Narrativa italiana Romanzi Bastardi senza amore
 

Bastardi senza amore Bastardi senza amore

Bastardi senza amore

Letteratura italiana

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Svevo Romano è il classico uomo che nessuna donna vorrebbe mai incontrare sul proprio cammino: narcisista e superficiale, è all’apice della carriera, subissato di impegni, e trascorre le sue serate nei locali più esclusivi, tra eccessi e donne da capogiro. Finché un giorno, all’imbarco di un aereo che deve portarlo dalla bellissima amante parigina, la mente comincia a giocargli un brutto scherzo: la sua percezione del tempo subisce un’improvvisa accelerazione. Svevo si ritrova costretto a una frenetica corsa per salvare tutto quello che ha sempre ritenuto importante, ma il tempo sembra spazzare via ogni cosa, facendo luce su un passato difficile e sullo squallore della sua esistenza. A correre in suo aiuto quando tutto sembra perso è lo sguardo di una sconosciuta, una donna molto diversa da quelle di cui si è circondato finora. Con lei, come per incanto, il mondo rallenta, e la vita sembra acquistare un significato che va ben oltre i confini del tempo e dello spazio. Dopo averci raccontato, con il bestseller Lovebook, un grande amore nato sui social network, Simona Sparaco esplora la frenesia dei tempi moderni e ci regala una storia originale e poetica, per capire come il tempo vissuto senza amore sia soltanto tempo sprecato.



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Bastardi senza amore 2021-02-01 15:05:30 andrea70
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andrea70 Opinione inserita da andrea70    01 Febbraio, 2021
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Chi conduce il gioco

Svevo è un uomo attraente di meno di 40 anni, professionista di successo, ma estremamente narcisista e superficiale, uno che tratta le donne come oggetti per soddisfare i suoi istinti , come trofei per nutrire il suo ego, ma anche uno che sul lavoro non esita a ricorrere a bassi ricatti per arrivare allo scopo: insomma un bastardo fatto e finito. Svevo ha sempre il controllo delle situazioni, perchè non amando niente e nessuno al di fuori di se stesso nulla lo può ferire o angosciare, tutto è ricerca ossessiva della conquista e della prestazione , a letto e in ufficio. Fino al giorno in cui deve recarsi a Parigi con una delle sue conquiste, tenuta sempre a debita distanza dal parco dei sentimenti e usata come un giocattolo con la convinzione di essere lui quello usato. Durante quel viaggio incrocia una donna che non appartiene per nulla al suo mondo, allo "stile" se così vogliamo chiamarlo, delle donne che lo attraggono: una donna vicina alla sua età con una bambina piccola in braccio, bella ma non bellissima, lontana dalla perfezione o quasi che lui cerca. La donna lo affascina , lui al perde di vista all'imbarco e da quel momento accade un fatto inspiegabile : il tempo prende a correre troppo velocemente per Svevo. Il protagonista sembra perdersi intere ore della sua giornata, si ritrova inconsapevolmente sempre in ritardo, come se lui andasse al rallentatore e il tempo corresse, in ufficio salta appuntamenti a ripetizione cosa che lo mette in difficoltà nella quotidianità ma soprattutto sul lavoro dove il suo capo, che lo aveva elevato a braccio destro iper affidabile, ne coglie in pieno il rovinoso scivolare verso la mediocrità e l'inaffidabilità. Svevo non riesce più a tenere il ritmo del mondo attorno a se, non è più lui a condurre il gioco ma il tempo e la sua vita va a rotoli finchè , casualmente, non incontra nuovamente la donna dell'aeroporto e il tempo improvvisamente sembra tornare alla giusta velocità come a volergli mostrare che solo staccandoci dal nostro modo di vivere abituale quasi come se lo guardassimo dall'esterno possiamo finalmente cogliere su quale binario morto stiamo portando la nostra vita. Svevo abbandona gli amici narcisisti come lui e cerca di entrare nel mondo di Isabelle, la donna attraverso cui capire la lezione che gli sta dando il tempo: il tempo vissuto senza amore è tempo perso, è vuoto, qualcosa di cui non rimane traccia come nei lunghi momenti che a Svevo sembrano istanti e di cui non ha memoria, Ma quando hai sbagliato troppe volte in passato i tuoi errori sono li pronti per essere visti e giudicati da chi ti conosce da poco e non sa se sono solo quello che eri o quello che sai nascondere bene.
La Sparaco trova un espediente narrativo intrigante per raccontare una vita che è lo specchio in cui molti uomini possono ritrovarsi, non credo sia solo una lettura al femminile, anzi.

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Bastardi senza amore 2017-06-06 15:15:35 Belmi
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Belmi Opinione inserita da Belmi    06 Giugno, 2017
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Schiavi del tempo

“Arriva un momento in cui si deve scendere a patti con quello che si è stati, quello che si è e quello che ci si augura di diventare. Arriva un momento in cui diventa doveroso provare a fare pace con le proprie sconfitte, e a scavare in quel magma, a tratti nauseante, della nostra coscienza, in cerca di risposte”.

Scegliere di leggere “Bastardi senza amore” non è stata una cosa semplice, sono ben due gli ostacoli che ho trovato davanti; il primo è sicuramente il titolo, l’altro è la copertina.

Comunque superato questo primo step, la Sparaco presenta subito il suo protagonista. Svevo è un uomo all’apice della carriera, narcisista, volubile e soprattutto “bastardo”. La sua vita è scandita dal tempo e dal lavoro, il resto è tutto in secondo piano. Come spesso succede, una vita vissuta all’eccesso può prima o poi chiedere “il saldo” ed è proprio questo, quello che succede, Svevo perde il controllo di se e soprattutto del suo tempo.

Dopo aver letto, “Sono cose da grandi”, posso confermare che l’autrice ama molto raccontare storie di attualità. Quella che può sembrare una storia banale e prevedibile, in realtà è una storia molto reale.

Sono molte le persone che al giorno d’oggi, perdono “la bussola” e da un momento all’altro si ritrovano a dover riscrivere la loro vita. La Sparaco presenta un caso specifico ma che rappresenta bene la categoria.

Questo è un romanzo molto particolare in cui l’autrice alterna frasi memorabili (che alzano la media dello stile) a frasi che invece lasciano davvero poco (da qui le tre stelle). Non solo, la storia a una prima lettura sembra davvero “molto rosa” ma la potenzialità di questo libro arriva dopo, quando le domande si affollano nella testa e soprattutto vedi la veridicità della narrazione.

Il mondo è pieno di persone come Svevo, alcune perdono “la bussola” e poi riescono a farsi una nuova vita che permette loro di assaporare tutti i piaceri della vita, altre invece da quel baratro non riusciranno mai più a uscire.

Una lettura particolare che indirizzerei più a un pubblico femminile, anche se le riflessioni fanno bene a tutti.

Buona lettura!

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