Narrativa italiana Romanzi Grido d'amore
 

Grido d'amore Grido d'amore

Grido d'amore

Letteratura italiana

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La presentazione e le recensioni di “Grido d'amore”, opera di Evelyn Storm pubblicata da & MyBook. Tornata in Italia dopo essere vissuta per anni in Germania con il padre, Kyra Castelli inizia una nuova fase della sua vita quando rimane da sola insieme ai due fratelli e al fratellastro più giovane, Tomas. Da quel momento, tra il lavoro al bar e l’hobby di danzare, le sue giornate diventano tutt’altro che monotone, finché si ritrova ad essere l’oggetto del desiderio del suo fratellastro. Dal canto suo, Tomas è ancora uno studente che lavora come cameriere nel week-end, nonostante il suo unico interesse sia la musica. Solista di una band e molto somigliante al cantante dei Tokio Hotel, potrebbe avere qualunque ragazza, ma i turbamenti per l’amore travolgente nei confronti di Kyra manderanno in crisi la sua vita parecchie volte. Sia Kyra che Tomas raccontano in prima persona le loro frustrazioni, sofferenze, conquiste, gioie e dolori. Resta solo da scoprire se alla fine diventeranno una coppia o continueranno a sopportarsi per il quieto vivere, restando però segretamente “avversari”.



Recensione della Redazione QLibri

 
Grido d'amore 2012-01-09 13:50:13 Sordelli
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Sordelli Opinione inserita da Sordelli    09 Gennaio, 2012
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Un amore dolcemente travolgente

Kyra Castelli è una bella ragazza, intelligente, solare, un po’ “stronza” ma troppo sexy; e Tomas non ne resta affatto indifferente. Dopo continui ed inutili litigi, con lei ha il classico colpo di fulmine e si strugge d’amore per la bella Kyra. Così va male a scuola, i rapporti con la sua band peggiorano ed inizia a bere e a fare lo sciocco. Il problema è che Kyra, oltre a non contraccambiarlo è anche sua sorella maggiore; anzi, sorellastra. Cosa succederà?
Kyra e Tomas si raccontano in prima persona e ci portano con loro nelle loro vite, nelle gioie, paure e sfide quotidiane. Il lettore si trova ad essere il confidente di entrambi e proverà simpatia e affetto per questi due giovani che in fondo sanno così poco dell’amore, di quello vero. Ma lo scopriranno presto.
Questo romanzo è giovane e fresco e fa vivere al lettore, attraverso i due protagonisti di cui sopra, un amore travolgente, fatto di struggimento e desiderio, paura ed esitazione; è un amore puro e semplice, così semplice da esser disarmante ed estremamente bello. Oltre a questa storia d’amore che è l’epicentro del romanzo, mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi, la descrizione delle loro vite e dei loro impegni. Ad esempio Kyra è una ballerina ventiduenne e lavora nel bar della sorella Elinor; Tomas è un ragazzo di diciassette anni, va a scuola, fa parte di una band di cui è il vocalist, assomiglia molto al cantante dei Tokio Hotel e lavora come cameriere nei weekend per racimolare qualche soldo. Tuttavia, benché i personaggi siano ben descritti, la lettura è fluida perché naturalmente i dettagli non sono elencati a mo’ di “lista della spesa”, bensì sono sparsi qua e là e raccontati dagli stessi personaggi: il coinvolgimento del lettore nella storia è totale.
Consiglio assolutamente questo libro a tutte le persone romantiche che hanno voglia di lasciarsi trascinare in una bellissima storia d’amore tutt’altro che stupida e scontata.

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Opinioni inserite: 2

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Grido d'amore 2013-12-29 12:49:38 Pia Sgarbossa
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Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    29 Dicembre, 2013
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SE QUESTO E' AMORE ...

Cara Adenina, come promesso eccomi con la mia recensione !
"Grido d'amore", titolo struggente per una storia altrettanto struggente e, poichè l'autrice ci dice che è vera, decido di leggerla con un occhio di riguardo.

Originale l'idea di scrivere il libro a tre mani.
Lui, adolescente, studente,che mira a diventare un musicista famoso,con la sua band.
Lei, giovane poco più che ventenne,che lavora nel bar della sorella, fa la baby sitter e ama la danza.
Le canzoni che dicono e anticipano ciò che non viene detto, a mo' di valvola di sfogo.

