Trio Trio

Trio

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Il ritorno di Dacia Maraini alla narrazione storica. Sicilia, 1743. Il loro legame viene da lontano, e ha radici profonde. È nato quando, ancora bambine, Agata e Annuzza hanno imparato l'arte tutta femminile del ricamo sotto lo sguardo severo di suor Mendola; è cresciuto nutrendosi delle avventure del Cid e Ximena, lette insieme in giardino, ad alta voce, in bocca il sapore dolce di una gremolata alla fragola; ha resistito alle capriole del destino, che hanno fatto di Agata la sposa di Girolamo e di Annuzza una giovane donna ancora libera dalle soggezioni e dalle gioie del matrimonio. Ora, mentre un'epidemia di peste sta decimando la popolazione di Messina, le due amiche coltivano a distanza il loro rapporto in punta di penna, perché la paura del contagio le ha allontanate dalla città ma non ha spento la voglia di far parte l'una della vita dell'altra. E anche se è lo stesso uomo ad accendere i loro desideri, e il cuore scalpita per imporre le proprie ragioni, Agata e Annuzza sapranno difendere dalla gelosia e dalle convenzioni del mondo la loro amicizia, che racconta meglio di qualunque altro sentimento le donne che hanno scelto di essere.



Recensione della Redazione QLibri

 
Trio 2020-07-20 21:07:29 archeomari
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
archeomari Opinione inserita da archeomari    20 Luglio, 2020
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un ‘armonioso’ triangolo

Quanto mi costa stroncare la Maraini, che ho tanto amato in “La lunga vita di Marianna Ucria”, in “Colomba”, “Buio”! La Maraini è una delle più importanti scrittrici italiane e la mia opinione è umile, ma dettata da una profonda delusione.
Questo breve romanzo (112 pagine) non mi è piaciuto. E probabilmente la mia è una voce fuori dal coro, perché ci sono recensioni positive e articoli che esaltano questa storia di un’amicizia tra due donne, più forte dell’epidemia di peste che le ha separate e dell’amore che provano per lo stesso uomo.
Due le motivazioni della mia delusione: non c’è la ricostruzione storica cui la scrittrice mi aveva abituata in ‘Marianna Ucria’ -forse è comprensibile vista la brevità del libro, quindi di storico c’è solo l’accenno alla peste del 1743 - e ho trovato assolutamente inverosimile il triangolo amoroso Agata-Girolamo-Annuzza.
Girolamo è sposato con Agata con la quale ha avuto una figlia, ma è innamorato ricambiato dalla migliore amica della moglie, Annuzza. Agata conosce tutto ciò, ma non rinuncia né al marito, poiché lo ama ed è il padre della sua bambina, né all’amica con la quale condivide ricordi di infanzia.
Una situazione troppa idealistica, troppo forzata. L’acme del paradosso è alla fine del libro, quando Agata scrive ad Annuzza che nella precedente lettera le aveva chiesto aiuto nel cercare un bravo marito cosicché possa finalmente dimenticarsi del bel Girolamo, marito di Agata:

“Ma cosa succederà a Girolamo se venisse a sapere che ti sei innamorata di un altro? (...) sono qui per pregarti di non smettere di amare mio marito, perché lo faresti soffrire e quindi lui farebbe soffrire me. (...). Ti sembro pazza?ti sembro dissoluta? (..)Annuzza ti chiedo di continuare ad amarlo, perché in questo triangolo si è creata una certa armonia che andrebbe persa se tu smettessi di cercarlo”.

Tutto il libro consta di questo: uno scambio epistolare tra due amiche innamorate dello stesso uomo, bellissimo come un dio, soggiogato dalla sua stessa bellezza. Sullo sfondo, una situazione molto simile a quella che stiamo vivendo ancora adesso: una epidemia con tanto di corpi abbandonati senza il conforto dei familiari, fosse comuni, lazzaretti sovraffollati, clima di incertezza, paura per chi viene dal paese vicino...solo che siamo a Messina, nel 1743.

Se cercate la Maraini dei grandi romanzi resterete delusi come me. Se invece la tematica dell’amicizia spinta agli estremi vi piace, sopporterete il parossismo che mi ha fatto storcere il naso. Una cosa è sicura: di meglio poteva fare!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
180
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
1.5
Stile 
 
1.5  (2)
Contenuto 
 
1.5  (2)
Piacevolezza 
 
1.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Trio 2021-02-08 13:24:11 assuntabruno
Voto medio 
 
1.0
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
1.0
assuntabruno Opinione inserita da assuntabruno    08 Febbraio, 2021
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Quando la confezione è più bella del regalo.

