Narrativa italiana Romanzi I ladri di sogni
 

I ladri di sogni I ladri di sogni

I ladri di sogni

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Il testo è diviso in romanzo e testo teatrale da cui è stato tratto un Atto unico per il teatro (secondo classificato a Napoli, al premio 2006 Massimo Troisi). Scritto con un linguaggio ironico, sarcastico, scorrevole e apparentemente leggero, in realtà affronta temi importanti e ci induce a riflettere sulla condizione umana. In un’epoca come la nostra, in cui dilaga il consumismo e la materialità, che posto occupano i nostri sogni, i nostri desideri più nascosti, quelli immateriali che ci fanno sperare e sorridere? Gli abitanti di Ficodindia sono quasi tutti semplici, lavoratori, poveri ma onesti. I sogni costituiscono per loro l’unico modo di sfuggire a una dura realtà e rifugiarsi, almeno di notte, in un mondo meraviglioso e colorato, lontano dal grigio e dalla monotonia della vita quotidiana.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
I ladri di sogni 2015-06-28 08:32:42 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    28 Giugno, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La ricchezza dei poveri

Occorre prendere atto che Salvo Zappulla ha la straordinaria capacità di permeare i suoi scritti di una sottile ironia, mai caustica, ma che è in grado di conferire alle sue opere una salutare levità che non poco concorre alla gradevolezza della lettura. Se poi consideriamo che si muove nella scia della migliore produzione surrealistica è possibile comprendere che in un narratore come lui, a cui certo la fantasia non fa difetto, l’opera plasmata sia prima di tutto un suo divertimento, che contagiosamente si trasmette a chi si accosta alle sue pagine. È anche questo il caso di I ladri di sogni, un romanzo tutto sommato breve (101 pagine), da cui ha tratto anche una fortunata versione teatrale che, presentata al Premio Massimo Troisi 2006, ha incontrato i favori dei giurati, classificandosi al secondo posto. L’idea di base di questo libro è talmente inverosimile da sembrare possibile, visti i continui progressi della scienza. A Ficodindia, anonimo paesino siciliano, dove il tempo è immobile da secoli, accade che ai cittadini, quasi tutti quelli di umili condizioni, vengano sottratti i sogni nel corso della notte, e quel che è peggio è che in tal modo viene loro impedito di sognare anche in seguito. Se uno non ha nulla al mondo l’unica cosa che gli resta è la speranza, che si concretizza durante il sonno nella realizzazione dei suoi desideri. Niente sogni, niente speranza, e così si diventa abulici, disinteressati, facilmente governabili. Perché sta in questo il messaggio metaforico di Zappulla: chi tiene il potere, per mantenerlo, ha la necessità di sottomettere i cittadini, togliendo loro perfino il desiderio di vivere e facendoli diventare quasi degli automi. Le pagine scorrono fra le denunce dei derubati e le esilaranti indagini della locale caserma dei carabinieri, finché del fatto non viene a conoscenza anche il governo che, motu proprio, si incarica di cercare quei ladri di sogni che in effetti non intende cercare. Come sarà la conclusione? Non intendo anticipare nulla, ma siamo in Italia e per di più in Sicilia, cioè in uno stato e in una regione dove non c’è più nulla di definitivo del provvisorio.
Stupisce inoltre Zappulla con quel suo stile sobrio, ma preciso, con quella capacità di ricreare ambienti e atmosfere che è peculiarità di pochi narratori assai più conosciuti di lui e che, giustamente, incantano il lettore che non potrà a sua volta non essere attratto dallo svolgimento della trama, dalla perfetta descrizione di Ficodindia, da quell’immobile e assolata atmosfera di un paese che è la copia di tante analoghe realtà siciliane. Se con Kafka e il mistero del processo ero rimasto colpito da un’opera di elevato livello, con I ladri di sogni sono rimasto estasiato, tanto da leggerlo più volte al punto che di tanto in tanto entra nei miei sogni, che ho opportunamente blindato da qualsiasi tentativo di furto.
Leggetelo e non è solo un consiglio, perché non potrete che essere poi più che soddisfatti.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca