Chiedete alla reception
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
equilibrio anima e corpo
Se dovessi aver bisogno di raccontare i miei drammi lavorativi, mi rivolgerei a un psicologo, senza esitazione. Sonia Serravalli, per fortuna nostra, ha deciso di rivolgersi al lettore, narrando in chiave tragicomica i fatti e i personaggi che si sono avvicendati durante le sue esperienze lavorative.
Sonia è una receptionist di hotel, la sua mansione è di ricevere i clienti, di dare loro le prime informazioni e di accompagnarli nelle stanze. Nella realtà dei fatti, la nostra protagonista il più delle volte sconfina dal suo incarico, rivestendo ruoli diversi a seconda delle circostanze che si presentano, perché "La reception di un hotel è peggio della centralina di un aeroporto internazionale".
Con una esilarante confessione l'autrice riesce a tratteggiare il profilo del cliente tipo, senza distinzione di nazionalità o di genere... delineando un cliente esaurito, invadente, caciarone che con le sue strampalate richieste, purtroppo non riesce a uscire indenne dall'esame.
La nostra scrittrice con i suoi aneddoti dal linguaggio semplice e accattivante si spinge oltre, facendoci conoscere, inoltre, il dietro le quinte della gestione di un albergo, sottolineando a più riprese lo stress lavorativo cui sono sottoposti gli operatori del settore, in assenza di un'efficiente organizzazione.
Lungo è l'elenco degli effetti collaterali: tic nervosi, colite, giramenti di testa, attacchi di pianto, depressione, incubi, allucinazioni uditive...
In conclusione, mi sento di consigliare la lettura del romanzo "chiedete alla reception" perché indurrà il lettore alla riflessione attraverso storie divertenti che lo metteranno di buonumore.