Donna a metà
Letteratura italiana
Editore
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Intorpidimento emotivo
Questo è un libro che mi ha profondamente colpito, soprattutto nella prima parte, perché viene narrata la storia di una giovane donna che si viene a trovare in uno stato che è esattamente quello in cui mi sono sentita io per dieci anni. E leggere queste pagine in cui, più che non spiegare le ragioni per cui Bea si è trovata in queste condizioni, vengono analizzati, così bene, i suoi sentimenti, mi ha fatto sentire messa a nudo e mi ha commosso. Bea è ferma da anni, immobile in un punto, senza radici e senza crescita. Qualcosa si è spezzato dentro di lei e si trova in uno stato di intorpidimento emotivo, che nemmeno lei riesce a capire né a sbloccare. E si sta disadattando alla vita. E’ come se si fosse costruita addosso una corazza per difendersi, ma questa corazza per lei ora è troppo pesante. Cerca aiuto da una psicoterapeuta, per cercare di alleggerire il peso che per troppo tempo si porta addosso da sola, perché se è vero che da sola sta bene, la sua soluzione sta diventando a poco a poco il suo problema. Bea ne esce, passo dopo passo. Grazie alle sedute e grazie ad un incontro. Forse quest’ultima è la parte che in un certo senso rimprovero all’autrice, a livello di contenuto. Forse perché è molto molto facile uscirne se si incontra qualcuno di speciale. Forse perché uscirne da sola non è così semplice. Sei metà di te stessa. E sei la metà meno bella.