Narrativa italiana Romanzi I mammiferi felici ridono fino a tarda notte
 

I mammiferi felici ridono fino a tarda notte I mammiferi felici ridono fino a tarda notte

I mammiferi felici ridono fino a tarda notte

Letteratura italiana

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La trama e le recensioni di I mammiferi felici ridono fino a tarda notte, romanzo di Giuditta Scalzi edito da Newton Compton. Un amore si può cancellare? Giuditta Scalzi prova a dircelo con ironia e con un pizzico di malinconia. Otto vive a Milano con i genitori e sogna di fare l’attore comico. A Firenze, in occasione di un provino, conosce Valentina. Lui figlio di operai, lei di una famiglia dell’alta aristocrazia milanese. Il ragazzo è consapevole della loro diversità, ma è impossibile rinunciare all’amore quando arriva. Così, per tentare di vincere ogni resistenza di Valentina, decide di portarla in vacanza nel caldo e assolato sud d’Italia. A bordo di una 600 del 1965 attraversano il Paese fino ad arrivare a Palinuro dove, in una stanzetta in affitto, trascorrono giorni magici. I mammiferi felici ormai ridono fino a tarda notte e già pensano al futuro come a qualcosa da costruire insieme. Ma durante il viaggio di ritorno Valentina ha un incidente e un’amnesia temporanea le cancella il ricordo di lui... Con una scrittura elegante e profondamente ironica, Giuditta Scalzi fa vivere due personaggi molto diversi eppure perfettamente intrecciati in una storia d’amore moderna e divertente.

Giuditta Scalzi è nata a Savignano, in provincia di Cuneo nel 1980. Laureata in lettere classiche, dal 2001 al 2005 ha frequentato la scuola di Teatro Maigret & Magritte dove oggi è docente, dopo aver conseguito un master in teatro Sociale e di Comunità. È insegnante di italiano e latino. Canta nel duo vocale Pemberton Duchamp. I mammiferi felici ridono fino a tarda notte è il suo primo romanzo, selezionato per la pubblicazione tra più di 200 manoscritti nell’ambito del concorso In Primis.



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I mammiferi felici ridono fino a tarda notte 2011-05-30 06:53:53 LuigiDeRosa
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LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    30 Mag, 2011
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Pane,amore e...una seicento

Otto detto il secco è uno studente del Piccolo di Milano, appartiene ad una famiglia operaia di emigrati pugliesi o terroni come direbbero quelle simpatiche trote della lega: sogna di fare il comico.Valentina Linder è anch'essa
una studentessa del Piccolo sogna di diventare la nuova Laurie Anderson,della povertà ha letto qualcosa in Charles Dickinson, si commuove di fronte all'arte di Carmelo Bene (chi non lo avrebbe fatto e subito dopo l'avrebbe strozzato?)Mami e Papi sono ricchi sfondati della Milano non da bere da tracannare!Otto piacerebbe a Pisapia, Valentina alla Moratti per essere più chiaro.Due tipi così diversi potrebbero vivere una magnifica storia d'amore? Potrebbero decidere di mettersi alla guida di una Seicento Panoramica percorrere buona parte dello stivale italico, lottare contro le proprie paure, le proprie ossessioni,fissazioni e poi amarsi,odiarsi, fare sesso come mammiferi felici sulle spiagge di Palinuro ed infine...come direbbe Carmelo..."grazie all'interferenza d'un accidentaccio, la surgelata lama del comico si torce lancinante nella piaga inventata tra le pieghe risibili-velate della rappresentazione nel teatro senza spettacolo"... che?!? Non ho capito?Può ripetere?, insomma non vi dico più niente...Su il sipario!

E' un tipico romanzo d'esordio,accanto a idee narrative interessanti presenta alcuni difetti,quello che a me non è piaciuto è stato il ricorso eccessivo all'esposizione dei pensieri interiori della coppia,dei flashback che in molti casi appesantiscono la narrazione e creano confusione nel lettore.

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