Il contagio

Il contagio è un libro imprescindibile, se si vuole capire la nostra società di oggi, che è un'immensa borgata. Sprazzi di poesia assoluta illuminano una realtà fatta di abbrutimento ma anche di innocenza primitiva. La pietas con la quale Siti racconta i suoi personaggi, senza nasconderne nulla, è innegabile. Tante voci mescolate in un affresco complesso e affascinante che ti lascia con la sensazione di avere contemplato la bellezza, anche se la narrazione ha raccontato scenari desolati. Merito della bravura di Siti, merito del suo saper cogliere le manifestazioni dell'umano in ogni cosa, in ogni persona. Finale poetico e commovente, uno dei più belli in assoluto della Letteratura italiana.

Un senso di inadeguatezza ti prende da pagina 1 del libro,non si fa che parlare di sesso e coca. I protagonisti sono una serie di persone senza morale,senza sentimenti,senza speranza. Il sesso è al centro di tutto

Devo confessare: non l'ho ancora terminato. Ma e' brutto brutto brutto, volgarissimo, noioso, scritto male, manca di scioltezza, e' solo un lunghissimo elenco di rapporti umani deteriorati. Si narra di persone perverse, povere d'animo e di sentimenti, non posso credere che nelle borgate di Roma si respiri questa realta' idiota e superficiale.