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Arredo casa e poi m'impicco
Arredo casa e poi m'impicco
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Letteratura italiana
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Nessuno lo ammetterebbe ma noi italiani, prima o poi, siamo tutti preda di un istinto vitale e irrefrenabile, l’inclinazione all’immobile. Non importa se ti sei ripromesso di girare il mondo, di fuggire lontano dalla routine rassicurante dei genitori, se ti mancano i soldi per seguire le loro orme. Quasi senza accorger tene, passati i trent’anni potresti ritrovarti nei panni di Michele, il protagonista di questo romanzo: un mutuo ventennale sul groppone, mobili dai nomi impronunciabili stipati in un condominio della periferia napoletana, e la Maradona delle pulizie che ti rivolta la casa. Per Michele è stato impossibile resistere al richiamo della stabilità. Eppure, proprio allora la sua vita si capovolge di nuovo, complici due incontri. Un produttore americano, passato con disinvoltura dal porno a un film su Padre Pio, vuole lui – agnostico convinto – come sceneggiatore. E una ballerina, bellissima e agguerrita, se ne innamora, nonostante il caratteraccio e i tic da maschio meridionale. Con lei Michele riesce a placare le sue inquietudini, con lei può “fregarsene di tutto ciò che accade oltre il perimetro del letto: del presente e del futuro, dei mobili, della prossima rata del mutuo e delle macchie di muffa”. Ma se il destino ci riserva sempre nuovi colpi di scena, come Michele non impareremo mai a farci trovare pronti. E in fondo sappiamo che comprare casa è soltanto il tentativo di appagare una preziosa e naturale aspirazione, quella di regolare il disordine delle nostre vite.
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Opinioni inserite: 1
Arredo casa e poi m'impicco
2014-05-03 12:42:55
Marion
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Opinione inserita da Marion 03 Mag, 2014
Un romanzo da leggere
Quest'ultimo romanzo di Massimiliano Virgilio è la storia della vita e delle opere di Michele, giovane scrittore napoletano, che ci racconta uno spaccato inedito del lavoro culturale oggi, visto da Sud, quindi da una prospettiva marginale, se vogliamo oggi, sul mercato culturale. In alcune pagine sembra di rileggere, aggiornato allo stato dell'epoca, il Bianciardi della Vita Agra. La fatica e la ferocia del vivere, l'inseguimento fallace di un senso che gli altri sembrano trovare nei consumi facili e in una vita agiata ma che per Michele resta un ottativo senza fascino. Scritto con rapidità, ironia, questo romanzo è davvero una perla ed uno dei migliori libri usciti nel 2014 in Italia.
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Lettura consigliata
sì
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