Narrativa italiana Romanzi Gli angoli remoti del presente
 

Gli angoli remoti del presente Gli angoli remoti del presente

Gli angoli remoti del presente

Letteratura italiana

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Nella realtà grigia e depressa dei nostri giorni, irrompe un ragazzo venuto dal nulla. È Oscar Petri, cresciuto tra boschi, fiumi e montagne, e con un'idea precisa su come cambiare il mondo, attraverso la potenza dell'Arte e della Poesia. Sfruttando l'immensa e morbosa popolarità costruita dai media sul suo personaggio, Oscar dichiara guerra al nostro modello di civiltà e si mette a capo di una ribellione giovanile senza precedenti: un evento che spacca le famiglie, ridicolizza i media e la politica, spazza via certezze ritenute incrollabili. Sullo sfondo di questo cambiamento epocale, un altro ragazzo, Roberto Salinari, narra in prima persona la propria vicenda e quella dei suoi amici.



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Gli angoli remoti del presente 2010-06-25 13:52:29 Loretta Spano
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Loretta Spano Opinione inserita da Loretta Spano    25 Giugno, 2010
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Coinvolgente




Nel leggere il romanzo si contrappongono due realtà: la prima è grigia, buia, lenta, dominata dall’apatia, dalla paura, dalla rabbia e da false illusioni di felicità; nella seconda predominano ritmi più armoniosi, i colori sono più brillanti, i sentimenti dominanti sono la gioia, l’entusiasmo, la curiosità, e la pienezza della vita umana che ha modo di manifestarsi.
La prima è la realtà dei nostri giorni, la società occidentale che ha fatto del consumismo, dell’immagine e dell’efficientismo fine a sé stesso i falsi miti da seguire. I genitori e gli insegnanti, che dovrebbero avere il compito di educare, e dovrebbero farlo mostrando la realizzazione della propria vita e accogliendo i propri figli, in questa società non lo fanno. Sono essi stessi inconsapevoli dei propri bisogni, e frustrandoli continuamente nel tentativo di adeguarsi al sistema, inviano ai propri ragazzi gli stessi messaggi che inviano a sé stessi: non essere tè stesso, non entrare in intimità con gli altri, ma sforzati, sii forte e perfetto nell’adeguarti ad un modello di uomo che basta a sé stesso in quanto possiede tutto ciò che gli occorre: successo, potere, denaro, beni materiali. Il sistema basato sul mercato è fondamentalmente innaturale, alle dipendenze di una struttura totalitaria di potere, che ci vuole tutti uguali, conformati, prevedibili e confusi nella massa. I portavoce di questo sistema nel libro sono soprattutto gli adulti, che hanno smesso di sognare e sono sordi ai bisogni dei propri giovani, oltre che qualche ragazzo che ha la mente offuscata dai falsi miti. Roberto, un adolescente che parlando in prima persona rappresenta i giovani immersi in questa società, descrive minuziosamente le fatiche del crescere, dell’imparare, del confrontarsi con gli altri e con sé stessi, le incomprensioni, le alleanze, i conflitti tra pari e le trascuratezze da parte degli adulti. In una scuola e in una famiglia nella quale le regole sono dettate dal sistema consumistico i ragazzi affrontano continuamente quelle sottili e a volte esplicitamente pesanti disconferme che colgono impreparati ad ogni età, ma che giungono come un dardo mortale quando si è inesperti e non ancora adulti. Roberto percepisce quella costante e diafana ironia che genitori e insegnanti usano velando ogni sguardo e ogni parola quando comunicano con i ragazzi con un impenetrabile pellicola falsante le loro reazioni, quella perenne malinconia che pervade questi ultimi quando si sentono invisibili, pur consapevoli