Narrativa italiana Romanzi Facebook in the Rain
 

Facebook in the Rain Facebook in the Rain

Facebook in the Rain

Letteratura italiana

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Evandra vive in un piccolo paese del Centro Italia dove fa la casalinga. Rimane vedova all’improvviso, e la sua vita si svuota. Ha una figlia lontana, amiche indaffarate. L’unica salvezza è andare al cimitero, trovarsi con le altre vedove a disporre i fiori per i propri cari. Ma la pioggia... La pioggia ha un ruolo determinante in questa storia. Di colpo Evandra scopre un mondo meraviglioso che fino ad allora le era del tutto ignoto: prende lezioni di Facebook e la sua vita cambia, si popola di personaggi un po’ veri e un po’ finti, buoni, cattivi, enigmatici, timidi. E tra questi, persino un innamorato.



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Facebook in the Rain 2012-06-04 14:24:31 Viola03
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Viola03 Opinione inserita da Viola03    04 Giugno, 2012
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Cosa c'entra Facebook con la pioggia?

Adesso ditemi, cosa c’entra Facebook con la pioggia?
E che ci fa quello strano marchingegno costruito davanti alla casa della vedova Martella?

E’ con questi quesiti che si inizia questo piacevolissimo romanzo.

Siamo un paesino del centro Italia, di quelli un po’ dimenticati da Dio, ma a quanto pare non da Internet.
Qui vive Evandra Martella che è rimasta vedova, appunto.
Lei e il marito erano come due uccellini, sempre lì a cinguettarsi teneramente chissà cosa, sempre al bar insieme, al cinema insieme. Innamorati come non mai.

Poi un bel giorno lui era morto. Accasciato così su una sedia. L’ha lasciata sola, che più sola non si può.
Cosa fa ora Evandra?
Poco. O niente. Casalinga per far piacere al marito, le sue giornate sono lunghe come una quarantena.
Prima il suo Aurelio alle 5 lasciava il lavoro per tornare da lei, ma adesso? I pomeriggi non finiscono più.
Perciò su, ci si deve organizzare.
Suo marito non può più venire da lei? Allora è lei che si trasferisce da lui.
Evandra comincia così a passare le giornate al cimitero.
Seduta davanti alla tomba di Aurelio, gli parla, gli sistema i fiori, stringe amicizia con le altre signore venute a visitare i loro cari; si imbastiscono veri e propri tornei di scopa e si festeggia il Natale con panettone e spumante.

Va avanti così per qualche anno, finché non arriva la pioggia.
O meglio, Evandra comincia a chiedersi cosa fare quando piove. Al cimitero non può andare ed è stufa di rigirarsi le dita seduta in casa.
Chiede perciò consiglio alla sua amica Rosalena, che è una donna in carriera, lei sì che sa come occupare il tempo. E Rosalena le dice “Beh, vai su Facebook”.

Evandra neanche sa accendere il computer figuriamoci se sa cosa sia Facebook, perciò dai con le lezioni accelerate di informatica gentilmente offerte dal sig. Gesualdo detto Baldo, uomo solitario dall’animo gentile.
Poco dopo, ormai padrona della rete e di Facebook, Evandra si affaccia su un mondo tutto nuovo, dove la pioggia, la noia e la solitudine non fanno più paura.
O forse è solo un’illusione?

Una scrittura lieve e delicata, per una storia dolce, moderna e con una nota d’altri tempi, che racchiude tanti temi: la solitudine, la nostalgia, il ricordo, l’amore, internet e le sue trappole.
Un romanzo breve, che si legge velocemente ma che sa lasciare tante note positive, tanti spunti per riflettere.

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Facebook in the Rain 2012-04-01 16:27:55 Ally79
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Ally79 Opinione inserita da Ally79    01 Aprile, 2012
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Social network del mio cuore.

Metti che tu e tuo marito vi amate tanto,ma tanto tanto.
Metti che lui ogni giorno puntuale alle 17.00 chiude la sua tipografia per passare il tempo con te.
Metti che andate insieme a far la fila alla posta,a decidere che pelati comprare,a prendere il caffè restandovene seduti pigramente al bar per ore.
Splendida quotidianità condivisa.
E poi metti che cosi,all’improvviso lui ha sessant'a anni e muore.
Che ci fai adesso tutta sola?
Tua figlia studia lontano,il paese in cui vivi è piccolo,hai pochi amici e nessun interesse:tutta la tua vita è stata dedicata interamente e volutamente al tuo consorte.
Allora decidi di passare le tue giornate al camposanto vicino a lui.
Parli,coltivi rose,lucidi il marmo,stringi amicizie con le altre vedove.
Però quando piove mica ci puoi andare?!?!
Devi trovare un modo per passare il tempo nelle giornate di pioggia e qualcuno te lo suggerisce.
Iscriviti a Facebook!

Sono sempre stata recalcitrante nei confronti di quei libri che sfruttano fenomeni di successo.
Mi hanno sempre dato l’idea di specchietti per le allodole.
Ecco perchè di fronte a questo titolo ho avuto qualche secondo di titubanza.
Ma la copertina mi attirava come un goloso dolcetto al cioccolato e mi ha spinto a leggere la quarta.
Fatto questo non avevo più dubbi:dovevo leggerlo!

Mi sono trovata di fronte un romanzo sensibile che con mano delicata e ironica affrontava temi come la dipendenza,la dedizione,la paura,l’amore non corrisposto ma sopra ogni altra cosa la solitudine.
Perché questo è un libro sulla solitudine:di chi non trova un uomo da amare,di chi non può levare a un figlio la libertà solo per averlo vicino,di chi,dopo aver dedicato tutta la sua vita a qualcuno,(ma potrebbe anche essere qualcosa) si ritrova a doversi ricostruire interamente.
Un romanzo tenero e reale costruito su una trama interessante e con una sapiente scrittura.
Una affascinante descrizione di eventi dove l’attenzione è sempre dolcemente rivolta alle emozioni dei personaggi.
Una critica sottile e beffarda verso un uso sconsiderato del social network più famoso del mondo,che diventa, in mani sbagliate, strumento attraverso cui riempire la propria vita.

Insomma bravissima l’autrice,affascinante il tema….perchè non leggerlo?
Lo consiglio caldamente.

(Ve lo consigliano altrettanto appassionatamente anche Orso bruno e Garofano speziato.
Ma questo lo capirete solo leggendo.)

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