Gli ambidestri domineranno il mondo
Letteratura italiana
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Opinioni inserite: 3
Un romanzo "impressionista"
Gli ambidestri domineranno il mondo non è una favola, nè un thriller dal plot ben definito. Situazione di partenza e descrizione, evento di svolta e il suo esplicarsi. Infine lo scioglimento. Niente di tutto ciò . Si tratta invece di una visione che l'autore tratteggia a poco a poco, con uno stile quasi impressionista. Gli elementi introdotti, i colori, i personaggi, gli spunti si colgono meglio, proprio come un dipinto impressionista, da lontano: una volta terminato il romanzo la tentazione è di ripercorrerlo ricollegando ciò che apparentemente sembrava solo abbozzato. Definirlo un giallo sarebbe fuorviante. Si tratta di fantapolitica e insieme di un romanzo squisitamente psicologico. Ogni elemento del reale, nella sua descrizione e financo nella esposizione cronologica, viene filtrato da un'ottica quanto mai parziale. La realtà è soggettiva e labirintica, sicchè l'autore non intende delinearla compiutamente ma assegna al lettore un ruolo attivo facendolo divenire l'interlocutore privilegiato dei suoi personaggi.E' con essi che si interagisce direttamente infatti:con la loro psiche, i loro ricordi e la loro percezione. Non sorprendono quindi in quest'ottica i salti nella narrazione, nonchè il fatto che non ci si spinga a sottolineare, in modo palese, le conclusioni e gli elementi che di volta in volta i protagonisti acquisiscono sino alla conclusione emblematica. Il lettore è insieme personaggio e coautore cui nulla viene imposto. Gli si offre un quadro volutamente impressionista indirizzandolo e suggerendo, senza guidarlo forzatamente. Chi si aspetta un genere da inquadrare in quelli classici ne potrà, forse, rimanere stranito. Ma accostandocisi scevri da un siffatto pregiudizio, non si potrà non rimanere affascinati da uno stile estremamente dinamico,suggestivo e introspettivo. Se il potere è sempre "un potere dell'uomo sull'uomo" la cui attitudine sia quella di produrre effetti variamente qualificati, il punto da cui partire, nell'esame delle cause e delle conseguenze, è sempre e solo uno : l'uomo. Gli ambidestri domineranno il mondo, in tal senso, coglie perfettamente nel segno.
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Fantapolitica o realtà?
L'obiettivo dell'autore di rappresentare con il romanzo una metafora dell'attuale mondo dell'informazione, è sicuramente ambizioso. Isidoro Malvarosa ci riesce forse per metà. Asciutto lo stile, interessanti gli spunti di riflessione, non convince l'ambientazione (perchè Olanda e non Italia, ad esempio). Non una lettura semplice per chi la affronta "frontalmente". Sono frequenti infatti i salti nella narrazione, la presentazione (e subitanea scomparsa) di personaggi. Si apprezza maggiormente in seconda lettura. Di sicuro una storia che non lascia (non può lasciarci) indifferente. Attuale e, per certi versi, profetico.
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quasi nulla da salvare
Non sono solita a stroncare del tutto i libri ma questo libro è veramente brutto, l'unica cosa da salvare è il titolo. Titolo che mi aveva fatto immaginare un libro dai risvolti esilaranti ma così non è. Dovrebbe essere un triller dalle atmosfere orwelliane, detto così sembra un romanzo geniale, ma per riuscire in tale intento bisogna essere veramente bravi e, forse, l'autore deve esercitarsi ancora un po'. Se questo libro fosse un colore sarebbe un grigio pieno. Il romanzo è ambientato ad Amsterdam ed è di una confusione pazzesca, non si capisce nulla! E in vita mia non ho mai messo così tanto tempo per leggere un libro di circa 300 pagine...più volte sono stata sul punto di mollarlo senza finirlo. Pessimo e basta. Fortunatamente per l'autore questa è solo la mia opinione