È così che, tornata alla sua terra, si trova a presiedere una bizzarra comunità, fortunosamente accampata in un monastero sconsacrato. Una comunità in cui le differenze non contano e l'umanità viene prima di ogni altra cosa. In questo «monastero delle Consolatrici» c'è ancora tempo per l'uomo. E anche per l'amore.



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Il monastero delle consolatrici 2015-01-14 18:11:42 ant
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ant Opinione inserita da ant    14 Gennaio, 2015
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Tantà umanità...sulla via Emilia

Prima di recensire un doveroso ricordo da parte mia ad una "fluida penna e ad un artista dello scrivere" come Pederiali, che avrebbe potuto regalarci ancora, a mio avviso, tanti altri splendidi racconti, ma circostanze tragiche l'hanno portato via(ricordo che purtroppo Pederiali fu investito a Milano nel gennaio 2013...sulle strisce pedonali, e mancò nel marzo di quell'anno)
Questo testo è un resoconto poetico e fantasioso di quelli che son stati i temi dominanti nella produzione letteraria di Pederiali: l'amore per la sua adorata Emilia, la descrizione dell'universo femminile , la passione per gli animali, per le leggende e per gli aneddoti di tutti i tipi(culinari, storici, paesaggistici etc) della terra emiliana. In questo testo c'è un condensato un po' di tutto questo, la storia si sviluppa in modo singolare, infatti la protagonista Nora insieme a suo figlio Dimes, accudendo una donna di vita picchiata selvaggiamente dal suo protettore, decide di riadattare un vecchio convento in un luogo in cui avventori romantici e persone sfiduciate o depresse possano trovare conforto e consolazione, attenzione non materiale, bensì spirituale e psicologica (tipo un agriturismo del film "Mater Natura).
Si alternano le descrizioni particolareggiate di personaggi molto stravaganti come Agostina, ottantenne di Ferrara dal passato ricco e particolare, o Silvano filantropo e innamorato da sempre di Nora, o Irina la rumena e Bianca la nigeriana entrambe strappate dalla strada, o di Osvaldo il prete modenese convinto della bontà d'animo superiore dei cani rispetto agli umani. Piacevole lettura con spunti di umanità notevoli , infarciti di passaggi poetici, infatti le "consolatrici" intrattengono camionisti di passaggio sulla via Emilia con tagliatelle e poesie degli autori più disparati: Keats, Neruda, Guerra, Caproni etc.
Concludo la recensione riportando il resoconto del luogo delle consolatrici fatto da Don Osvaldo al proprio vescovo, curioso di capire in che "casino" si fosse ficcato il sacerdote:
"""Monsignore, la casa delle Consolatrici funziona più o meno come una trattoria, di quelle frequentate dai camionisti, che sono i naviganti della nostra pianura che somiglia tanto a un mare. Marinai spesso lontanissimi da casa , bisognosi di affetto, di compagnia. Le mie care amiche danno loro da mangiare e da bere. In verità con scarsa fantasia gastronomica perché cucinano quasi soltanto delle tagliatelle al ragù...; oltre alle tagliatelle , i marinai-camionisti vengono intrattenuti nei salottini dalle ragazze che regalano la loro presenza, il loro essere femmine e anche piuttosto belle, e leggono delle poesie d'amore"""
Bello, io sono legato a Pederiali soprattutto per due libri: "Il sogno del maratoneta"(la storia del maratoneta Dorando Petri) e "La vergine napoletana" (la storia di un'ipotetica amante di Corradino di Svevia, siamo nel 1200)

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