Cetti Curfino
Letteratura italiana
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Una donna dignitosa
Massimo Maugeri, collabora con le pagine culturali di magazine e quotidiani. Ha ideato e gestisce Letteratitudine, blog letterario d’autore del Gruppo L’Espresso, nonché uno dei più noti e seguiti blog letteraria italiani. Ha pubblicato romanzi, racconti e saggi, tra cui il romanzo Trinacria Park. Ora pubblica Cetti Curfino, una storia dolorosa , amara, tragica, di un fascino indiscusso. Il nuovo romanzo di Massimo Maugeri ha per protagonista un giornalista alle prime armi che incontra una detenuta speciale. Ma chi è Cetti Curfino?
“Appena la vide , pensò due cose. La prima: il suo era uno di quegli sguardi capaci di bloccare il respiro. La seconda: la sua bellezza era dotata di un incanto ferale. (…) I capelli erano raccolti in una sorta di chignon improvvisato. Un paio di forcine fuoriuscivano dal grumo della chioma come antenne. Era bella, sì. Adesso che la vedeva per la prima volta dal vivo e da vicino, poteva asserirlo con certezza. Era davvero bella. Una bellezza selvaggia, dura, di pietra. Una bellezza che appunto, bloccava il respiro. E, sì, lasciava presagire morte.”.
Il suo caso cattura l’attenzione di Andrea Coriano, un giornalista free-lance, squattrinato, ingenuo, un po’ disincantato, che ha saputo la storia che la coinvolge, si reca in carcere con l’obiettivo di scrivere un libro:
“L’obiettivo del libro era quello di inquadrare il caso di Cetti Curfino da una prospettiva che tenesse in considerazione il contesto culturale, la tragedia personale, le difficoltà e i soprusi che la donna era stata costretta a subire.”
Il giornalista è in difficoltà di fronte a quella donna. Troppo dolore, troppi abusi. Sì, perché in fondo, Cetti è stata lasciata sola dopo la morte tragica del marito, caduto da un’impalcatura nel cantiere dove lavorava in nero. Sola e con un figlio ottuso, in preda ad un cognato disgraziato che la paga dieci euro per strizzarle le minne, venti euro per altro. Fino a quando la situazione, inevitabilmente, degenera. Ad Andrea:
“La voce di Cetti, però, non gli dà tregua: vibrante nel suo italiano imperfetto, sembra salire dalle profondità della terra di Sicilia.”
Un romanzo a due voci, dove emerge prepotente la sicilianità, i suoi colori, i suoi drammi, all’interno di un coro duale. Una prosa asciutta, vibrante, che non può che affascinare il lettore in una vicenda tragica. Il dipinto di una donna dura, forgiata nel carattere e nelle sue azioni, splendida nella sua fierezza, prostrata ad un dolore che non ammette concessioni. Con una dignità che si può assurgere a condizione primaria di tutte le donne.