Mentre mi aggiravo in libreria in cerca dei miei amati classici, vengo attirata da una copertina rosso vermiglio con dipinte due giovani donne, l’una seduta e l’altra addormentata sulle gambe della prima. Così leggo che si tratta dell’ultima fatica letteraria di Dacia Maraini dedicata alla storia di due amiche (come non pensare alle insuperate ed insuperabili Lila e Lenù della Ferrante), della peste, di Messina e di un uomo conteso.
Così decido a bruciapelo di acquistarlo e subito mi rendo conto che il libercolo (si tratta di cento pagine a malapena, oltretutte scritte con un carattere molto grande) si sarebbe esaurito nel giro di un pomeriggio sul divano… le ultime parole famose. Ho impiegato molto più per terminarlo, neanche si fosse trattato di un tomo del meraviglioso Tolstoj!
Si tratta di un epistolario tra due amiche che si ritrovano a vivere lontane a causa della peste che colpì la Sicilia nel 1743 e che, non si sa come dal momento che non viene rivelato nulla dei fatti antecedenti alle lettere intercorse tra loro, si ritrovano innamorate dello stesso uomo. Ci si aspetta una varietà di sentimenti espressi o malcelati: invidia, rabbia, desiderio di annientamento dell’altra o, quantomeno, uno scambio reale tra due donne che sono legate da una fortissima amicizia, ma vivono il dramma della contesa. Eppure tutto rimane sottotono.
La stessa peste, che così tanti morti provocò, mi è parsa quasi evanescente. Le ragazze ne parlano, ma come se fosse lontana da loro, pur mietendo ferite anche intorno a loro.
L’introspezione, dunque, è assente. La descrizione della condizione epidemica è superficiale, la contestualizzazione di questo epistolario senza trama è ancor meno presente: la vicenda potrebbe parlare di cose accadute l’altro ieri piuttosto che un mese fa… insomma, è proprio il caso di dire che a volte la copertina accattivante inganna!
Assolutamente sconsigliato.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
Trio 2020-08-21 11:00:47 Mian88
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    21 Agosto, 2020
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un trio che non convince

Con “Trio. Storia di due amiche, un uomo e la peste a Messina” Dacia Maraini propone al suo lettore un titolo che si articola attorno ad una serie di pilastri fatti da amicizia, amore e il diffondersi della peste quale dato storico di riferimento.
Sicilia, 1743. L’epidemia della peste è in un costante dilagare, Agata e Annuzza, amiche sin dai tempi dell’infanzia, sono spinte da questa ad abbandonare la città per ripararsi in campagna e cercare di salvarsi da quella malattia che nulla sembra risparmiare. Tra le due protagoniste, che scandiscono il racconto attraverso la forma dell’epistola, vi è Girolamo. Esse sono legate da un affetto solido, eppure, il loro rapporto deve far fronte a una circostanza inaspettata data dal fatto che l’uomo, sposato con Agata, è innamorato di Annuzza e da questa a sua volta ricambiato. Le due donne ne sono consapevoli e mantengono al riguardo un atteggiamento privo di rabbia, rancore, astio o qualsivoglia forma di manifestazione di sentimento umano. E questo è un primo elemento che tende a stonare nella narrazione in quanto le medesime sono poste su un piano talmente aulico da rasentare la santità e dunque da non suscitare empatia in chi legge che fatica ad entrare in simbiosi con loro, a far parte del disegno creato dalla scrittrice.
A ciò si aggiunge uno stile narrativo che, vuoi per la forma della missiva, vuoi per l’assenza di un vero coinvolgimento in un contesto di fatto estremamente ber circoscritto e delineato attorno ai volti dei tre protagonisti, non riesce a persuadere. È come se tra conoscitore e narratore vi fosse un filtro, un vetro invisibile di separazione. L’effetto è quello di una penna insolitamente piatta e affatto trascinante.
In conclusione, per quanto l’idea possa essere interessante, il componimento non convince pienamente e rispetto ai precedenti lavori della Maraini lascia molteplici perplessità soprattutto per quel che ne riguarda la struttura che viene percepita quale vacua, non definita, non attorniata da quegli elementi che avrebbero al contrario potuto determinarne le forme e i confini.
Per chi dovesse avvicinarsi alla sua prosa consiglio di cominciare con altri titoli, invece, per chi già la conoscesse, il rischio di delusione è alto.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il sistema Vivacchia
Le furie di Venezia
Eredi Piedivico e famiglia
I giorni di Vetro
Io sono Marie Curie
Morte nel chiostro
La Santuzza è una rosa
Sono tornato per te
La portalettere
La fotografa degli spiriti
Il boia e la contessa
Rubare la notte
Non si uccide di martedì
Oro puro
Ferrovie del Messico
Resta con me, sorella