dello spazio fisico occupato dal loro corpo, quasi un faraglione battuto dalle onde del mare che colpiscono e fuggono, percuotono e si ritraggono, biancheggiano e scemano nell’anonimato che omologa rispetto alla loro immobilità che distingue. Con lo sguardo di adolescente focalizzato su sé stesso e sul gruppo dei pari, egli da dimostrazione di aver appreso, in casa e a scuola, il disvalore dell’indifferenza alla persona, e lo fa sia nei propri confronti, obbligandosi a fare qualcosa che non desidera per compiacere qualcun altro, sia nei confronti di chi viene nel modo più esplicito e violento, schiacciato e umiliato da altri.
Nella realtà “di colore blu elettrico su sfondo nero” irrompe Oscar, un giovane uomo che a questa realtà non vi appartiene. Egli vive nei boschi, e ai falsi miti della società che tenta di fare dell'uomo un essere omologato, contrappone i valori della natura che non è mai omologata ma varietà e singolarità, dalla quale è possibile apprendere l’evoluzione che poggia sulla varianza.
La natura è un sistema che ci vuole tutti diversi e per cui ogni essere umano è una singolarità originale e inesausta. Non cercare un punto di appoggio nella storia o fra gli uomini, ma cercarlo in sè stessi: questa è la strada che indica Oscar, il graffitaro gentiluomo che, a differenza degli adulti massificati, più attenti alle regole del sistema che ai ragazzi, sa leggere nell’ animo di questi ultimi ed essere per loro una guida coerente, oltre che un “porto sicuro”, presente quando loro ne hanno bisogno. Con l’arrivo di Oscar i colori della realtà personale e sociale prendono vita diventando sempre più brillanti e accesi: i giovani costituiscono un movimento che si estende, e man mano che cresce aumenta in loro, fino ad esplodere, la voglia di sperimentare, di mettere in discussione le regole apprese e di vivere. La rabbia che di questa voglia di vivere è l’elemento propulsivo, ora è costruttiva, viene agita sugli adulti e sull’intero sistema che a loro appartiene per abbatterlo e crearne uno nuovo. Essa rappresenta, metaforicamente, la sana rabbia dell’adolescente che vuole costruire una propria Identità autonoma. Solo attaccando e “facendo morire dentro di sè” il vecchio genitore, che sino a quel momento è stato messo dal figlio sul piedistallo in modo acritico e tipico del bambino, il ragazzo può “separarsi” psicologicamente da lui. Molti genitori al giorno d’oggi non si vogliono separare dai figli; sono genitori che non si prendono cura di sé, stressati, frustrati, anestetizzano il senso di solitudine e il non senso della propria vita, dicendosi che devono essere sempre fisicamente presenti per il figlio, dandosi da fare per occuparsi di lui anche quando lui può occuparsi di sé stesso. Sistema che tarpa le ali in modo invadente, imponendo delle norme che sono rigidamente esterne alla persona, impedendole la propria individuale autorealizzazione. Il percorso di Gioventù Ideale è un percorso di crescita che rispetta la libertà di ognuno e porta allo sviluppo dell’ Identità. Oscar va a toccare le corde più profonde dell’animo umano, stimolando la persona a coinvolgersi in modo crescente nell’ascolto dei propri bisogni, a riflettere in modo critico sulle regole esterne e a crearsi nuove norme interne, protettive e rispettose di sé e degli altri, e ad applicarle. L’Arte è il mezzo per raggiungere tale scopo, e ogni persona può scoprire la propria attitudine per almeno una delle varie forme d’arte. Lo Sport, il legame profondo con la natura e la scoperta delle proprie radici facilitano ulteriormente tale processo di crescita. Gli uomini e le donne che si “Individuano”, assieme costruiscono una società profondamente differente, e alternativa a quella vecchia.

