Cosa vuoi fare da grande
Letteratura italiana
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Futuro incerto, comicità assicurata
Non è mai troppo tardi per porsi la domanda che è esplicita nel titolo di questo libro, un romanzo tragicomico scritto a quattro mani da Angelo Orlando Meloni e Ivan Baio, entrambi di origine siciliana.
Protagonisti sono due bambini di terza elementare, Guido Pennisi e Gianni Serra.
Sono due bambini che appaiono teneri, ma strani, differenti dagli altri, per le loro storie personali. Nella Scuola elementare Attilio Regolo di Milano, però nessuno presta loro più attenzione del dovuto. Questa è la consuetudine, finché non arriva un giorno diverso dagli altri e, per l’esattezza, quello più atteso dell’anno, durante il quale l’anonimo istituto si prepara ad accogliere il più famoso e ricco inventore del mondo.
Inizia dunque un’escalation di aspettative e di comicità senza pari.
Il famoso inventore, infatti, ha creato qualcosa di molto speciale, il “futurometro”, cioè una macchina destinata a cambiare il futuro dei ragazzi e il sistema dell’istruzione italiana.
La palestra è pronta ad accogliere l’evento: festoni appesi, mamme in ghingheri, autorità tirate a lucido.
Mentre si legge il romanzo, Cosa vuoi fare da grande, ci si sente davvero a scuola e si assiste, in modo sempre più coinvolgente, alle vicende imprevedibili che si dipanano.
L’io narrante è comico, simpatico, e non mancano colpi di scena a catena che sommano ironia a comicità, risate a crepapelle a quelle più amare e che fanno riflettere sul futuro.
Il lettore non può non appassionarsi all’umorismo genuino verso quell’orizzonte di mediocrità che si prospetta per il futuro della scuola e del singolo individuo destinato a crescere. I veri protagonisti di questo tragicomico romanzo sono i bambini con la loro tenerezza e la loro semplicità genuina, fatta di piccole cose.