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Letteratura italiana

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Dopo il fallimento del suo matrimonio, Leo Cernitori, fotografo, evita qualsiasi coinvolgimento emotivo. Lo si vede nelle foto che fa, nella qualità delle relazioni che intreccia con le donne conosciute. Ma, in una Milano sbigottita per le rivelazioni di Tangentopoli, Leo incontra Emanuela. Lei è una strana ragazza, indossa jeans e giacche in pelle, suona l'arpa in orchestre classiche ma frequenta discoteche afro. E lui si farà travolgere in un vortice di musica, dolore, desiderio, paura. Percorrendo l'arco di un amore, difficile ma profondo, doloroso ma autentico, si fa strada l'analisi e la rappresentazione di quei sentimenti che continuamente gli uomini e le donne di oggi tentano di nascondere a loro stessi.



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Arcodamore 2019-11-17 13:43:21 sonia fascendini
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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    17 Novembre, 2019
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arcodiche?

Con la crisi di mezza età arrivano per il protagonista del romanzo tutte le classiche novità che di solito si accompagnano a questa patologia. Una giovane e bella amante, che verrà lasciata immediatamente dopo essere stato scaricato dalla moglie. Una sistemazione abitativa da adolescente in uno studio fotpgrafico adattato a "tana" da prestare anche al cugino in cerca di avventure. E poi sensi di colpa per il poco tempo passato coi figli, gelosia per la moglie che se la cava molto meglio di lui In tutto questo arriva Manuela: giovane, indipendente, misteriosa e sfuggente, e con lei quello che gli stessi protagonisti ci dicono essere l'arco d'amore. "Ogni storia ha una linea curva che sale e poi scende ed è finita: la puoi vedere da lontano come un tubo al neon colorato". La loro storia più che un arco è una serpentina: tanto assurda e incredibile come lo può essere solo quella di un uomo ancora troppo giovane per un amore senile, ma troppo vecchio per una storia adolescenziale. Nel complesso il mio giudizio su questo libro è un ni: a tratti è un bel libro con degli spunti interessanti e che promette un futuro gradevole. a tratti incede lento e pesante e sembra che non sappia neppure lui dove voglia andare.

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Arcodamore 2013-07-25 11:20:51 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    25 Luglio, 2013
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Curve d'amore

Conosciamo un uomo che, a causa di sue delusioni, che lo hanno profondamente ferito, cerca di evitare ogni coinvolgimento emotivo. Finchè avviene un incontro, che travolge questo uomo, in un vortice di musica, dolore, desiderio, paura. Un vortice di vita. Questo amore si rivela difficile, ma profondo, doloroso, ma autentico. E’ un libro intenso, che offre la splendida immagine dell’amore visto come un arco, che, raggiunto il culmine, inesorabilmente cala. Vero? Non vero? Può succedere. Può anche non succedere però. Sarebbe bello che l’amore fosse una linea in diagonale, in continua crescita, oppure una parabola, che si allunga all’infinito. Forse la verità è che assomiglia più a una sinusoide. Lo stile di questo autore è molto particolare: a tratti contorto, a tratti fluido. Uno stile che è lo specchio di un ciclone di idee, che inevitabilmente ti attira e ti cattura.

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