Chiamatemi Frank
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
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L'uomo dal cuore di gatto
Frank è un gatto, lui stesso si etichetta così, e con il felino condivide la sorniona indifferenza, spesso confusa con la malvagità.
Ma Frank non è malvagio, semplicemente è un cinico. È diventato cinico, o lo è sempre stato? Impossibile dirlo, forse qualcosa ha fatto scattare in lui un interruttore che non aspettava altro che essere attivato, fatto sta che ora Frank è un autentico bastardo, o almeno si comporta da tale. E gli piace pure.
Giorgio Mosetti, l'autore, ci coinvolge così nella vita di questo suo odioso protagonista, talmente detestabile, disgustosamente immorale, da impedire a chiunque di schierarsi con lui. O forse non proprio. Qualcuno parteggia per Frank, qualcuno crede ancora in lui. Ed è lo stesso Mosetti. Ma non come narratore onnisciente, super partes, come un burattinaio. Niente di tutto ciò. Mosetti si lancia letteralmente nell'azione, diventa personaggio, esorcizzando sé stesso in un Giorgio di carta ed inchiostro, sicuramente più idiosincratico di quello reale.
Riuscirà il buon Giorgio, scrittore naif, a salvare Frank, il suo nuovo amico e allo stesso tempo figlio, in quanto generato dal suo cervello, dalla sua penna?
Il romanzo, molto breve, riesce eccellentemente a tenere focalizzata l'attenzione del lettore sulla vicenda di Frank, che sembra portare ad un'ovvia conclusione, completamente stravolta nel finale degno del migliore Stefano Benni.
Un libro davvero sorprendente, fresco e piacevole, nonostante qualche errore (spero) di battitura da far accapponare la pelle.