Il compleanno di Eva
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Una tragica resa dei conti...
Una storia appassionante, rivestita di sentimenti, passioni, anomalie comportamentali.
La vicenda inizia con la fuga di una ragazza, Vera, da Budapest: ella ha ucciso il padre per proteggere la sorellina minore dalle sue molestie...
In Italia Vera diventerà la prostituta e con lei si agganceranno altri personaggi in una carrellata di tipologie umane variegate...che all'inizio sembrano non aver alcun legame; in realtà l'autore ce le presenta con rapide pennelalte come un artista che dipinga quadri, usando molteplici colori e ci cala lentamente nel loro mondo, descrivendole in modo magistrale...
E' come infilarsi, spettatori involontari in un libro assistendo a un dramma che si dipana lentamente
nella vita di questi protagonisti..legati da fili sottilissimi, invisibili, impalpabili che li conduce verso un destino inesorabile, una tragica resa dei conti che sfiora il dramma solo per un minuscolo diversivo...
Qualcuno comunque dovrà pagare pegno, con delle conseguenze fisiche personali perchè il dramma non esploda interamente...
La vendetta dei giovani, il disturbo adolescenziale, di una figlia che si sente tradita dalle bugie dei genitori?
Oppure un intricato destino che vuole infine rimettere le cose a posto sciogliendo i nodi delle inevitabili bugie?
L'onta del tradimento andrebbe lavata con il sangue? E' più forte l'amicizia o l'amore?
E se l'amore non è compreso, tradito, violato lo si può imprigionare nell'onda nostalgica dei ricordi?
Storia irresistibile, avvincente, che lascia comunque degli interrogativi esistenziali...
Mi chiedo cosa avrei fatto io...al posto della protagonista o della figlia di lei....
Consiglio vivamente questa lettura, a me il libro è piaciuto molto.
Saluti.
Ginseng666
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Opinioni inserite: 1
Romanzo piacevole, scorrevole e ben costruito
Il terzo romanzo di Francesco Rago (dopo La porta del mare e Dolce come il piombo) è, secondo me, ampiamente il migliore dei tre sia sotto il profilo tecnico, sia sotto quello strettamente narrativo. La crescita di questo autore, attraverso il diversificarsi dei suoi mezzi tecnici e il progressivo definirsi di una visione del mondo strutturata e non banale, rende questo romanzo accattivante, scorrevole e moderno. Ho apprezzato molto l'architettura simmetrica e di sapore cinematografico delle sequenze narrative, così come lo stile asciutto, essenziale, denotativo, che concede pochissimo all'emotività più banale e scontata, pur non rinunciando ad approfondimenti psicologici e sapienti pennellate di colore emotivo ("piccolo" è un aggettivo che lo tradisce regolarmente, leggere per credere).
La carrellata iniziale dei diversi protagonisti e delle loro storie lascia subito intuire che, anche se i fili sono più di uno, la trama è unica e prima o poi arriverà il momento (il finale, inevitabilmente), in cui ne apparirà chiaramente il disegno complessivo. Ma l'impressione è che si tratti semplicemente di un artificio da romanziere esperto: quello che conta per davvero è la weltanschauung. Rago invece che descriverla, la racconta. E ci riesce bene, almeno con me: ho letto l'intero romanzo di filato, in poche ore.