Andrà tutto bene
Letteratura italiana
Editore
Stefano Iannaccone è nato ad Avellino nel 1981. Attualmente vive a Roma, è giornalista pubblicista, collabora con l’agenzia di stampa Iris press e altre riviste on line, trattando principalmente temi di politica ed economia. Nel 2007 ha fondato il sito di comunicazione sferapubblica.it di cui è anche autore. È infine Cultore della Materia nelle cattedre di Teorie e tecniche della comunicazione politica e sociologia della comunicazione presso l’Università di Roma “Tor Vergata”.
Recensione della Redazione QLibri
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Comunque vada...sarà un successo
Marco e Fabiana sono due giovani individui come tanti, assolutamente figli del loro tempo storico; a loro è affidata la narrazione del romanzo, in realtà la narrazione della loro vita e della loro relazione sentimentale. Marco è uno specializzando universitario, un sognatore di professione, aspirante giornalista e scrittore, alla ricerca disperata del suo posto in questo universo confuso ed incerto. Vive e studia a Roma per generosa concessione dei suoi amorevoli genitori, ossessionato dall’eventualità di rimanere vittima di un’esplosione terroristica nella metropolitana, e per nulla sollevato all’idea di passare alla storia come un eroe nazionale. Appassionato di politica, economia, attualità, progetta di rivoluzionare il mondo della comunicazione e dell’informazione, contrariato dal quesito che tutti gli pongono, anche se perfettamente consapevole della sua fondatezza: come realizzare qualcosa sul pianeta Terra senza risorse economiche? Marco racconta gli aspetti emozionali di una generazione quotidianamente in lotta contro l’insicurezza, l’instabilità, l’abbandono, il precariato. Fabiana, da parte sua, è una pittrice in cerca di fama, in attesa della quale lavora come cameriera in un pub: cinica e risoluta, in realtà è stata duramente segnata da un’infanzia difficile che le ha lasciato ferite ancora sanguinanti, rendendola incapace di lasciarsi andare ai sentimenti. E anche quando ciò inaspettatamente accade, ha appena il tempo di assaporarne il piacere poiché il destino le riserva ancora spiacevoli sorprese. Nemmeno l’incontro con Marco allevierà questa sua inquietudine interiore, eppure per lui rappresenta molto, è la sua musa ispiratrice, al punto che il suo abbandono lo farà sprofondare in un forte disagio, un’apatia e un’insoddisfazione nei confronti della vita in genere. Sarà l’ottimismo profuso da quelle tre parole ricorrenti tra le pagine, “andrà tutto bene”, a restituire a Marco l’entusiasmo di ricominciare, di continuare a credere, di guardare oltre, di riappropriarsi del suo presente per costruire il suo futuro.
Indicazioni utili
UN MANTRA POSITIVO
Il libro inizia con una sorta d’ironica “promessa personale” atta ad esorcizzare i mali e i costumi della nostra attuale società fondata sulla mediocrità dell’individuo e sull’assoluta superficialità.
Il protagonista del romanzo è Marco, un eterno sognatore, insicuro e paranoico che teme per il suo futuro e per quello della società intera, quella stessa società che sembra avercela perennemente con lui. Vive la sua vita universitaria da alienato, con scarsa voglia di studiare e con incrollabile attrazione verso la più totale apatia, chiedendosi ripetutamente se la scelta universitaria sia davvero quella giusta, insomma quella in grado di dare la svolta definitiva alla sua vita da “sfigato”.
E proprio in seguito al suo trasferimento a Roma, Marco sembra davvero deciso e determinato a prendere in mano la sua vita e inizia a farlo cercando: prima di lasciarsi alle spalle la cocente delusione amorosa con Fabiana e poi tentando di realizzare il sogno di fondare una rivista indipendente e innovativa.
Ben presto però comprende che il percorso è arduo e frastagliato ma non impossibile da percorrere, soprattutto se a compierlo non si è più da soli. Infatti Marco, grazie alla sua ritrovata positività sarà in grado di scorgere anche l’amore che come nel più banale dei casi, era da sempre sotto i suoi occhi ancora troppo ciechi per rendersene conto.
La lettura di questo libro è veloce ed immediata, merito di un linguaggio fresco, semplice e giovanile anche se a tratti un po’ ripetitivo ma mai noioso. Inoltre l’autore, tramite le pagine del suo libro non dimentica mai di rivolgere uno sguardo critico nei confronti della società attuale, lanciando acute frecciatine senza però mai polemizzare troppo. A mio avviso, il messaggio principale del libro è perfettamente riassunto nel suo titolo che risuona da più pagine proprio come un mantra, ovvero che comunque vadano le cose … “Andrà tutto bene” e che piuttosto che una certezza sembra il buon auspicio alla più assoluta positività.