Narrativa italiana Romanzi Fuoco su Napoli
 

Fuoco su Napoli Fuoco su Napoli

Fuoco su Napoli

Letteratura italiana

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Napoli non sarà più la stessa. I Campi Flegrei stanno per esplodere e la città sarà presto invasa dall’acqua e dal fuoco. Nessuno ne è al corrente, tranne Diego Ventre – avvocato, affascinante e raffinato affabulatore, amico di politici potenti e di boss della camorra. Trenta giorni non sono molti, ma a Ventre sono sufficienti per progettare l’affare del secolo: vendere e comprare immobili strategici. Una volta superata l’emergenza, i profitti saranno eccezionali. Napoli sarà un’altra città, sarà la Las Vegas del Mediterraneo. Diego Ventre si muove con agilità, convince imprenditori, camorristi e affaristi, ridisegna il piano regolatore e determina il futuro di Napoli. Ricatta, ammalia, seduce, e trova il tempo per corteggiare la bellissima Luce, figlia di nobili decaduti e attratta da quest’uomo sicuro di sé e colto, che dice sempre le cose giuste e sa sorprenderla regalandole un libro rarissimo o facendo aprire per lei le residenze più inaccessibili. Ma Diego Ventre è anche la coscienza della città: ama Napoli e la vuole vedere in cenere, distrutta e purificata, liberata finalmente dall’ingordigia umana e dalla violenza estetica che per secoli l’ha devastata. Intorno a Diego e Luce, ruotano personaggi che sembrano interiorizzare le ombre che tra poco copriranno la città. Donne in cerca di affetto ma che trovano corpi che sublimano questo bisogno con il sesso, capiclan alla resa dei conti, pittori che tentano un ultimo assalto all’immortalità inseguendo sfumature impossibili.E poi c’è il silenzio, c’è il prima e il dopo. Napoli è irriconoscibile e la macchina operativa di Diego Ventre si mette in moto. Per la città e i suoi abitanti è arrivato il momento di risorgere. O di scomparire per sempre.



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Fuoco su Napoli 2011-11-20 17:10:04 modicat2
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Opinione inserita da modicat2    20 Novembre, 2011

Linguaggio straordinario, finale pulp

Il linguaggio di Cappuccio mi ha intrigato immediatamente appena ho preso in mano il libro alla Feltrinelli e ne ho letto due pagine a caso.
Un linguaggio allo stesso tempo poetico ed impressionistico, colto, filosoficamente raffinato, oscillante fra neologismi e parole desuete che intrigano parecchio il lettore mediamente colto (come io penso di essere).
Della trama, che parte da un'idea decisamente geniale, ma si immerge anche nei più profondi sentimenti umani e personali, qui non parlerò perchè va scoperta da soli e vi dirò che fino a tre quarti del libro ne ero assolutamente entusiasta.
L'ultimo quarto mi ha lasciato decisamente interdetto e perplesso.
Il linguaggio, lo sfondo cambia, come cambia Napoli sullo sfondo, e sembra che sia un'altra persona a scrivere.... certamente un effetto voluto perchè uno scrittore capace di scrivere un libro così interessante ed intrigante non può scivolare, ma solo avanzare a piedi fermi, su un terreno un pò pulp di delitti stupri e intrighi.
Appena finito di leggere il libro (rubando parecchie ore al sonno) ho deciso di ricominciare a leggerlo evidenziando quelle parti poetiche e stupende che mi hanno fortemente colpito e, soprattutto, quelle parole spesso inventate, che sole potevano dare il senso vero dell'emozione che Cappuccio voleva trasmettere.
E' un libro che sto consigliando e che consiglierò.

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Fuoco su Napoli 2011-01-06 18:08:53 LuigiDeRosa
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LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    06 Gennaio, 2011
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Niente di nuovo sotto il Vesuvio

Diego Ventre, il protagonista di questo romanzo, ricorda quei faccendieri e immobiliaristi che da alcuni anni campeggiano sulle prime pagine dei rotocalchi italiani, tutti in giacca e cravatta con l’immancabile “escort/attricetta” al fianco. Al contrario di questi ultimi, il personaggio di Cappuccio ha più charme e cultura. Conquista le donne con la lirica e la pittura oltre che con una montagna di soldi. Ma Diego Ventre rappresenta anche la “Nuova Camorra che avanza”,quella in doppiopetto, infatti di professione fa l’avvocato penalista, difende “’e megl’ fetiente e Napul’ con cinica determinazione. In realtà, durante la lettura del romanzo, scopriremo che a muovere le fila dei camorristi è lui. Intelligente, preparato,senza scrupoli, da ragazzino imberbe assassinò senza pietà l’amante della madre e poi si rifugiò in Sicilia a casa di amici e questi “amici” lo iniziarono alla Mafia. Da adulto con spregiudicata efferatezza si fece strada nei labirinti melmosi della politica italiana e della camorra organizzata.
Divenuto “amico” di un dirigente dell’Osservatorio Vesuviano apprese informazioni riservate su un'imminente eruzione dei Campi Flegrei.
Da imprenditore, fiuta l’affare, organizza con il suo “clan” il nuovo sacco di Napoli. Vende a prezzi stracciati case che sorgono nelle zone che saranno interessate dall’eruzione e acquista terreni e immobili là dove la forza della natura non colpirà. Ma anche i più scaltri tra gli uomini hanno un tallone di Achille, per Diego Ventre è Luce Sangrano, ragazza di una nobile famiglia napoletana decaduta, bella come Capri, luminosa come Positano, sensuale come Pompei, intrigante come Cuma, ma pericolosa come il Vesuvio.Un "Ritratto di donna" tradirà entrambi.

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