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Consigliato a chi ha letto...
Chi apprezza Herman Hesse, Eric Fromm...ma anche a chiunque voglia leggere un buon romanzo.
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Gli angoli remoti del presente 2009-10-16 19:49:50 Castaldo
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Opinione inserita da Castaldo    16 Ottobre, 2009

La struttura assente

Struttura senza spessore, direi quasi assente nella sua leggerezza. Trama confusa, lingua troppo tesa a estetizzare con risultati dolciastri. Non ce l'ho fatta a finirlo.
Consiglio: leggere molto di più e scrivere un po' meno.

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Gli angoli remoti del presente 2009-05-08 20:30:40 Maristella
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Maristella Opinione inserita da Maristella    08 Mag, 2009
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Gli angoli remoti del presente

“Le stelle sono fori nel cielo

attraverso cui filtra la luce

dell’Infinito”-Confucio-





Il mondo è ormai dominato dalla noia. Tutto è colorato di grigio. Anche l’aria che si respira è grigia, appena screziata da una superficialità che degenera presto in eterne sfilate dell’apparenza. I rapporti umani e familiari sono schiacciati da frustrazioni ed inganni. Ogni emozione è taciuta, inespressa, nascosta.

La forza della prepotenza e della prevaricazione piega inesorabilmente il più debole, ormai rassegnato a soccombere. Il connubio di elementi osceni e disgustosi fa crescere una TV spazzatura che irresistibilmente attrae diventando la centralità di un vivere competitivo e consumistico, sfrenato e globalizzante. Ogni antico valore sembra essere stato abbandonato, sorpassato, offuscato e ha ormai perso la sua essenzialità.

La violenza conduce l’essere umano, già schiavo di ogni tipo di bisogno ridicolo e superfluo, verso spirali di avidità e bramosia che sembrano non avere via d’uscita.

E’ in questo scenario, ogni giorno toccato con mano, che vive Roberto sentendosi sempre più sradicato, avulso, demotivato fino a provare una crescente sensazione di nausea che lo lascia impotente a vomitare solitudine ed inedia dentro se stesso e a nascondere la sua anima dietro un paio di occhiali da sole per escludere ed escludersi.

Ma ecco sui muri di tante città diverse, quasi contemporaneamente, compaiono delle strane scritte che, riportando frasi tratte da famosi romanzi, danno voce ai bisogni dimenticati dell’anima proponendo il ritrovamento dei propri valori e della propria identità attraverso l’Arte, lo Sport, il rapporto con la Natura, il recupero delle proprie radici.

Oscar Petri è il Graffitaro Gentiluomo che annuncia la possibilità di trasformare radicalmente il mondo con l’abbattimento della vecchia società e la diffusione di questo pensiero che, solo se condiviso dai più, può essere l’unico antidoto al disagio provocato da quel Nulla Oscuro che è diventata la vita. I suoi interlocutori sono essenzialmente i giovani ed è a loro che in particolar modo si rivolge questo personaggio che ha qualcosa di fiabesco, di evangelico, di epico, pallido poeta dell’essenza dell’esistenza, fermamente convinto a portare avanti, insieme all’intera popolazione giovanile, un percorso che conduce a ritrovare l’assoluta armonia con il grande spirito dell’Universo.

Tutti i ragazzi, compreso Roberto, ne sono affascinati e subito vengono travolti da questo nuovissimo messaggio che si diffonde a macchia d’olio confluendo in un vero e proprio Movimento che ogni giorno raccoglie migliaia e migliaia di accoliti in tutto il mondo: la “ Gioventù ideale”, rappresentata da una bandiera che raffigura una Fenice Risorgente dalle ceneri delle attuali istituzioni.

Colonne portanti del Movimento sono gli Artisti-Guerrieri, uomini e donne eletti che in quanto Artisti sono capaci di immaginazione e di creatività e quindi in grado di concepire una realtà diversa e in quanto Guerrieri hanno la forza di portare avanti una rivoluzione non armata con eroico coraggio ed assoluta fermezza.

Ma se “un sogno non è pericoloso, può diventarlo se sono in molti a farlo” e questa imponente ribellione, così come tutte le rivoluzioni, sacrificherà molte vite al “paradiso delle anime belle”, provocando una scontro generazionale senza precedenti.

Con uno stile fluido, giovane e armonioso, questo originale libro ha la capacità di elargire al lettore una vasta gamma di emozioni e molteplici spunti di riflessione: c’è poesia, c’è suggestiva bellezza, c’è fantasia ma anche i tanti grandi temi che riguardano il mondo contemporaneo e che ogni giorno pongono più di un interrogativo alle nostre coscienze. La trama è avvincente, ricca di personaggi che generano empatia, stimolanti i dialoghi. L’evoluzione degli intrecci trascina profondamente senza cedere mai il passo alla noia e travolge in un “sentire” che diventa sempre più profondo e intimo fino ad un imprevisto finale che ha il sapore di una favola. E questa favola, all’apparenza gettata per caso in questa nostra realtà così opprimente e demoralizzante, ha la grande capacità di regalarci frammenti di speranza e una voglia coraggiosa di poter ancora lottare sfidando l’ottusità, la superficialità estrema, il cinismo dilagante, la disonestà.

“ L’obiettivo che mi sono proposto scrivendo questo libro ”dice l’autore” è di far in modo che tutti gli Angoli Remoti di questo nostro Presente, cioè donne e uomini di ogni età, ma dotati di sensibilità, immaginazione e coraggio, possano ritrovarsi insieme e insieme confrontarsi e perseguire così positivi risultati che diano inizio ad un cambiamento atto a migliorare la società ed il mondo in cui viviamo”.

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