Gabbiani luminosi
Letteratura italiana
Editore
Manola Aramini è nata a Nizza Monferrato, in provincia di Asti. Ha vissuto alcuni anni a Roma e poi a Torino, dove si è laureata in Scienze politiche. Ha ottenuto a Roma un master per la dirigenza delle istituzioni scolastiche. Oggi lavora ad Alessandria, dedicandosi all’insegnamento, e vive a Nizza Monferrato.
Recensione della Redazione QLibri
FANTASMI INGOMBRANTI
Costanza è una vecchina come tante, a volte adorabile, a volte meno, soprattutto quando inizia con i suoi “revival” come li chiamo io: tipici ricordi di vita vissuta che colgono gli anziani all’improvviso, li rapiscono e li inducono a raccontare al povero malcapitato di torno, solitamente un nipote, tutta la storia della propria vita, possibilmente minuto per minuto, indipendentemente dalle disponibilità di tempo ( e di voglia) della vittima, che si trova così a dover ascoltare per la milionesima volta gli episodi salienti della vita della/del nonna/o, ovvero tutti.
Ma dite la verità, non è bello, nostalgico e piacevole, ripensare a quei momenti e ai piccoli regali che i nonni ci hanno donato rendendoci partecipi delle loro memorie?
Nonna Costanza però è un pochino fuori dal comune, eh già…. lei ha un dono: vede i fantasmi, sia di persone conosciute, sia di perfetti estranei, tutti accomunati da un unico grande denominatore comune, ovvero voler raccontare la propria visione d’idee, voler tramandare, chiarire e ribadire la propria posizione in vita.
E così in questo racconto veniamo a conoscenza di vari personaggi legati a Benito Mussolini: la moglie Rachele, le amanti Ida Dalser e Claretta Petacci, “l’amica” Margherita Sarfatti; il tutto in quanto il padre di Costanza era un fedele seguace del Duce.
Attraverso i fantasmi di vite passate e vissute, percorriamo le memorie e la vita di una persona che nonostante l’età ha ancora molto da raccontare alla sua cara “nipote selvaggia”, l’unica che ha ancora voglia di andare a trovarla e di ascoltarla, l’unica che dalla nonna non ha ereditato solo i racconti, ma anche il suo dono un po’ inquietante!
Il più grande pregio di questo libro è quello di coinvolgere il lettore pagina dopo pagina, fantasma dopo fantasma, memoria dopo memoria; si passa da un personaggio all’altro alla scoperta della loro verità e da un momento all’altro ci si aspetta una nuova bizzarra apparizione, ma, questi “Casper”, sono bravi a ritagliarsi ognuno il loro attimo di gloria, in modo tale da avere l’attenzione del lettore solo su di sé, riuscendo a non rubarsi mai la scena.
Complimenti all’autrice per aver scritto un genere particolare, molto interessante (i riferimenti storici sono tratti da libri inseriti nella bibliografia), originale, ma mai banale e noioso; un libro che fa riflettere non solo sulla storia, ma sulla vita di tutti i giorni, sulle proprie emozioni, sui propri rapporti familiari e personali, e perché no, anche sui propri fantasmi… mmm… chissà che stanotte mio nonno non mi appaia per raccontarmi di quella volta in Grecia quando combatterono durante la seconda guerra mondiale…
Buona lettura!!!!