La storia si fa particolare perchè i due ragazzi, figli di genitori separati, si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto, senza alcun riferimento genitoriale e lasciati allo sbando, assieme ai due fratelli maggiori di lei.
Il racconto dura un anno.
Scritto in maniera diaristica, semplice ma chiara, direi adolescenziale...a tratti è puerile (l'attesa di Babbo Natale...).
Ci soffro tanto perché vorrei intervenire come figura materna, in particolare nei confronti del ragazzo, che nel pieno dell'adolescenza , si ritrova ad essere messo prematuramente di fronte a input sessuali , che non riesce a controllare...e mi fa una pena...e trovo che tutta la situazione sia disagevole e sofferente.
Ragazzi che per affrontare i problemi del quotidiano, possono contare solo sulle amicizie.
La protagonista poi che all'inizio aveva tentato di seguire il padre in Germania, quando questi si unisce ad una nuova compagna che attende una bambina, beh...lei non regge la situazione...
Ed ecco che nel bel mezzo di questo rapporto d'amore, che più che altro è una continua bramosia e un impellente impulso a livello sessuale...io comincio a pensare...e quando succede...apriti cielo!!! ;)
Penso a delle situazioni ( molte...) di cui sono a conoscenza ,dove l'amore è vissuto con la precarietà proposta in questo libro ( Kyra, la giovane che si divide tra due amori, concedendosi con facilità ora al'uno, poi all'altro),in cui il rapporto sessuale anzichè essere il culmine di un bel percorso vissuto insieme e ancorato su forti basi di fiducia, capacità di attesa e sacrificio, dialogo , progetti di vita condivisi a lungo termine....si trasforma come la modalità primaria di conoscenza, basata su una gran attrazione e su intense sensazioni fisiche...e su momentanee condivisioni.
Solo che un tale rapporto sia pur risultando passionale, a tratti dolorosissimo a tratti di sublime piacere, pare che non sia destinato a lungo probabilmente ,perché richiede che il livello erotico ed emozionale rimanga ad un livello tale, che nel tempo, vuoi le difficoltà quotidiane, vuoi l'attrattiva di qualcosa di meglio, vuoi l'inevitabile cambiamento dell'essere che avviene in tutti noi...è destinato a finire...
Ecco, la mia curiosità finale sarebbe quella di sentire l'evolversi di questa storia "d'amore" che a mio parere , come dicevo più che di amore, si tratta di rapporto di sesso...tanto che il giovanissimo protagonistia preferisce tenere il loro rapporto chiuso entro un loro spazio, al di là di occhi indiscreti...quando un vero rapporto d'amore deve brillare alla luce del sole.
Termino rivolgendomi all'autrice .
Se da una parte ho espresso tutte le mie titubanze riguardo a questa storia, desidero complimentarmi con lei per la sua fine capacità di trasmettere le sofferenze dell'animo umano...perchè a momenti mi sono commossa e coinvolta...
Un libro che va letto , capito e filtrato...che affronta vicissitudini legate alle famiglie allargate e sempre più numerose.
E non affronto il tema dei genitori che inseguendo la propria felicità, lasciano i figli allo sbaraglio. No, la recensione è già diventata troppo lunga ... mi fermo qui.
Grazie a chi avrà la pazienza di leggerla.
Pia

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  • no
Consigliato a chi ha letto...
A chi desidera riflettere su storie d' amori fragili, immaturi, sofferti, legati anche al tipo di vita di questa società odierna. A chi si accontenta di questo tipo d'amore...
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Grido d'amore 2013-07-10 11:46:39 Adenina
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Adenina Opinione inserita da Adenina    10 Luglio, 2013
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Se questo e` un libro

Premetto che ne ho letto (faticosamente) solo una trentina di pagine. Non si puo` giudicare un libro dalla copertina, quindi mi sono sforzata di procedere. Avrei, ad ogni modo, preferito terminare la lettura subito e gettare il libro fuori dalla finestra. Mi ha frenata solo la consapevolezza di essere al primo piano. Insomma non so come la storia prosegua, percio` mi limito a denigrare quello che ho letto.
Forse non mi e` mai capitato di leggere un libro cosi brutto (e ne sono felice). Non ho controllato, ma credo che l'autrice sia un'adolescente. Non c'e` altra spiegazione. Gia` che si faccia riferimento ai Tokio Hotel fa pensare. Non che abbia nulla contro i Tokio Hotel (non li conosco) o i loro fan, ma so che piace ai giovanissimi. Comunque, il vero pugno nello stomaco sono i protagonisti. Dovrebbero avere diciotto o diciannove anni, ma ne dimostrano tanti di meno. Parlano come tredicenni, sono nevorotici, antipatici, maleducati. Si insultano in modo spiacevole, sbattono porte, sono egocentirci ed egoisti, si lamentano continuamente e di tutto.
Seppure fosse stato nelle intenzioni dell' autrice far evincere l'immaturita` dei suoi personaggi, lo ha fatto nel modo, secondo me, sbagliato. Lo stile e` scarno, povero, infantile, brutto. Credo che tutta questa acrimonia, questa ostilita` voglia sottintendere il sentimento. Insomma, ti urlo contro perche` in fondo mi piaci e non voglio ammetterlo. Ma e` realistico un comportamento simile a diciotto anni?

Ho letto qualche recensione su internet e mi sembrano quasi tutte entusiastiche.
Sono basita.


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