Narrativa italiana Romanzi Aceto, arcobaleno
 

Aceto, arcobaleno Aceto, arcobaleno

Aceto, arcobaleno

Letteratura italiana

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Il protagonista, un eremita dai capelli ormai bianchi, rianima una sera tre figure di amici di gioventù. Il primo è stato terrorista e poi muratore in Francia: rievoca il primo assassinio commesso dal complice-amico. Con intensa drammaticità parla della violenza. Il secondo ha scelto la strada della vita religiosa che lo porterà in Africa, dove uomini, animali e cose hanno "il sapore dell'aceto" e per questo del dolore. Il terzo è un vagabondo, sempre provvisorio, di passaggio in un'esistenza che non dà requie. Violenza, dolore e vagabondaggio sono elementi comuni a tutti i tre personaggi che, nel loro insieme, compongono un affresco amaro e profondo della condizione umana dell'ultimo ventennio.



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Aceto, arcobaleno 2019-11-11 14:12:22 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    11 Novembre, 2019
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ricordo, tre uomini

Si inizia con la lettera A, Aceto quindi Arcobaleno.
Le prime lettere di un vocabolario di lingua straniera e bambini che imparano vocaboli nuovi.
Poi e’ una vecchia poltrona in una casa decadente, la vita che scivola dalle mani callose lasciando alla carta ricordi ed esistenze.
Sono tre uomini del passato che popolano il racconto.
L’assassino, colui che uccise impietoso sostenuto dai propri ideali, estraneo e’ il rimorso e sconosciuto il pentimento. Il missionario, la solidità nella figura dell’uomo che scelse l’Africa, poi vinto dall’incuria altrui si arrese al potere della polvere. Ed infine il vagabondo, l’ospite sempre di passaggio.

Non privo di tratti in cui intinte le dita di acquerello sottolineo righe poetiche, come non manco mai di fare negli scritti di De luca, questo suo lavoro non mi convince affatto.

Il libro e’ cupo, scoordinato, non emerge formalmente e le lunghe elucubrazioni rendono a mio avviso il testo spento, intransitivo. Anemica di emozioni ed empatia, lo ho trovato poco appetibile e per nulla degno di nota.

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Aceto, arcobaleno 2015-11-24 12:22:37 Riccardo76
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Riccardo76 Opinione inserita da Riccardo76    24 Novembre, 2015
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I frammenti della memoria

Un viaggio nella memoria e come tutti i ricordi non si tratta di un resoconto continuo e lineare. Un uomo anziano rievoca tre periodi di una vita, tre personaggi un po’ nostalgici con un vissuto complesso, difficile combattuto. Forse gli ultimi ricordi prima della fine. Tre storie che ne compongono una un po’ frammentaria e poco articolata.
E’ ormai chiara la mia passione per De Luca e per il suo modo di scrivere, lo stile è il solito, a mio avviso piacevole, ma in questo caso non ho trovato una linearità nello scrivere, voglio pensare che questa frammentarietà sia dovuta ad un artificio narrativo per rendere al lettore quel senso di instabilità della memoria di un anziano giunto ormai al termine del suo cammino e circondato da quel poco ed essenziale che lo stato di eremitaggio concede, un lento distacco dalla vita.

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Aceto, arcobaleno 2014-06-22 06:35:38 pupa
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pupa Opinione inserita da pupa    22 Giugno, 2014
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La memoria

Romanzo disarticolato, incentrato in manifestazioni lacunose ed incomplete in un passato indecifrabile temporalmente. Una persona anziana assurge a narratore in bilico su una sedia a dondolo nella propria casa teatro e luogo delle visite dei suoi protagonisti: aspetta con serenità la fine dei suoi giorni. Bella la descrizione della casa squallida e priva di tutto, il maltempo sembra la faccia scricchiolare, crollare a poco a poco. In questo sperduto casolare l'io narrante ricorda i tempi passati, la propria infanzia esile ed abulica, fatta di storie allora confuse ed ora nitide, analizzate con gli occhi della vecchiaia, riflessioni sovrapposte e rimbombanti in una camera vuota ...

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