Il cammello e la corda

lò letto mentre a casa con la febbre,pensando che fosse un libriccino carino ma insignificante.
come spesso capita quando si danno giudizi affrettati mi sono sbagliato:
non soltanto il libro è molto piacevole e scorrevole ma scritto senzaltro da una persona colta, che ci porta in sicilia con due storie parallele quella di un parroco e un sacerdote di un culto antico. racconto ironico satirico su dogmi e intolleranze delle religioni.
per me è consigliato a tutti.

E' una chicca meravigliosa scritta con grande attenzione alla lingua
e sa condurre il lettore verso il mondo classico senza mai far pesare la cultura.Consigliatelo a tutti ve ne saranno grati!

Su piani temporali diversi, si muovono due sacerdoti: il pio don Salvatore e l’epicureo Atenodoro, ultimo fedele del culto di Venere prima che il cristianesimo diventasse religione di stato.

Durante un mattino come tanti, la caccia di padre Salvatore si conclude con una preda inaspettata: la scoperta in una grotta, quasi inaccessibile, di un antico e meraviglioso complesso statuario che riproduce una sorta di scultoreo kamasutra.

Narrativamente è l’episodio che permette l’avvio del romanzo nel romanzo.

La grazia e l’eros delle statue ritrovate, turbano fortemente il parrino, così come a turbarlo è la giovane e sensuale Minuzza. Alla fine, padre Salvatore troverà la soluzione. Ed è una soluzione sferzante, ironica e provocatoria.

Tra storia e mitologia, questo romanzo raggiunge vertici di assoluta perfezione.

Buona lettura:)

libro bellissimo, colto e raffinato, duro e politicamente scorretto. Una critica feroce a tutti i fideismi. Stile personale, nuovo, ricco.